Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/190: differenze tra le versioni
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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|55}}-->{{ZbPensiero|55/4}}Linguaggio mutuo delle bestie descritto secondo le qualità manifeste di ciascuna potrebbe essere una cosa originale e poetica introdotta cosí in qualche poesia, come, ma poi scioccamente se ne serve, il Sannazaro nell’''Arcadia'', prosa 9, ad imitazione di quella favola, s’io non erro, circa {{AutoreCitato|Esiodo}}. |
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{{ZbPensiero|55/5}}Voce e canto dell’erbe rugiadose in sul mattino ringrazianti e lodanti Iddio, e cosí delle piante ec. |
{{ZbPensiero|55/5}}Voce e canto dell’erbe rugiadose in sul mattino ringrazianti e lodanti Iddio, e cosí delle piante ec. Sannazaro, ib.; e mi pare immagine notabile e simile a quella dei rabbini dell’inno mattutino, del sole ec.; come anche l’altra immagine del {{AutoreCitato|Jacopo Sannazaro|Sanazzaro}}, ivi, di un <span class="SAL">190,3,Aubrey</span><section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|56}} paese ''molto strano, dove nascon le genti tutte nere, come matura oliva, e córrevi sí basso il sole che si potrebbe di leggiero, se non cuocesse, con la mano toccare''. |
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