Progetto:Bibbia/Diodati/Ezechiele: differenze tra le versioni

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{{vb|1|1|capolettera}}
{{vb|1|1|capolettera}} OR avvenne, nell’anno trentesimo, nel quinto ''giorno'' del quarto mese, che ''essendo'' io sopra il fiume Chebar, fra quelli ch’erano stati menati in cattività, i cieli furono aperti, ed io vidi delle visioni di Dio.
<section begin=1 />{{Colonna}}
OR avvenne, nell’anno trentesimo, nel quinto ''giorno'' del quarto mese, che ''essendo'' io sopra il fiume Chebar, fra quelli ch’erano stati menati in cattività, i cieli furono aperti, ed io vidi delle visioni di Dio.
 
{{vb|1|2}} Nel quinto giorno di quel mese di quell’anno, ''ch’era'' il quinto della cattività del re Gioiachin,
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{{vb|1|13}} E quant’è alla sembianza degli animali, il loro aspetto somigliava delle brace di fuoco; ardevano in vista, come fiaccole; quel fuoco andava attorno per mezzo gli animali, dava uno splendore, e del fuoco usciva un folgore.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|1|14}} E gli animali correvano, e ritornavano, come un folgore in vista.
 
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{{vb|1|26}} E di sopra alla distesa, ch’''era'' sopra le
{{FineColonna}}<section end=1 />
 
<!-- note -->2 Re 21. 12-lG.
 
EzeclO. 14. {{BibLink|Apoc|4|7}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/668]]==
lor teste, ''vi era'' la sembianza di un trono, simile in vista ad una pietra di zaffiro, e in su la sembianza del trono ''vi era'' una sembianza come della figura di un uomo che sedeva sopra esso.
 
{{vb|1|27}}
{{vb|1|27}} Poi vidi come un color di rame scintillante, simile in vista a fuoco, indentro di quella ''sembianza di trono'', d’ogn’intorno, dalla sembianza de’ lombi di quell’''uomo'' in su; parimente, dalla sembianza dei suoi lombi in giù, vidi come un’apparenza di fuoco, intorno al quale ''vi era'' uno splendore.
<section begin=1 />{{Colonna}}
Poi vidi come un color di rame scintillante, simile in vista a fuoco, indentro di quella ''sembianza di trono'', d’ogn’intorno, dalla sembianza de’ lombi di quell’''uomo'' in su; parimente, dalla sembianza dei suoi lombi in giù, vidi come un’apparenza di fuoco, intorno al quale ''vi era'' uno splendore.
 
{{vb|1|28}} L’aspetto di quello splendore d’ogn’intorno ''era'' simile all’aspetto dell’arco, che è nella nuvola in giorno di pioggia. Questo ''fu'' l’aspetto della somiglianza della gloria del Signore; ''la quale'' come io ebbi veduta, caddi sopra la mia faccia, e udii la voce d’uno che parlava.<section end=1 /><section begin=2 />
 
<section end=1 /><section begin=2 />{{vb|2|1|capolettera}} ED egli mi disse: Figliuol d’uomo, rizzati in piè, ed io parlerò teco.
 
{{vb|2|2}} E quando egli mi ebbe parlato, lo Spirito entrò in me, e mi rizzò in piè; ed io udii colui che parlava a me.
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{{vb|2|10}} E quella lo spiegò in mia presenza; ed esso era scritto dentro, e di fuori; e in esso erano scritti lamenti, e rammarichii e guai.<section end=2 /><section begin=3 />
 
<section end=2 /><section begin=3 />{{vb|3|1|capolettera}} Poi colui mi disse: Figliuol d’uomo, mangia ciò che tu troverai; mangia questo rotolo; poi va’, e parla alla casa d’Israele.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|3|2}} Ed io apersi la mia bocca, ed egli mi fece mangiar quel rotolo.
 
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{{vb|3|17}} Figliuol d’uomo, io ti ho costituito guardia alla casa d’Israele; ascolta dunque la ''
{{FineColonna}}<section end=3 />
 
<!-- note -->Kzec. 10. i. {{BibLink|Es|24|10}}. < {{BibLink|Apoc|4|3}}. << {{BibLink|Ger|3|25}}. {{BibLink|Mie|7|4}}. /{{BibLink|Apoc|10|9}}.
 
J {{BibLink|sa|50|7}}. {{BibLink|Ger|1|18}}. {{BibLink|Ezec|33|7}}-9.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/669]]==
mia'' parola, ''che esce'' della mia bocca, ed ammoniscili da parte mia.
 
{{vb|3|18}}
{{vb|3|18}} Quando io avrò detto all’empio: Per certo tu morrai; se tu non l’ammonisci, e non ''gli'' parli, per avvertirlo ''che si ritragga'' dalla sua via malvagia, per far ch’egli viva; esso empio morrà per la sua iniquità; ma io ridomanderò il suo sangue dalla tua mano.
<section begin=3 />{{Colonna}}
Quando io avrò detto all’empio: Per certo tu morrai; se tu non l’ammonisci, e non ''gli'' parli, per avvertirlo ''che si ritragga'' dalla sua via malvagia, per far ch’egli viva; esso empio morrà per la sua iniquità; ma io ridomanderò il suo sangue dalla tua mano.
 
{{vb|3|19}} Ma quando tu avrai ammonito l’empio, s’egli non si converte dalla sua empietà, e dalla via sua malvagia, egli morrà per la sua iniquità, ma tu avrai scampata l’anima tua.
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{{vb|3|27}} Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca; e tu dirai loro: Così ha detto il Signore Iddio; chi ascolta ascolti; chi se ne rimane se ne rimanga; perciocchè sono una casa ribelle.<section end=3 /><section begin=4 />
 
<section end=3 /><section begin=4 />{{vb|4|1|capolettera}} E TU, figliuol d’uomo, prenditi un mattone, e mettitelo davanti, e disegna sopra esso una città, ''cioè'' Gerusalemme.
 
{{vb|4|2}} E ponvi l’assedio, e fabbrica delle bastie contro ad essa, e fa’ contro a lei un argine, e ponvi campo, e disponi contro a lei d’ogn’intorno dei trabocchi.
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{{vb|4|3}} Prenditi eziandio una piastra di ferro, e ponila per muro di ferro fra te, e la città; e ferma la tua faccia contro ad essa, e sia assediata, e tu assediala. Questo ''è'' un segno alla casa d’Israele.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|4|4}} Poi giaci sopra il tuo lato sinistro, e metti sopra esso l’iniquità della casa di Israele; tu porterai la loro iniquità per tanto numero di giorni, quanti tu giacerai sopra quello.
 
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{{vb|4|17}} acciocchè pane ed acqua manchino loro, e sieno smarriti, ''riguardandosi'' l’un l’altro, e si struggano per la loro iniquità.<section end=4 /><section begin=5 />
 
<section end=4 /><section begin=5 />{{vb|5|1|capolettera}} Figliuol d’uomo, prenditi eziandio un coltello tagliente, prenditi un rasoio di barbiere, e fattelo passare sopra il
{{FineColonna}}<section end=5 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Os|9|3}}.
 
{{BibLink|Es|22|31}}. {{BibLink|Lev|11|40}};
 
661
 
17.13<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/670]]==
capo, e sopra la barba; poi pigliati delle bilance da pesare, e spartisci ''i peli''.
 
{{vb|5|2}}
{{vb|5|2}} Ardine la terza parte col fuoco, in mezzo della città, mentre si compieranno i giorni dell’assedio; poi prendine un’''altra'' terza parte, ''e'' percuoti''la'' con la spada d’intorno alla ''città''; e spargi l’''altra'' terza parte al vento; ed io sguainerò la spada dietro a loro.
<section begin=5 />{{Colonna}}
Ardine la terza parte col fuoco, in mezzo della città, mentre si compieranno i giorni dell’assedio; poi prendine un’''altra'' terza parte, ''e'' percuoti''la'' con la spada d’intorno alla ''città''; e spargi l’''altra'' terza parte al vento; ed io sguainerò la spada dietro a loro.
 
{{vb|5|3}} Ma pure prendine un piccol numero, e legalo a’ lembi ''della'' tua ''vesta''.
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{{vb|5|14}} Ed io ti metterò in deserto, e in vituperio, fra le genti che ''son'' d’intorno a te, alla vista d’ogni passante.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|5|15}} E il ''tuo'' vituperio, ed obbrobrio, sarà in ammaestramento, e in istupore alle genti, che ''son'' d’intorno a te; quando io avrò eseguiti ''i miei'' giudicii sopra te, con ira, con cruccio, e con castigamenti d’indegnazione. Io, il Signore, ho parlato.
 
Line 206 ⟶ 237:
{{vb|5|17}} ed avrò mandata contro a voi la fame, e le bestie nocive, che ti dipopoleranno; e quando la pestilenza e il sangue saranno passati per mezzo di te; ed io avrò fatta venire sopra te la spada. Io, il Signore, ho parlato.<section end=5 /><section begin=6 />
 
<section end=5 /><section begin=6 />{{vb|6|1|capolettera}} POI la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|6|2}} Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia verso i monti d’Israele, e profetizza contro ad essi; e di’:
Line 225 ⟶ 256:
 
{{vb|6|10}} E conosceranno che io ''sono'' il Signore, ''
{{FineColonna}}<section end=6 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Lev|26|29}}. {{BibLink|Deut|28|53}}. {{BibLink|Ger|19|9}}. {{BibLink|Lam|2|20}}; 4. 10. {{BibLink|Lev|26|33}}. {{BibLink|Deut|28|37}}.
 
{{BibLink|Ger|24|9}}. <i {{BibLink|Lev|26|22}}, 25. {{BibLink|Deut|32|23}}, ecc. {{BibLink|Lev|26|30}}. / {{BibLink|Lev|26|39}}, 4fl.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/671]]==
e che'' non indarno ho parlato di far loro questo male.
 
{{vb|6|11}}
{{vb|6|11}} Così ha detto il Signore Iddio: Battiti a palme, e scalpita ''la terra'' co’ piedi, e di’: Ahi lasso! per tutte le scellerate abbominazioni della casa d’Israele; perciocchè caderanno per la spada, e per la fame, e per la peste.
<section begin=6 />{{Colonna}}
Così ha detto il Signore Iddio: Battiti a palme, e scalpita ''la terra'' co’ piedi, e di’: Ahi lasso! per tutte le scellerate abbominazioni della casa d’Israele; perciocchè caderanno per la spada, e per la fame, e per la peste.
 
{{vb|6|12}} Chi sarà lontano morirà di peste, e chi sarà vicino caderà per la spada; e chi sarà rimasto, e sarà assediato morrà di fame; ed io adempierò la mia ira sopra loro.
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{{vb|6|14}} Ed io stenderò la mia mano sopra loro, e renderò il paese desolato e deserto, più che non ''è'' il deserto di verso Dibla, in tutte le loro abitazioni; e conosceranno che io ''sono'' il Signore.<section end=6 /><section begin=7 />
 
<section end=6 /><section begin=7 />{{vb|7|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|7|2}} Figliuol d’uomo, così ha detto il Signore Iddio alla terra d’Israele: La fine, la fine viene sopra i quattro canti del paese.
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{{vb|7|11}} La violenza è cresciuta in verga d’empietà; non ''più'' d’essi, non ''più'' della lor moltitudine, non ''più'' della lor turba; e non ''facciasi'' alcun lamento di loro.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|7|12}} Il tempo è venuto, il giorno è giunto; chi compera non si rallegri, chi vende non si dolga; perciocchè ''vi è'' ardor ''d’ira'' contro a tutta la moltitudine di essa.
 
Line 283 ⟶ 322:
 
{{vb|7|24}} Ed io farò venire i più malvagi delle genti; ed essi possederanno le case loro; e farò venir meno la superbia de’potenti, e i lor luoghi sacri saran profanati.
{{FineColonna}}<section end=7 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Isa|57|5}}.
 
Lam. I. 20.
 
{{BibLink|Ger|2|20}}. Os.
 
<i {{BibLink|Sof|1|18}}.
 
4. 13. b {{BibLink|Ger|16|4}}-7. {{BibLink|Ezec|24|16}}-23.
 
{{BibLink|Deut|32|25}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/672]]==
 
{{vb|7|25}}
<section begin=7 />{{Colonna}}
La distruzione viene; cercheranno la pace, ma non ''ve ne sarà'' alcuna.
 
{{vb|7|26}} Calamità verrà sopra calamità, e vi sarà romore sopra romore; ed essi ricercheranno qualche visione del profeta; e non vi sarà più legge nel sacerdote, nè consiglio negli anziani.
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{{vb|7|27}} Il re farà cordoglio, e i principi si vestiranno di desolazione, e le mani del popolo del paese saranno conturbate; io opererò inverso loro secondo la lor via, e li giudicherò de’ giudicii che si convengono loro; e conosceranno che io ''sono'' il Signore.<section end=7 /><section begin=8 />
 
<section end=7 /><section begin=8 />{{vb|8|1|capolettera}} POI avvenne, nell’anno sesto, nel quinto ''giorno'' del sesto mese, che sedendo io in casa mia, e sedendo gli anziani di Giuda in mia presenza, la mano del Signore Iddio cadde quivi sopra me.
 
{{vb|8|2}} Ed io riguardai, ed ecco la sembianza ''d’un uomo'' simile in vista al fuoco; dall’apparenza de’ lombi di esso in giù, ''vi era'' fuoco; e da’ lombi in su, ''vi era'' come l’apparenza d’un grande splendore, simile al colore di fin rame scintillante.
Line 313 ⟶ 367:
{{vb|8|11}} E settant’uomini degli anziani della casa d’Israele, con Iaazania figliuolo di Safan, ch’era in piè per mezzo loro, stavano diritti davanti a quelli, avendo ciascuno il suo turibolo in mano, onde saliva una folta nuvola di profumo.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|8|12}} Ed egli mi disse: Figliuol d’uomo, hai tu veduto ciò che gli anziani della casa d’Israele fanno in tenebre, ciascuno nella sua cappella d’immagini? perciocchè dicono: Il Signore non ci vede; il Signore ha abbandonato il paese.
 
Line 327 ⟶ 382:
{{vb|8|18}} Io adunque altresì opererò in ira; l’occhio mio non perdonerà, ed io non risparmierò; benchè gridino ad alta voce a’ miei orecchi, io non li ascolterò.<section end=8 /><section begin=9 />
 
<section end=8 /><section begin=9 />{{vb|9|1|capolettera}} POI egli gridò ad alta voce, udente me, dicendo: Accostatevi voi, che avete commessione contro alla città, avendo ciascuno le sue armi da distruggere in mano.
 
{{vb|9|2}} Ed ecco sei uomini, che venivano di verso la porta alta, che riguarda verso il Settentrione, avendo ciascuno in mano le sue armi da dissipare; e nel mezzo di loro ''vi era'' un uomo vestito di panni lini, il quale avea un calamaio di scrivano in su i lombi; ed essi entrarono, e si fermarono presso all’altare di rame.
Line 334 ⟶ 389:
 
{{vb|9|4}} Passa per mezzo la città, per
{{FineColonna}}<section end=9 />
 
<!-- note -->Sal. 74 9. {{BibLink|liam|2|9}}, 10.
 
b {{BibLink|Deut|4|19}}. 2 Re 23. 5, 11. {{BibLink|Ger|4|17}}, 19.
 
t)t)4<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/673]]==
mezzo Gerusalemme, e fa’ un segno sopra la fronte degli uomini che gemono, e sospirano per tutte le abbominazioni che si commettono nel mezzo di lei.
 
{{vb|9|5}}
{{vb|9|5}} Ed agli altri disse, udente me: Passate dietro a lui per la città, e percotete; il vostro occhio non perdoni, e non risparmiate.
<section begin=9 />{{Colonna}}
Ed agli altri disse, udente me: Passate dietro a lui per la città, e percotete; il vostro occhio non perdoni, e non risparmiate.
 
{{vb|9|6}} Uccidete ad esterminio vecchi, e giovani, e vergini, e piccoli fanciulli, e donne; ma non vi accostate ad alcuno, sopra cui ''sia'' il segno; e cominciate dal mio santuario. Essi adunque cominciarono da quegli uomini anziani, ch’''erano'' davanti alla Casa.
Line 351 ⟶ 415:
{{vb|9|11}} Ed ecco, l’uomo ch’era vestito di panni lini, che avea il calamaio sopra i lombi, fece ''il suo'' rapporto, dicendo: Io ho fatto secondo che tu mi comandasti.<section end=9 /><section begin=10 />
 
<section end=9 /><section begin=10 />{{vb|10|1|capolettera}} POI riguardai, ed ecco, sopra la distesa ch’''era'' sopra il capo dei Cherubini, ''vi era'' come una pietra di zaffiro, simigliante in vista ad un trono, ''il quale'' appariva sopra loro.
 
{{vb|10|2}} E ''colui che sedeva sopra il trono'' disse all’uomo ch’era vestito di panni lini: Entra per mezzo le ruote, di sotto a’ Cherubini, ed empiti le pugna di brace di fuoco, d’infra i Cherubini, e spargi''le'' sopra la città. Ed egli ''vi'' entrò nel mio cospetto.
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{{vb|10|6}} Ora, quando colui ebbe comandato all’uomo vestito di panni lini, dicendo: Prendi del fuoco di mezzo delle ruote, d’infra i Cherubini, egli venne, e si fermò presso ad una delle ruote.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|10|7}} E l’uno de’ Cherubini distese la sua mano, d’infra i Cherubini, verso il fuoco, ch’''era'' per mezzo i Cherubini, e ne prese, e ''lo'' diede nelle pugna di colui ch’era vestito di panni lini; il quale lo pigliò, ed uscì fuori.
 
Line 390 ⟶ 455:
 
{{vb|10|20}} Questi ''erano'' gli stessi animali, che io avea veduti sotto l’Iddio d’Israele, presso
{{FineColonna}}<section end=10 />
 
<!-- note -->{{BibLink|lie|8|10}}. 11.
 
05<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/674]]==
al fiume Chebar; ed io riconobbi che ''erano'' Cherubini.
 
{{vb|10|21}}
{{vb|10|21}} Ciascun ''di loro'' avea quattro facce e quattro ali; ed aveano sotto alle loro ali una sembianza di mani d’uomo.
<section begin=10 />{{Colonna}}
Ciascun ''di loro'' avea quattro facce e quattro ali; ed aveano sotto alle loro ali una sembianza di mani d’uomo.
 
{{vb|10|22}} E quant’è alla sembianza delle lor facce, ''erano'' le medesime, che io avea vedute presso al fiume Chebar; ''erano'' i medesimi aspetti di quelli, anzi ''i Cherubini erano'' gli stessi; ciascuno camminava diritto davanti a sè.<section end=10 /><section begin=11 />
 
<section end=10 /><section begin=11 />{{vb|11|1|capolettera}} POI lo Spirito mi elevò, e mi menò alla porta orientale della Casa del Signore, che riguarda verso il Levante; ed ecco, all’entrata della porta, venticinque uomini; ed io vidi nel mezzo di loro Iaazania, figliuolo di Azzur, e Pelatia, figliuolo di Benaia, capi del popolo.
 
{{vb|11|2}} E colui mi disse: Figliuol d’uomo, questi ''son'' gli uomini, che divisano iniquità, e che tengono consigli di male in questa città; che dicono:
Line 423 ⟶ 495:
{{vb|11|13}} Or avvenne che mentre io profetizzava, Pelatia, figliuolo di Benaia, morì; ed io mi gettai in terra, sopra la mia faccia, e gridai ad alta voce, e dissi: Oimè lasso! Signore Iddio, fai tu una final distruzione del rimanente d’Israele?
 
{{AltraColonna}}
{{vb|11|14}} E la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
Line 447 ⟶ 520:
{{vb|11|25}} Ed io raccontai a quelli ch’erano in cattività tutte le parole del Signore, ch’egli mi avea dette in visione.<section end=11 /><section begin=12 />
 
<section end=11 /><section begin=12 />{{vb|12|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|12|2}} Figliuol d’uomo, tu abiti in mezzo di una casa ribelle, che ha occhi da vedere, e non vede; orecchi da udire, e non ode; perciocchè ''è'' una casa ribelle.
 
{{vb|12|3}} Dunque tu, figliuol d’uomo, fatti degli arnesi d’un uomo che vada in paese strano; mettiti in viaggio di giorno nel lor cospetto; e dipartiti dal tuo luogo, ''per andare'' in un altro, nel lor cospetto; forse vi
{{FineColonna}}<section end=12 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ezec|24|6}}. {{BibLink|Mich|3|3}}.
 
42. 2(). {{BibLink|Ger|5|21}}.
 
t {{BibLink|Ger|24|7}}; 31. 31-34; 32. 39.
 
66G
 
{{BibLink|Ezec|36|26}}-28. {{BibLink|Isa|6|9}}, 1<.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/675]]==
porranno mente; perciocchè sono una casa ribelle.
 
{{vb|12|4}}
{{vb|12|4}} Metti dunque fuori di giorno, nel lor cospetto, i tuoi arnesi, simili a quelli d’un uomo che vada in paese strano; e poi la sera esci fuori in lor presenza, come altri esce, andando in paese strano.
<section begin=12 />{{Colonna}}
Metti dunque fuori di giorno, nel lor cospetto, i tuoi arnesi, simili a quelli d’un uomo che vada in paese strano; e poi la sera esci fuori in lor presenza, come altri esce, andando in paese strano.
 
{{vb|12|5}} Fatti un foro nella parete, nel lor cospetto, e per quello porta fuori ''que’ tuoi arnesi''.
Line 487 ⟶ 573:
{{vb|12|19}} E di’ al popolo del paese: Il Signore Iddio ha detto così intorno a quelli che abitano in Gerusalemme, nella terra d’Israele: Mangeranno il lor pane con ansietà, e berranno la loro acqua con ismarrimento; perciocchè il paese d’essa sarà desolato, ''e spogliato'' di tutto ciò che vi è, per la violenza di tutti quelli che vi abitano.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|12|20}} E le città abitate saranno deserte, e il paese sarà desolato; e voi conoscerete che io ''sono'' il Signore.
 
Line 505 ⟶ 592:
{{vb|12|28}} Perciò, di’ loro: Così ha detto il Signore Iddio: Niuna mia parola sarà più prolungata; la parola che io avrò detta, sarà messa ad effetto, dice il Signore Iddio.<section end=12 /><section begin=13 />
 
<section end=12 /><section begin=13 />{{vb|13|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|13|2}} Figliuol d’uomo, profetizza contro ai profeti d’Israele, che profetizzano; e di’ a’ profeti ''che profetizzano'' di lor senno: Ascoltate la parola del Signore.
Line 516 ⟶ 603:
 
{{vb|13|6}} Han vedute ''visioni di'' vanità, e indovinamenti di menzogna; ''essi son quelli'' che dicono: Il
{{FineColonna}}<section end=13 />
 
<!-- note -->2 Re 25. 1-7. Ger. 52. C-11.
 
{{BibLink|Ger|14|13}}-16; 23. 16. ecc.
 
667
 
{{BibLink|Ezec|22|28}}, ecc.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/676]]==
Signore dice; benchè il Signore non li abbia mandati; ed hanno data speranza, che la parola sarebbe adempiuta.
 
{{vb|13|7}}
{{vb|13|7}} Non avete voi vedute visioni di vanità, e pronunziati indovinamenti di menzogna? e pur dite: Il Signore dice; benchè io non abbia parlato.
<section begin=13 />{{Colonna}}
Non avete voi vedute visioni di vanità, e pronunziati indovinamenti di menzogna? e pur dite: Il Signore dice; benchè io non abbia parlato.
 
{{vb|13|8}} Per tanto, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè voi avete proposta vanità, ed avete vedute ''visioni di'' falsità; perciò, eccomi contro a voi, dice il Signore Iddio.
Line 543 ⟶ 641:
{{vb|13|18}} e di’: Così ha detto il Signore Iddio: Guai a quelle che cuciono de’ piumacciuoli a tutte le ascelle, e che fanno de’ veli sopra il capo ''delle persone'' d’ogni statura, per cacciare alle anime! caccereste voi alle anime del mio popolo, e salvereste le vostre proprie anime?
 
{{AltraColonna}}
{{vb|13|19}} E mi profanereste voi inverso il mio popolo, per delle menate d’orzo, e delle fette di pane; facendo morir le anime che non devono morire, e facendo viver l’anime che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che ascolta la menzogna?
 
Line 553 ⟶ 652:
{{vb|13|23}} Perciò, voi non vedrete più ''visioni di'' vanità, e non indovinerete più indovinamenti; ed io libererò il mio popolo dalle vostre mani, e voi conoscerete che io ''sono'' il Signore.<section end=13 /><section begin=14 />
 
<section end=13 /><section begin=14 />{{vb|14|1|capolettera}} OR alcuni uomini degli anziani d’Israele vennero a me, e sedettero davanti a me.
 
{{vb|14|2}} E la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
Line 568 ⟶ 667:
 
{{vb|14|8}} e volgerò
{{FineColonna}}<section end=14 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ger|6|13}},14; 8.8-11.
 
.6t)cS
 
{{BibLink|Qrer|23|11}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/677]]==
la mia faccia contro a quell’uomo, e lo porrò in segno, e in proverbio; e lo sterminerò di mezzo il mio popolo; e voi conoscerete che io ''sono'' il Signore.
 
{{vb|14|9}}
{{vb|14|9}} E se il profeta è sedotto, e dice alcuna parola, io, il Signore, avrò sedotto quel profeta, e stenderò la mia mano sopra lui, e lo distruggerò di mezzo il popolo d’Israele.
<section begin=14 />{{Colonna}}
E se il profeta è sedotto, e dice alcuna parola, io, il Signore, avrò sedotto quel profeta, e stenderò la mia mano sopra lui, e lo distruggerò di mezzo il popolo d’Israele.
 
{{vb|14|10}} Ed ''amendue'' porteranno la ''pena della'' loro iniquità; la ''pena dell''’iniquità del profeta sarà pari a quella di colui che domanda;
Line 597 ⟶ 705:
{{vb|14|21}} Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Quanto meno, ''se'' io mando i miei quattro gravi giudicii, la spada, e la fame, e le bestie nocive, e la pestilenza, tutti insieme contro a Gerusalemme per isterminarne uomini e bestie!
 
{{AltraColonna}}
{{vb|14|22}} Pur nondimeno, ecco, alcuni pochi resteranno in essa; ''e'' scamperanno figliuoli, e figliuole, che saranno condotti fuori; ecco, escono fuori ''per venire'' a voi, e voi vedrete la lor via, ed i lor fatti; e sarete racconsolati del male che io avrò fatto venire sopra essa, in tutto ciò che io avrò fatto venir sopra essa.
 
{{vb|14|23}} Ed essi vi racconsoleranno, quando avrete veduta la lor via, ed i lor fatti; e conoscerete che non senza cagione io avrò fatto tutto ciò che avrò fatto in essa, dice il Signore Iddio.<section end=14 /><section begin=15 />
 
<section end=14 /><section begin=15 />{{vb|15|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|15|2}} Figliuol d’uomo, che cosa ''è'' il legno della vite, più che qualunque altro legno? ''che'' cosa ''è'' ciò ch’è stato tralcio, fra gli alberi della selva?
Line 617 ⟶ 726:
{{vb|15|8}} E renderò il paese desolato; perciocchè hanno commesso misfatto; dice il Signore Iddio.<section end=15 /><section begin=16 />
 
<section end=15 /><section begin=16 />{{vb|16|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|16|2}} Figliuol d’uomo, dichiara a Gerusalemme le sue abbominazioni, e di’:
 
{{vb|16|3}} Così
{{FineColonna}}<section end=16 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Lev|17|10}}; 20. 1-6. {{BibLink|Lev|26|26}}.
 
Lev. 20, 25. / {{BibLink|Ezee|38|22}}.
 
Isa. Z. 1. {{BibLink|Ezec|4|10}}. {{BibLink|Ger|15|1}}. {{BibLink|Lev|20|22}}.
 
« {{BibLink|Lev|17|10}}. {{BibLink|Ezec|11|8}}. < {{BibLink|Ezec|20|4}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/678]]==
ha detto il Signore Iddio a Gerusalemme: La tua origine, e la tua nazione ''è'' del paese de’ Cananei; tuo padre ''era'' Amorreo, e tua madre Hittea.
 
{{vb|16|4}}
{{vb|16|4}} E quant’è al tuo nascimento, nel giorno che tu nascesti, il bellico non ti fu tagliato, e non fosti lavata con acqua, per esser nettata; non fosti punto fregata con sale, nè fasciata di fasce.
<section begin=16 />{{Colonna}}
E quant’è al tuo nascimento, nel giorno che tu nascesti, il bellico non ti fu tagliato, e non fosti lavata con acqua, per esser nettata; non fosti punto fregata con sale, nè fasciata di fasce.
 
{{vb|16|5}} L’occhio ''d’alcuno'' non ebbe pietà di te, per farti alcuna di queste cose, avendo compassione di te; anzi tu fosti gettata sopra la faccia della campagna, per lo sdegno in che altri avea la tua persona, nel giorno che tu nascesti.
Line 653 ⟶ 773:
{{vb|16|17}} Ed hai presi gli ornamenti della tua gloria, ''fatti'' del mio oro, e del mio argento, che io ti avea dato, e te ''ne'' hai fatte delle immagini di maschi, ed hai fornicato con esse.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|16|18}} Tu hai eziandio presi i vestimenti de’ tuoi ricami, ed hai coperte quelle ''con essi''; ed hai loro presentato il mio olio, ed il mio profumo.
 
Line 682 ⟶ 803:
 
{{vb|16|32}} o donna adultera, ''che'' ricevi gli stranieri in luogo del tuo marito!
{{FineColonna}}<section end=16 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ger|2|2}}.
 
{{BibLink|Deut|32|13}}, 14.
 
« {{BibLink|Isa|57|7}}-9.
 
670
 
d {{BibLink|Isa|57|5}}. {{BibLink|Ger|7|31}}; 32. 35<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/679]]==
 
{{vb|16|33}}
{{vb|16|33}} Ei si dà premio a tutte le ''altre'' meretrici; ma tu hai dati i premii a tutti i tuoi amanti, ed hai loro fatti de’ presenti; acciocchè venissero a te d’ogn’intorno, per le tue fornicazioni.
<section begin=16 />{{Colonna}}
Ei si dà premio a tutte le ''altre'' meretrici; ma tu hai dati i premii a tutti i tuoi amanti, ed hai loro fatti de’ presenti; acciocchè venissero a te d’ogn’intorno, per le tue fornicazioni.
 
{{vb|16|34}} Ed è avvenuto in te, nelle tue fornicazioni, tutto il contrario delle ''altre'' donne; in quanto niuno ti è stato dietro, per fornicare; ed anche in quanto tu hai dato premio, e premio non è stato dato a te; ''e così'' sei stata al contrario ''delle altre''.
Line 710 ⟶ 844:
{{vb|16|45}} Tu ''sei'' figliuola di tua madre, che ebbe a sdegno il suo marito, ed i suoi figliuoli; e ''sei'' sorella delle tue sorelle, che hanno avuti a sdegno i lor mariti, e i lor figliuoli; la madre vostra ''fu'' Hittea, e il vostro padre Amorreo.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|16|46}} Or la tua sorella maggiore è Samaria, con le sue terre, la quale è posta alla tua ''man'' sinistra; e la tua sorella minore, che è posta alla tua destra, ''è'' Sodoma, con le sue terre.
 
Line 737 ⟶ 872:
 
{{vb|16|59}} Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Io altresì farò inverso te, come tu hai fatto; conciossiachè tu abbi sprezzato il giuramento, per rompere il patto.
{{FineColonna}}<section end=16 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ger|13|22}}, ecc.
 
v.). l.t. 21-29.
 
b 2 Re 25. 9.
 
{{BibLink|Ger|39|8}}; 52. 13.
 
{{BibLink|Gcii|13|10}}, l.T; 18. 20, ecc;<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/680]]==
 
{{vb|16|60}}
{{vb|16|60}} Ma pure, io mi ricorderò del mio patto, ''che io feci'' teco ne’ giorni della tua fanciullezza; e ti fermerò un patto eterno.
<section begin=16 />{{Colonna}}
Ma pure, io mi ricorderò del mio patto, ''che io feci'' teco ne’ giorni della tua fanciullezza; e ti fermerò un patto eterno.
 
{{vb|16|61}} Allor tu ti ricorderai delle tue vie, e sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori, insieme con le minori di te, le quali io ti darò per figliuole; ma non già secondo il tuo patto.
Line 747 ⟶ 895:
{{vb|16|63}} acciocchè tu ti ricordi ''di queste cose'', ed abbi vergogna, e non apra più la bocca, per lo tuo vituperio, dopo che io mi sarò placato inverso te, di tutto ciò che tu avrai fatto, dice il Signore Iddio.<section end=16 /><section begin=17 />
 
<section end=16 /><section begin=17 />{{vb|17|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|17|2}} Figliuol d’uomo, proponi un enimma, ed una parabola alla casa d’Israele; e di’:
Line 771 ⟶ 919:
{{vb|17|12}} Di’ ora a questa casa ribelle: Non conoscete voi, che ''si voglion dir'' queste cose? Di’: Ecco, il re di Babilonia venne in Gerusalemme, e prese il re, e i principi d’essa; e li fece venire appresso di sè in Babilonia.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|17|13}} E prese uno del sangue reale, e fece patto con lui, e lo fece giurare, e prese i possenti del paese;
 
Line 795 ⟶ 944:
{{vb|17|24}} E tutti gli alberi della campagna conosceranno che io ''sono'' il Signore, ''che'' abbasso gli alberi alti, ''e'' innalzo gli alberi bassi; ''che'' dissecco gli alberi verdi, e fo germogliare gli alberi secchi. Io, il Signore, ho parlato, ed altresì metterò ''la cosa'' ad effetto.<section end=17 /><section begin=18 />
 
<section end=17 /><section begin=18 />{{vb|18|1|capolettera}}
{{FineColonna}}<section end=18 />
 
<!-- note -->« {{BibLink|Ger|31|31}}- 3{{BibLink|i|
 
08|2}}. 19. 20.
 
67
 
i 2 Re 24. 10-17.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/681]]==
LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|18|2}}
{{vb|18|2}} Che ''volete dir'' voi, che usate questo proverbio intorno alla terra d’Israele, dicendo: I padri han mangiato l’agresto, e i denti de’ figliuoli ''ne'' sono allegati?
<section begin=18 />{{Colonna}}
Che ''volete dir'' voi, che usate questo proverbio intorno alla terra d’Israele, dicendo: I padri han mangiato l’agresto, e i denti de’ figliuoli ''ne'' sono allegati?
 
{{vb|18|3}} ''Come'' io vivo, dice il Signore Iddio, voi non avrete più ''cagione'' d’usar questo proverbio in Israele.
Line 831 ⟶ 991:
{{vb|18|17}} ''e'' ritragga la sua mano dal povero, ''e'' non prenda nè usura, nè vantaggio, ''e'' metta ad effetto le mie leggi, ''e'' cammini ne’ miei statuti; esso non morrà per l’iniquità di suo padre; di certo egli viverà.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|18|18}} Quant’è a suo padre, perchè avrà usate oppressioni, ''ed'' avrà fatta rapina al suo fratello, e avrà fatto ciò che non ''è'' bene in mezzo de’ suoi popoli; ecco, egli morrà per la sua iniquità.
 
Line 856 ⟶ 1 017:
 
{{vb|18|30}} Perciò,
{{FineColonna}}<section end=18 />
 
<!-- note -->Rom. 6. iJ. {{BibLink|Lev|18|19}}, 20 ; 20. 10, 18. « {{BibLink|Es|22|21}}, 26. {{BibLink|Lev|19|15}}; 2.-). 14. {{BibLink|Deiit|15|7}};
 
24.12. Is. .58, 6, 7. -{{BibLink|iEs|22|25}}. Lev. 25. :«}, 37. {{BibLink|Sal|15|5}}. Deut. 21. IG. 2Kel4.C.
 
2{{BibLink|Cron|25|4}}. {{BibLink|Ger|31|29}}, 30. {{BibLink|liom|2|9}}. /{{BibLink|Ezec|33|11}}. 1 {{BibLink|Tim|2|4}}. 2{{BibLink|Piet|3|9}}.
 
073 22<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/682]]==
o casa d’Israele, io vi giudicherò, ciascuno secondo le sue vie, dice il Signore Iddio. Convertitevi, e ritraetevi da tutti i vostri misfatti; e l’iniquità non vi sarà in intoppo.
 
{{vb|18|31}}
{{vb|18|31}} Gettate via d’addosso a voi tutti i vostri misfatti, che avete commessi; fatevi un cuor nuovo, ed uno spirito nuovo; e perchè morreste voi, o casa d’Israele?
<section begin=18 />{{Colonna}}
Gettate via d’addosso a voi tutti i vostri misfatti, che avete commessi; fatevi un cuor nuovo, ed uno spirito nuovo; e perchè morreste voi, o casa d’Israele?
 
{{vb|18|32}} Conciossiachè io non mi diletti nella morte di chi muore, dice il Signore Iddio. Convertitevi adunque, e voi viverete.<section end=18 /><section begin=19 />
 
<section end=18 /><section begin=19 />{{vb|19|1|capolettera}} OR tu prendi a far lamento dei principi d’Israele. E di’:
 
{{vb|19|2}} Quale ''era'' tua madre? una leonessa; ella era giaciuta fra i leoni, ella avea allevati i suoi leoncini in mezzo de’ leoncelli.
Line 891 ⟶ 1 063:
{{vb|19|14}} E d’una verga de’ suoi rami è uscito un fuoco che ha consumato il frutto di essa, e non vi è ''più'' in lei verga forte, scettro da signoreggiare. Quest’''è'' un lamento, e sarà per lamento.<section end=19 /><section begin=20 />
 
{{AltraColonna}}
{{vb|20|1|capolettera}} OR avvenne nell’anno settimo, nel decimo ''giorno'' del quinto mese, che alcuni degli anziani d’Israele vennero per domandare il Signore, e si posero a sedere davanti a me.
<section end=19 /><section begin=20 />{{vb|20|1|capolettera}} OR avvenne nell’anno settimo, nel decimo ''giorno'' del quinto mese, che alcuni degli anziani d’Israele vennero per domandare il Signore, e si posero a sedere davanti a me.
 
{{vb|20|2}} E la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
Line 916 ⟶ 1 089:
 
{{vb|20|13}} Ma la casa d’Israele si ribellò contro a me nel deserto; non camminarono ne’
{{FineColonna}}<section end=20 />
 
<!-- note -->•2Re2:i.33. 2Cron..36. 4.
 
{{BibLink|Es|6|6}}-8. Deut, 7. 6-8.
 
{{BibLink|Ks|20|8}}-11 ; 31. 12-17 j 35.
 
2 Re 24. 10-16. 2 {{BibLink|Cron|36|5}}, 6.
 
<• {{BibLink|Deut|8|7}}-10. / {{BibLink|Lev|18|5}}.
 
1-3. {{BibLink|Deut|3|12}}-15. Neem 9. 14.
 
(374
 
{{BibLink|Ezec|17|6}}-10.
 
10. 5. {{BibLink|Gal|3|12}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/683]]==
miei statuti, e rigettarono le mie leggi, per le quali l’uomo che le metterà ad effetto viverà; e profanarono grandemente i miei sabati; laonde io dissi di volere spander l’ira mia sopra loro nel deserto, per consumarli.
 
{{vb|20|14}}
{{vb|20|14}} Pur nondimeno, io operai, per lo mio Nome; acciocchè non fosse profanato nel cospetto delle genti, davanti a’ cui occhi io li avea tratti fuori.
<section begin=20 />{{Colonna}}
Pur nondimeno, io operai, per lo mio Nome; acciocchè non fosse profanato nel cospetto delle genti, davanti a’ cui occhi io li avea tratti fuori.
 
{{vb|20|15}} E benchè io levassi lor la mano nel deserto, che io non li introdurrei nel paese che io ho ''loro'' dato; ''paese'' stillante latte e miele, la gloria di tutti i paesi;
Line 947 ⟶ 1 141:
{{vb|20|27}} Perciò, figliuol d’uomo, parla alla casa d’Israele, e di’ loro: Così ha detto il Signore Iddio: In ciò ancora mi hanno oltraggiato i padri vostri, commettendo misfatto contro a me;
 
{{AltraColonna}}
{{vb|20|28}} ''cioè'': che dopo che io li ebbi introdotti nel paese, del quale io avea levata la mano, che io lo darei loro, hanno riguardato ad ogni alto colle, e ad ogni albero folto; e quivi hanno sacrificati i lor sacrificii, e quivi hanno presentata l’irritazione delle loro offerte, e quivi hanno posti gli odori lor soavi, e quivi hanno sparse le loro offerte da spandere.
 
Line 972 ⟶ 1 167:
 
{{vb|20|40}} Perciocchè
{{FineColonna}}<section end=20 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Num|14|28}}, ecc. {{BibLink|Num|15|39}}.
 
lleut. -28. 61. 2 Re 17. 17 ; 21-. 6.
 
{{BibLink|Is|57|5}}, 6. / {{BibLink|Mat|25|32}}, 33.
 
{{BibLink|Am|5|25}}, 26. {{BibLink|Fat|7|42}}, 43. {{BibLink|Lev|26|3}};{.
 
2 Cron. 28, 3i 33. 6. {{BibLink|Ger|32|35}}. Ezec. J6. 20, 21.
 
€Z5 22-2<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/684]]==
nel mio monte santo, nell’alto monte d’Israele, dice il Signore Iddio, quivi mi servirà tutta quanta la casa d’Israele, ''che sarà'' nella terra; quivi li gradirò, e quivi richiederò le vostre offerte, e le primizie de’ vostri doni, con tutte le vostre cose consacrate.
 
{{vb|20|41}}
{{vb|20|41}} Io vi gradirò co’ ''vostri'' soavi odori, dopo che vi avrò tratti fuori d’infra i popoli, e vi avrò raccolti da’ paesi, dove sarete stati dispersi; e mi santificherò in voi nel cospetto delle nazioni.
<section begin=20 />{{Colonna}}
Io vi gradirò co’ ''vostri'' soavi odori, dopo che vi avrò tratti fuori d’infra i popoli, e vi avrò raccolti da’ paesi, dove sarete stati dispersi; e mi santificherò in voi nel cospetto delle nazioni.
 
{{vb|20|42}} E voi conoscerete che io ''sono'' il Signore, quando vi avrò condotti nella terra d’Israele, nel paese del quale io levai la mano, che io lo darei a’ vostri padri.
Line 983 ⟶ 1 193:
{{vb|20|44}} E conoscerete che io ''sono'' il Signore, quando avrò operato inverso voi, per l’amor del mio Nome; non secondo le vostre vie malvage, nè secondo i vostri fatti corrotti, o casa d’Israele, dice il Signore Iddio.<section end=20 /><section begin=21 />
 
<section end=20 /><section begin=21 />{{vb|21|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|21|2}} Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia verso la parte australe, e parla contro al Mezzodì, e profetizza contro alla selva del campo meridionale;
Line 1 003 ⟶ 1 213:
{{vb|21|10}} Ed ogni carne conoscerà che io, il Signore, avrò tratta la mia spada, fuor del suo fodero; ella non ''vi'' sarà più rimessa.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|21|11}} Oltre a ciò, tu, figliuol d’uomo, sospira; sospira con rottura di lombi, e con amaritudine, nel cospetto loro.
 
Line 1 032 ⟶ 1 243:
 
{{vb|21|25}} Fa’ una via, per la quale la spada venga
{{FineColonna}}<section end=21 />
 
<!-- note -->. {{BibLink|Is|2|2}}, 3.
 
{{BibLink|Deut|32|41}}.
 
{{BibLink|Ezec|17|23}}. {{BibLink|Mic|4|1}}.
 
i Lev. 26. S9. {{BibLink|Ezec|6|9}}. Os. 5. ).).<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/685]]==
contro a Rabba de’ figliuoli di Ammon; ed ''un’altra, per la quale venga'' in Giuda contro a Gerusalemme, ''città'' forte.
 
{{vb|21|26}}
{{vb|21|26}} Perciocchè il re di Babilonia si è fermato in una forca di strada, in un capo di due vie, per prendere augurio; egli ha sparse le saette, ha domandati gl’idoli, ha riguardato nel fegato.
<section begin=21 />{{Colonna}}
Perciocchè il re di Babilonia si è fermato in una forca di strada, in un capo di due vie, per prendere augurio; egli ha sparse le saette, ha domandati gl’idoli, ha riguardato nel fegato.
 
{{vb|21|27}} L’augurio è stato, ''ch’egli si volgesse'' dalla man destra, ''verso'' Gerusalemme, per rizzar contro ad essa dei trabocchi, per aprir la bocca con uccisione, per alzar la voce con istormo, per rizzar trabocchi contro alle porte, per fare argini, per edificar bastie.
Line 1 059 ⟶ 1 281:
{{vb|21|37}} Tu sarai per pastura del fuoco; il tuo sangue sarà in mezzo del paese; tu non sarai ''più'' ricordata; perciocchè io, il Signore, ho parlato.<section end=21 /><section begin=22 />
 
<section end=21 /><section begin=22 />{{vb|22|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{AltraColonna}}
{{vb|22|2}} E tu, figliuol d’uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu la città di sangue, e non le farai tu conoscere tutte le sue abbominazioni? Di’ adunque:
 
Line 1 090 ⟶ 1 313:
 
{{vb|22|16}} E tu sarai profanata dentro di te, nel cospetto delle nazioni; e conoscerai che io ''sono'' il Signore.
{{FineColonna}}<section end=22 />
 
<!-- note -->•2 Re 21. 16. Is. 1.2:5. {{BibLink|Mic|3|1}}-3. {{BibLink|Sof|3|3}}.
 
{{BibLink|Lev|19|16}}. {{BibLink|Lev|18|8}}, 19 ; 20. 11. 18.
 
{{BibLink|Es|22|25}}; 23. 8. {{BibLink|Lev|25|30}}. {{BibLink|Deut|16|19}}; 23. 19.
 
h Deut. 27. Ifi. {{BibLink|Es|22|21}}, 22.
 
/ {{BibLink|Lev|18|9}}, 15; 20. 10. 12, 17. {{BibLink|Deut|22|22}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/686]]==
 
{{vb|22|17}}
<section begin=22 />{{Colonna}}
La parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|22|18}} Figliuol d’uomo, la casa d’Israele mi è divenuta schiuma; tutti quanti ''son'' rame, e stagno, e ferro, e piombo, in mezzo d’un fornello; son divenuti schiuma d’argento.
Line 1 122 ⟶ 1 358:
{{vb|22|31}} Perciò, io spanderò sopra loro l’ira mia; io li consumerò col fuoco della mia indegnazione; io renderò loro la lor via in sul capo, dice il Signore Iddio.<section end=22 /><section begin=23 />
 
{{AltraColonna}}
{{vb|23|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
<section end=22 /><section begin=23 />{{vb|23|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|23|2}} Figliuol d’uomo, ''vi erano'' due donne, figliuole d’una medesima madre,
Line 1 153 ⟶ 1 390:
 
{{vb|23|16}} ella se n’è innamorata, per lo sguardo degli
{{FineColonna}}<section end=23 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Is|1|22}}, {{BibLink|Ger|6|28}}-30.
 
Ezec. 41. 2:i.
 
678
 
<= {{BibLink|Es|22|21}}; 2.?. 9.
 
i Gios. 24. M.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/687]]==
occhi suoi, ed ha lor mandati ambasciatori nel ''paese dei'' Caldei.
 
{{vb|23|17}}
{{vb|23|17}} Ed i figliuoli di Babilonia son venuti con lei a giacitura amorosa, e l’hanno contaminata con la lor fornicazione, ed ella si è contaminata con loro; e poi l’animo suo si è stolto da loro.
<section begin=23 />{{Colonna}}
Ed i figliuoli di Babilonia son venuti con lei a giacitura amorosa, e l’hanno contaminata con la lor fornicazione, ed ella si è contaminata con loro; e poi l’animo suo si è stolto da loro.
 
{{vb|23|18}} Ella adunque ha pubblicate le sue fornicazioni, ed ha scoperte le sue vergogne; laonde l’animo mio si è stolto da lei, siccome si era stolto dalla sua sorella.
Line 1 182 ⟶ 1 432:
{{vb|23|29}} Ed essi procederanno teco con odio, e rapiranno tutti i tuoi beni, e ti lasceranno ignuda, e scoperta; e sarà palesata la turpitudine delle tue fornicazioni, e la tua scelleratezza, e le tue prostituzioni.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|23|30}} Io ti farò queste cose, perciocchè tu hai fornicato dietro alle genti; perciocchè tu ti sei contaminata co’ loro idoli.
 
Line 1 211 ⟶ 1 462:
 
{{vb|23|44}} Altri dunque è venuto a lei, come si viene ad una meretrice; così son venuti coloro
{{FineColonna}}<section end=23 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ezcc|16|1}}-6:!, e rif.
 
079<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/688]]==
ad Ohola, e ad Oholiba, donne scellerate.
 
{{vb|23|45}}
{{vb|23|45}} Perciò, gli uomini giusti le giudicheranno, come si giudicano le adultere, e quelle che spandono il sangue; conciossiachè esse ''sieno'' adultere, ed abbiano del sangue nelle lor mani.
<section begin=23 />{{Colonna}}
Perciò, gli uomini giusti le giudicheranno, come si giudicano le adultere, e quelle che spandono il sangue; conciossiachè esse ''sieno'' adultere, ed abbiano del sangue nelle lor mani.
 
{{vb|23|46}} Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: Io fo venir contro a loro una ''gran'' raunata ''di genti'', e le metterò in turbamento ed in preda.
Line 1 224 ⟶ 1 482:
{{vb|23|49}} E ''coloro'' vi metteranno la vostra scelleratezza addosso; e voi porterete i peccati de’ vostri idoli, e conoscerete che io ''sono'' il Signore Iddio.<section end=23 /><section begin=24 />
 
<section end=23 /><section begin=24 />{{vb|24|1|capolettera}} OR nell’anno nono, del decimo mese, nel decimo ''giorno'' del mese, la parola del Signore mi fu ''indirizzata'' dicendo:
 
{{vb|24|2}} Figliuol d’uomo, scriviti il nome di questo giorno, di questo stesso giorno; il re di Babilonia si è posto sopra Gerusalemme questo stesso giorno.
Line 1 244 ⟶ 1 502:
{{vb|24|10}} mettendovi legne assai, accendendo il fuoco, e facendo consumar la carne, e riducendo''la ad esser come'' una composizione di odori; talchè anche le ossa saranno arse.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|24|11}} Poi facendola star vuota sopra le sue brace; acciocchè si riscaldi, e sia bruciato il suo rame, e che la sua bruttura sia strutta in mezzo di essa, e che la sua schiuma sia consumata.
 
Line 1 273 ⟶ 1 532:
 
{{vb|24|25}} E quant’è a te, figliuol d’uomo, nel giorno che io torrò
{{FineColonna}}<section end=24 />
 
<!-- note -->81 avvicma.
 
2 Re 25. 1. {{BibLink|Ger|39|1}}; 52. i.
 
680
 
b {{BibLink|Ger|16|1}}-9.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/689]]==
loro la lor forza, la gioia della lor gloria, il desio degli occhi loro, e l’intento delle anime loro, i lor figliuoli, e le lor figliuole;
 
{{vb|24|26}}
<section begin=24 />{{Colonna}}
in quel giorno, colui che sarà scampato non verrà egli a te, per fartene saper le novelle?
 
{{vb|24|27}} In quel giorno la bocca tua ti sarà aperta, ''per parlar'' con colui che sarà scampato, e tu parlerai, e non sarai più mutolo, e sarai loro per segno; ed essi conosceranno che io ''sono'' il Signore.<section end=24 /><section begin=25 />
 
<section end=24 /><section begin=25 />{{vb|25|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|25|2}} Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia verso i figliuoli di Ammon, e profetizza contro a loro;
Line 1 302 ⟶ 1 572:
{{vb|25|11}} E farò giudicii sopra Moab, ed essi conosceranno ch’io ''sono'' il Signore.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|25|12}} Così ha detto il Signore Iddio: Per ciò che Edom ha fatto, prendendo vendetta della casa di Giuda; perchè si son renduti colpevoli, vendicandosi di loro;
 
Line 1 314 ⟶ 1 585:
{{vb|25|17}} E farò sopra loro gran vendette, con castighi d’ira; ed essi conosceranno che io ''sono'' il Signore, quando avrò eseguite le mie vendette sopra loro.<section end=25 /><section begin=26 />
 
<section end=25 /><section begin=26 />{{vb|26|1|capolettera}} Ed avvenne, nell’anno undecimo, nel primo ''giorno'' del mese, che la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|26|2}} Figliuol d’uomo, perciocchè Tiro ha detto di Gerusalemme: Eia! ''quella che era'' la porta de’ popoli è ruinata, ella è rivolta a me; io mi empierò, ella è deserta;
Line 1 329 ⟶ 1 600:
 
{{vb|26|8}} Egli metterà a fil di spada le tue città, che ''
{{FineColonna}}<section end=26 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ger|49|1}}, ecc.
 
< Ger. 47, 1, ecc.
 
Ezec. 21. .S:5.
 
«• Ger. 25. 2
 
47.4.
 
fr {{BibLink|Ger|48|1}}, eco,
 
1
 
{{BibLink|Ger|49|7}}, ecc. {{BibLink|Ezec|35|2}}, ecc.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/690]]==
sono'' in terra ferma; e rizzerà contro a te delle bastie, e farà contro a te degli argini, e leverà contro a te lo scudo;
 
{{vb|26|9}}
<section begin=26 />{{Colonna}}
e percoterà le tue mura co’ suoi trabocchi, e diroccherà le tue torri co’ suoi picconi.
 
{{vb|26|10}} Cotanto sarà grande la moltitudine dei suoi cavalli, che la lor polvere ti coprirà; per lo strepito de’ cavalieri, e delle ruote, e de’ carri, le tue mura tremeranno, quando egli entrerà dentro alle tue porte, come si entra in una città sforzata.
Line 1 358 ⟶ 1 648:
{{vb|26|21}} Io farò che tu non sarai altro che spaventi, e tu non ''sarai'' più; e sarai cercata, ma non sarai giammai più in perpetuo trovata, dice il Signore Iddio.<section end=26 /><section begin=27 />
 
{{AltraColonna}}
{{vb|27|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
<section end=26 /><section begin=27 />{{vb|27|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|27|2}} E tu, figliuol d’uomo, prendi a far lamento di Tiro.
Line 1 389 ⟶ 1 680:
 
{{vb|27|16}} La Siria trafficava teco della moltitudine de’ tuoi lavori; frequentava le tue fiere,
{{FineColonna}}<section end=27 />
 
<!-- note -->Is. cap. 23.
 
682<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/691]]==
con ismeraldi, e porpora, e ricami, e bisso, e coralli, e rubini.
 
{{vb|27|17}}
{{vb|27|17}} ''Que’ di'' Giuda, e ''del'' paese d’Israele, erano tuoi mercatanti; frequentavano i tuoi mercati, con grani di Minnit, e Fannag, e miele, e olio, e balsamo.
<section begin=27 />{{Colonna}}
''Que’ di'' Giuda, e ''del'' paese d’Israele, erano tuoi mercatanti; frequentavano i tuoi mercati, con grani di Minnit, e Fannag, e miele, e olio, e balsamo.
 
{{vb|27|18}} Damasco faceva traffico teco della moltitudine de’ tuoi lavorii, con robe d’ogni maniera in abbondanza; con vino di Helbon, e con lana candida.
Line 1 426 ⟶ 1 724:
{{vb|27|33}} All’uscir delle tue fiere per mare, tu saziavi molti popoli; tu arricchivi i re della terra per l’abbondanza delle tue ricchezze, e del tuo commercio.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|27|34}} Nel tempo che tu sei stata rotta dal mare, nelle profondità delle acque, la tua mercatanzia, e tutto il tuo popolo son caduti in mezzo di te.
 
Line 1 432 ⟶ 1 731:
{{vb|27|36}} I mercatanti fra i popoli hanno zufolato sopra te; tu sei divenuta ''tutta'' spaventi, e tu non ''sarai mai più'' in perpetuo.<section end=27 /><section begin=28 />
 
<section end=27 /><section begin=28 />{{vb|28|1|capolettera}} La parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|28|2}} Figliuol d’uomo, di’ al principe di Tiro: Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè il tuo cuore si è innalzato, e tu hai detto: Io ''son'' Dio, io seggo nel seggio di Dio, nel cuor del mare, e pur tu ''sei'' uomo, e non Dio; ed hai fatto il cuor tuo simile al cuor di Dio;
Line 1 457 ⟶ 1 756:
 
{{vb|28|13}} Tu eri in Eden, giardin di Dio; tu eri coperto di pietre preziose, di rubini, di topazi, di diamanti, di grisoliti, di pietre onichine, di diaspri, di zaffiri, di smeraldi, e di carbonchi, e di oro; l’arte de’
{{FineColonna}}<section end=28 />
 
<!-- note -->22-6<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/692]]==
tuoi tamburi, e de’ tuoi flauti ''era'' appo te; quella fu ordinata nel giorno che tu fosti creato.
 
{{vb|28|14}}
{{vb|28|14}} Tu eri un cherubino unto, protettore; ed io ti avea stabilito; tu eri nel monte santo di Dio, tu camminavi in mezzo alle pietre di fuoco.
<section begin=28 />{{Colonna}}
Tu eri un cherubino unto, protettore; ed io ti avea stabilito; tu eri nel monte santo di Dio, tu camminavi in mezzo alle pietre di fuoco.
 
{{vb|28|15}} Tu sei stato compiuto nelle tue faccende, dal giorno che tu fosti creato, finchè si è trovata iniquità in te.
Line 1 486 ⟶ 1 790:
{{vb|28|26}} Ed abiteranno in esso in sicurtà, ed edificheranno case, e pianteranno vigne, ed abiteranno sicuramente, dopo che io avrò eseguiti ''i miei'' giudicii sopra tutti quelli che li hanno rubati d’ogn’intorno; e conosceranno che io ''sono'' il Signore Iddio loro.<section end=28 /><section begin=29 />
 
{{AltraColonna}}
{{vb|29|1|capolettera}} NELL’anno decimo, nel duodecimo ''giorno'' del mese, la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
<section end=28 /><section begin=29 />{{vb|29|1|capolettera}} NELL’anno decimo, nel duodecimo ''giorno'' del mese, la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|29|2}} Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia contro a Faraone, re di Egitto, e profetizza contro a lui, e contro a tutto l’Egitto.
Line 1 511 ⟶ 1 816:
 
{{vb|29|13}} Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio: In capo di quarant’anni, io raccoglierò gli Egizi d’infra i popoli, dove saranno stati dispersi.
{{FineColonna}}<section end=29 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ger|25|22}}; 27.3.
 
Is. cap. 19. {{BibLink|Ger|25|19}}; 46. 2, ecc.
 
684
 
2 Re 18. 21. {{BibLink|Is|30|6}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/693]]==
 
{{vb|29|14}}
{{vb|29|14}} E ritrarrò di cattività gli Egizi, e li ricondurrò nel paese di Patros, nel lor paese natio; e quivi saranno un regno basso.
<section begin=29 />{{Colonna}}
E ritrarrò di cattività gli Egizi, e li ricondurrò nel paese di Patros, nel lor paese natio; e quivi saranno un regno basso.
 
{{vb|29|15}} Esso sarà basso, più che alcun altro regno, e non si eleverà più sopra le genti; io li farò piccoli, acciocchè non signoreggino ''più'' sopra le nazioni.
Line 1 529 ⟶ 1 845:
{{vb|29|21}} In quel giorno, io farò rigermogliare il corno della casa d’Israele, e a te darò, apritura di bocca in mezzo di loro; e conosceranno che io ''sono'' il Signore.<section end=29 /><section begin=30 />
 
<section end=29 /><section begin=30 />{{vb|30|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|30|2}} Figliuol d’uomo, profetizza, e di’: Così ha detto il Signore Iddio: Urlate, ''e dite'': Ohimè lasso! qual giorno ''è questo''!
Line 1 543 ⟶ 1 859:
{{vb|30|7}} e saran desolati fra i paesi desolati, e le città d’Egitto saranno fra le città deserte;
 
{{AltraColonna}}
{{vb|30|8}} e conosceranno che io ''sono'' il Signore, quando avrò messo il fuoco in Egitto, e quando tutti i suoi aiutatori saranno stati rotti.
 
Line 1 572 ⟶ 1 889:
 
{{vb|30|22}} Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a Faraone, re di Egitto, e gli romperò le braccia, così quel ch’è ''ancora'' saldo, come quel che ''già'' è rotto; e gli farò cader la spada di mano.
{{FineColonna}}<section end=30 />
 
<!-- note -->.{{BibLink|Ger|43|12}}; 46.25.
 
685
 
4 {{BibLink|Ger|46|11}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/694]]==
 
{{vb|30|23}}
<section begin=30 />{{Colonna}}
E dispergerò gli Egizi fra le nazioni, e li sventolerò per li paesi.
 
{{vb|30|24}} E fortificherò le braccia del re di Babilonia, e gli metterò la mia spada in mano; e romperò le braccia di Faraone, ed egli gemerà davanti a lui, dei gemiti d’un uomo ferito a morte.
Line 1 582 ⟶ 1 908:
{{vb|30|26}} E dispergerò gli Egizi fra le nazioni, e li sventolerò per li paesi; e conosceranno che io ''sono'' il Signore.<section end=30 /><section begin=31 />
 
<section end=30 /><section begin=31 />{{vb|31|1|capolettera}} AVVENNE, eziandio, nell’anno undecimo, nel primo ''giorno'' del terzo mese, che la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|31|2}} Figliuol d’uomo, di’ a Faraone, re di Egitto, ed alla sua moltitudine: A chi sei tu simile nella tua grandezza?
Line 1 604 ⟶ 1 930:
{{vb|31|11}} io l’ho dato in man del più forte delle nazioni, per far di lui ''ad ogni suo volere, e'' l’ho scacciato per la sua empietà.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|31|12}} E stranieri, i più fieri delle nazioni l’hanno tagliato, e l’han lasciato in abbandono; i suoi rami son caduti su per li monti, e per tutte le valli; ed i suoi ramoscelli sono stati rotti per tutte le pendici della terra; e tutti i popoli della terra sono scesi dall’ombra sua, e l’hanno lasciato.
 
Line 1 618 ⟶ 1 945:
{{vb|31|18}} A cui, d’infra gli alberi di Eden, sei tu simile, in pari gloria e grandezza? ma pur sarai tratto giù con gli ''altri'' alberi di Eden, nelle più basse parti della terra; tu giacerai per mezzo gl’incirconcisi, con quelli che sono stati uccisi con la spada. Questo ''è'' Faraone, e tutta la sua moltitudine, dice il Signore Iddio.<section end=31 /><section begin=32 />
 
<section end=31 /><section begin=32 />{{vb|32|1|capolettera}} AVVENNE eziandio, nell’anno duodecimo, nel duodecimo mese, nel primo ''giorno'' del mese, che la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|32|2}} Figliuol d’uomo, prendi a fare un lamento di Faraone, re di Egitto, e digli: Tu sei stato simile ad un leoncello fra le nazioni, e come un coccodrillo ne’ mari, ed uscivi fuori per li tuoi fiumi, e intorbidavi le acque co’ tuoi piedi, e calpestavi i lor fiumi.
 
{{vb|32|3}} Così
{{FineColonna}}<section end=32 />
 
<!-- note -->Ge]?.2. 8; 13.10.
 
.686
 
Is. .14. 15.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/695]]==
ha detto il Signore Iddio: Io altresì stenderò la mia rete sopra te, con raunata di molti popoli, i quali ti trarranno fuori con la mia rete.
 
{{vb|32|4}}
{{vb|32|4}} E ti lascerò sopra la terra, e ti getterò sopra la faccia della campagna; e farò albergar sopra te tutti gli uccelli del cielo, e sazierò di te le fiere di tutta la terra.
<section begin=32 />{{Colonna}}
E ti lascerò sopra la terra, e ti getterò sopra la faccia della campagna; e farò albergar sopra te tutti gli uccelli del cielo, e sazierò di te le fiere di tutta la terra.
 
{{vb|32|5}} E metterò la tua carne su per li monti, ed empierò le valli della tua strage.
Line 1 658 ⟶ 1 994:
{{vb|32|19}} Più grazioso di chi sei tu? scendi, e sii posto a giacere con gl’incirconcisi.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|32|20}} Essi caderanno per mezzo gli uccisi con la spada; la spada è stata data in mano; strascinatela, con tutta la sua moltitudine.
 
Line 1 679 ⟶ 2 016:
 
{{vb|32|30}} Ivi ''son'' tutti i principi del Settentrione, e tutti i Sidonii, i quali sono scesi con gli uccisi, con tutto il loro spavento, confusi della lor forza; e giacciono incirconcisi,
{{FineColonna}}<section end=32 />
 
<!-- note -->• {{BibLink|Ger|46|26}}.
 
Ger. 49. 3i. ccc,
 
(587
 
« Ger, 49. 7, ecc.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/696]]==
con gli uccisi con la spada; ed hanno portata la loro ignominia, con quelli che sono scesi nella fossa.
 
{{vb|32|31}}
{{vb|32|31}} Faraone li vedrà, e si racconsolerà di tutta la sua moltitudine; Faraone, ''dico'', e tutto il suo esercito, che sono stati uccisi con la spada, dice il Signore Iddio.
<section begin=32 />{{Colonna}}
Faraone li vedrà, e si racconsolerà di tutta la sua moltitudine; Faraone, ''dico'', e tutto il suo esercito, che sono stati uccisi con la spada, dice il Signore Iddio.
 
{{vb|32|32}} Perciocchè io ho dato spavento di me nella terra de’ viventi; e Faraone, con tutta la sua moltitudine, sarà posto a giacere per mezzo gl’incirconcisi, con gli uccisi con la spada, dice il Signore Iddio.<section end=32 /><section begin=33 />
 
<section end=32 /><section begin=33 />{{vb|33|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|33|2}} Figliuol d’uomo, parla a’ figliuoli del tuo popolo, e di’ loro: Quando io farò venire la spada sopra un paese, e il popolo del paese prenderà un uomo d’infra loro, e se lo porrà per vedetta;
Line 1 708 ⟶ 2 056:
{{vb|33|11}} Di’ loro: ''Come'' io vivo, dice il Signore Iddio, io non prendo diletto nella morte dell’empio: anzi ''prendo diletto'' che l’empio si converta dalla sua via, e che viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvage: e perchè morreste voi, o casa d’Israele?
 
{{AltraColonna}}
{{vb|33|12}} Figliuol d’uomo, di’ ancora a’ figliuoli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà, qualora egli avrà misfatto; ed ''altresì'' l’empio non caderà per la sua empietà, nel giorno ch’egli si sarà convertito dalla sua empietà; come per essa il giusto non potrà vivere, nel giorno ch’egli avrà peccato.
 
Line 1 735 ⟶ 2 084:
 
{{vb|33|25}} Perciò, di’ loro: Così ha detto il Signore Iddio: Voi mangiate la carne col sangue,
{{FineColonna}}<section end=33 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ezec|3|17}}, ecc.
 
{{BibLink|Num|5|6}}, 7. {{BibLink|Luc|19|8}}.
 
i {{BibLink|Ezec|18|23}}, 32.
 
<i 2 Re 25. 4.
 
2 {{BibLink|Piet|3|9}}.
 
{{BibLink|Fat|7|5}}.
 
<• {{BibLink|Es|22|1}}-4. {{BibLink|Lev|6|1}}-5.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/697]]==
e levate gli occhi verso i vostri idoli, e spandete il sangue; possedereste voi il paese?
 
{{vb|33|26}}
{{vb|33|26}} Voi vi mantenete in su la vostra spada, voi fate cose abbominevoli, e contaminate ciascuno la moglie del suo prossimo; e possedereste voi il paese?
<section begin=33 />{{Colonna}}
Voi vi mantenete in su la vostra spada, voi fate cose abbominevoli, e contaminate ciascuno la moglie del suo prossimo; e possedereste voi il paese?
 
{{vb|33|27}} Di’ loro così: Così ha detto il Signore Iddio: ''Come'' io vivo, quelli che ''sono'' in quei luoghi deserti caderanno per la spada; ed io darò coloro che ''son'' per li campi alle fiere, acciocchè li divorino; e quelli che ''son'' nelle fortezze e nelle spelonche morranno di pestilenza.
Line 1 754 ⟶ 2 120:
{{vb|33|33}} Ma quando ''la cosa'' sarà avvenuta (ecco viene!), essi conosceranno che vi è stato un profeta in mezzo di loro.<section end=33 /><section begin=34 />
 
<section end=33 /><section begin=34 />{{vb|34|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|34|2}} Figliuol d’uomo, profetizza contro ai pastori d’Israele; profetizza, e di’ a quei pastori: Così ha detto il Signore Iddio: Guai a’ pastori d’Israele, che si son pasciuti loro stessi! non è la greggia quella che i pastori debbono pascere?
Line 1 762 ⟶ 2 128:
{{vb|34|4}} Voi non avete confortate le inferme, e non avete medicate le malate, e non avete fasciate le fiaccate, e non avete ricondotte le smarrite, e non avete ricercate le perdute; e le avete signoreggiate per forza, e con asprezza.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|34|5}} Ed esse sono state disperse, per mancamento di pastore, e sono state per pasto a tutte le fiere della campagna, e sono state dissipate.
 
Line 1 789 ⟶ 2 156:
 
{{vb|34|18}} Evvi egli troppo poca cosa, che pasturiate in buoni paschi, che voi calpestate co’ piedi il rimanente della vostra pastura? e che beviate acque chiare, che voi intorbidate co’ piedi quelle che restano?
{{FineColonna}}<section end=34 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Gen|9|4}}. {{BibLink|Lev|3|17}}; 7. 23 ; 17. 10 ; 19. 26. Deut, 12. 10. {{BibLink|Ger|23|1}}. ecc. {{BibLink|Zac|11|15}}-17.
 
{{BibLink|Luc|1|0}}. 3-6. 1 {{BibLink|Piet|5|1}}-4. >> {{BibLink|Mat|9|80}}. {{BibLink|Is|40|11}}. 3{{BibLink|Iic|4|6}}, 7. {{BibLink|Mat|18|12}}-14.
 
/ Mat. Ih. 32, 33.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/698]]==
 
{{vb|34|19}}
{{vb|34|19}} Onde le mie pecore si pascono di ciò che avete calpestato co’ piedi, e bevono ciò che avete intorbidato co’ piedi.
<section begin=34 />{{Colonna}}
Onde le mie pecore si pascono di ciò che avete calpestato co’ piedi, e bevono ciò che avete intorbidato co’ piedi.
 
{{vb|34|20}} Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi, e giudicherò fra la pecora grassa, e la magra.
Line 1 817 ⟶ 2 193:
{{vb|34|31}} Or voi, greggia mia, pecore del mio pasco, siete uomini, e io ''son'' l’Iddio vostro, dice il Signore Iddio.<section end=34 /><section begin=35 />
 
<section end=34 /><section begin=35 />{{vb|35|1|capolettera}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|35|2}} Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia verso il monte di Seir, e profetizza contro ad esso, e digli:
Line 1 823 ⟶ 2 199:
{{vb|35|3}} Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a te, o monte di Seir, e stenderò la mia mano sopra te, e ti ridurrò in desolazione, e in deserto.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|35|4}} Io metterò le tue città in deserto, e tu sarai desolato, e conoscerai che io ''sono'' il Signore.
 
Line 1 847 ⟶ 2 224:
{{vb|35|15}} Siccome tu ti sei rallegrato per l’eredità della casa d’Israele, per ciò ch’era deserta; così ancora io opererò inverso te; tu sarai desolato, o monte di Seir; anzi Edom tutto quanto; e si conoscerà che io ''sono'' il Signore.<section end=35 /><section begin=36 />
 
<section end=35 /><section begin=36 />{{vb|36|1|capolettera}} E TU figliuol d’uomo, profetizza a’ monti d’Israele, e di’: Monti d’Israele, ascoltate la parola del Signore.
 
{{vb|36|2}} Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè il nemico ha detto di voi: Eia! i colli eterni son divenuti nostra possessione!
 
{{vb|36|3}} Perciò, profetizza, e di’: Così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè
{{FineColonna}}<section end=36 />
 
<!-- note -->« Ger. n. 1-6 ; SO. 8, 9. Luc. 1. .S2, S.?. {{BibLink|Giov|10|11}}. ecc. {{BibLink|Eb|1|3}}. 20, 1 {{BibLink|Piet|2|2}}.5 > 5. 4.
 
{{BibLink|Lev|26|6}}, ecc. {{BibLink|Is|11|6}}-10. . {{BibLink|Os|2|18}}-22. • Ger, 49, 7, ecc, . Ezec, 25. 12- U. {{BibLink|Am|1|
 
11}}, ecc, Abd, vcr, 1, ecc, d Ezec, 25. 3 ; 26. 2.
 
(590<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/699]]==
voi siete stati distrutti, e tranghiottiti d’ogn’intorno, per divenir possessione delle altre genti; e siete passati per le labbra di maldicenza, e per l’infamia de’ popoli;
 
{{vb|36|4}}
{{vb|36|4}} perciò, o monti d’Israele, ascoltate la parola del Signore Iddio: Così ha detto il Signore Iddio a’ monti ed a’ colli, alle pendici ed alle valli; a’ luoghi desolati, ridotti in deserti, ed alle città abbandonate, che sono state in preda, e in beffa alle altre genti, che ''son'' d’ogn’intorno;
<section begin=36 />{{Colonna}}
perciò, o monti d’Israele, ascoltate la parola del Signore Iddio: Così ha detto il Signore Iddio a’ monti ed a’ colli, alle pendici ed alle valli; a’ luoghi desolati, ridotti in deserti, ed alle città abbandonate, che sono state in preda, e in beffa alle altre genti, che ''son'' d’ogn’intorno;
 
{{vb|36|5}} perciò, così ha detto il Signore Iddio: Se io non ho parlato nel fuoco della mia gelosia contro altre genti, e contro a tutta quanta l’Idumea, le quali hanno fatto del mio paese la lor possessione, con allegrezza di tutto il cuore, ''e'' con isprezzo dell’animo, per iscacciar''ne gli abitatori, acciocchè ella fosse'' in preda.
Line 1 879 ⟶ 2 267:
{{vb|36|15}} E non ti farò più udire l’onte delle nazioni, e tu non porterai più il vituperio de’ popoli, e non farai più morir le tue genti, dice il Signore Iddio.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|36|16}} LA parola del Signore mi fu ancora ''indirizzata'', dicendo:
 
Line 1 908 ⟶ 2 297:
 
{{vb|36|30}} Ed accrescerò i frutti degli alberi, e la rendita de’ campi; acciocchè non riceviate più vituperio fra le genti, per la fame.
{{FineColonna}}<section end=36 />
 
<!-- note -->Is. 5S. 12 ; 01. 4. {{BibLink|Ger|31|27}}. 2S ; .S?. 12, 13. {{BibLink|Am|9|11}}-15.
 
< {{BibLink|Ger|82|39}}. {{BibLink|Ezw|11|19}}. {{BibLink|Mat|1|21}}.
 
C91
 
Lev. IS. 24-30. < {{BibLink|Rom|2|24}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/700]]==
 
{{vb|36|31}}
{{vb|36|31}} E voi vi ricorderete delle vostre vie malvage, e de’ vostri fatti, che non ''sono stati'' buoni; e vi accorerete appo voi stessi, per le vostre iniquità, e per le vostre abbominazioni.
<section begin=36 />{{Colonna}}
E voi vi ricorderete delle vostre vie malvage, e de’ vostri fatti, che non ''sono stati'' buoni; e vi accorerete appo voi stessi, per le vostre iniquità, e per le vostre abbominazioni.
 
{{vb|36|32}} Egli non è per amor di voi che io opero, dice il Signore Iddio; siavi pur noto; vergognatevi, e siate confusi delle vostre vie, o casa d’Israele.
Line 1 926 ⟶ 2 326:
{{vb|36|38}} A guisa delle gregge delle ''bestie'' consacrate, a guisa delle gregge di Gerusalemme, nelle sue feste solenni; così saranno le città deserte piene di gregge d’uomini; e si conoscerà che io ''sono'' il Signore.<section end=36 /><section begin=37 />
 
<section end=36 /><section begin=37 />{{vb|37|1|capolettera}} LA mano del Signore fu sopra me, e il Signore mi menò fuori in ispirito, e mi posò in mezzo d’una campagna, la quale ''era'' piena d’ossa.
 
{{vb|37|2}} E mi fece passar presso di esse, attorno attorno; ed ecco, ''erano'' in grandissimo numero sopra la campagna; ed ecco, ''erano'' molto secche.
Line 1 942 ⟶ 2 342:
{{vb|37|8}} Ed io riguardai; ed ecco, sopra quelle vennero de’ nervi, e della carne, e furono ricoperte di sopra di pelle; ma non ''vi era ancora'' spirito alcuno in loro.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|37|9}} E ''il Signore'' mi disse: Profetizza allo spirito; profetizza, figliuol d’uomo, e di’ allo spirito: Così ha detto il Signore Iddio: Vieni, o spirito, da’ quattro venti, e soffia in questi uccisi, acciocchè rivivano.
 
Line 1 967 ⟶ 2 368:
 
{{vb|37|21}} e di’ loro: Così ha detto il Signore Iddio: Ecco, io ritrarrò i figliuoli d’Israele di mezzo delle genti, dove sono andati,
{{FineColonna}}<section end=37 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Giov|5|21}}.
 
{{BibLink|Rom|4|17}}.
 
692
 
Is, 23. 19, 20. {{BibLink|Os|13|11}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/701]]==
e li raccoglierò d’ogn’intorno, e li ricondurrò nella lor terra.
 
{{vb|37|22}}
{{vb|37|22}} E ne farò una medesima nazione, nella terra, nei monti d’Israele; ed un solo re sarà lor re a tutti; e non saranno più due nazioni, e non saranno più divisi in due regni.
<section begin=37 />{{Colonna}}
E ne farò una medesima nazione, nella terra, nei monti d’Israele; ed un solo re sarà lor re a tutti; e non saranno più due nazioni, e non saranno più divisi in due regni.
 
{{vb|37|23}} E non si contamineranno più co’ loro idoli, nè con le loro abbominazioni, nè con tutti i lor misfatti; ed io li salverò di tutte le loro abitazioni, nelle quali hanno peccato; e li netterò, e mi saran popolo, ed io sarò loro Dio.
Line 1 984 ⟶ 2 396:
{{vb|37|28}} E le genti conosceranno che io ''sono'' il Signore, che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo di loro in perpetuo.<section end=37 /><section begin=38 />
 
<section end=37 /><section begin=38 />{{vb|38|1|capolettera}} POI la parola del Signore mi fu ''indirizzata'', dicendo:
 
{{vb|38|2}} Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia verso Gog, ''verso il'' paese di Magog, principe, ''e'' capo di Mesec, e di Tubal; e profetizza contro a lui; e di’:
Line 2 000 ⟶ 2 412:
{{vb|38|8}} Tu sarai visitato dopo molti giorni; in su la fin degli anni tu verrai nel paese ''del popolo'' riscosso dalla spada, e raccolto da molti popoli, ne’ monti d’Israele, i quali erano stati ridotti in deserto perpetuo; allora che ''il popolo di'' quel ''paese'', essendo stato ritratto d’infra i popoli, abiterà tutto in sicurtà.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|38|9}} E salirai, ''e'' verrai a guisa di ruinosa tempesta; tu sarai a guisa di nuvola, da coprir la terra; tu, e tutte le tue schiere, e molti popoli teco.
 
Line 2 021 ⟶ 2 434:
 
{{vb|38|19}} Ed io ho parlato nella mia gelosia, nel fuoco della mia indegnazione: Se in quel
{{FineColonna}}<section end=38 />
 
<!-- note -->« Is. n. 11-13. Ger. .3. 18; 50. 4.
 
« Ezec. il. 26. {{BibLink|Apoc|20|7}}.
 
{{BibLink|Os|1|11}}.
 
h {{BibLink|Ezec|34|24}}, e rif.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/702]]==
giorno non ''vi'' è un gran tremoto nel paese d’Israele.
 
{{vb|38|20}}
{{vb|38|20}} E i pesci del mare, e gli uccelli del cielo, e le fiere della campagna, ed ogni rettile che va serpendo sopra la terra, ed ogni uomo che ''è'' sopra la terra, tremeranno per la mia presenza; e i monti saranno diroccati e i balzi caderanno, e ogni muro ruinerà a terra.
<section begin=38 />{{Colonna}}
E i pesci del mare, e gli uccelli del cielo, e le fiere della campagna, ed ogni rettile che va serpendo sopra la terra, ed ogni uomo che ''è'' sopra la terra, tremeranno per la mia presenza; e i monti saranno diroccati e i balzi caderanno, e ogni muro ruinerà a terra.
 
{{vb|38|21}} Ed io chiamerò la spada contro a lui, per tutti i miei monti, dice il Signore Iddio; la spada di ciascun ''di loro'' sarà contro al suo fratello.
Line 2 032 ⟶ 2 456:
{{vb|38|23}} Ed io mi magnificherò, e mi santificherò, e sarò conosciuto nel cospetto di molte genti; e conosceranno che io ''sono'' il Signore.<section end=38 /><section begin=39 />
 
<section end=38 /><section begin=39 />{{vb|39|1|capolettera}} Tu adunque, figliuol d’uomo, profetizza contro a Gog, e di’: Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a te, o Gog, principe ''e'' capo di Mesec, e di Tubal.
 
{{vb|39|2}} E ti farò tornare indietro, e ti farò andare errando, dopo che ti avrò tratto dal fondo del Settentrione, e ti avrò fatto venir sopra i monti d’Israele.
Line 2 052 ⟶ 2 476:
{{vb|39|10}} E non recheranno legne dalla campagna, e non ne taglieranno ne’ boschi; anzi faranno fuoco di quelle armi; e spoglieranno quelli che li aveano spogliati, e prederanno quelli che li aveano predati, dice il Signore Iddio.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|39|11}} Ed avverrà in quel giorno, che io darò quivi in Israele un luogo da sepoltura a Gog, ''cioè'': la Valle de’ viandanti, dal Levante del mare; ed ella sarà turata a’ viandanti; e quivi sarà seppellito Gog, e tutta la sua moltitudine; e quel luogo si chiamerà: La Valle della moltitudine di Gog.
 
Line 2 077 ⟶ 2 502:
 
{{vb|39|23}} E le genti conosceranno che la casa d’Israele era stata menata in cattività per la sua iniquità; perciocchè avea misfatto contro a me; laonde io avea nascosta la mia faccia da loro, e li avea dati
{{FineColonna}}<section end=39 />
 
<!-- note -->«Is.S4. 6. {{BibLink|Ger|12|9}}. {{BibLink|Sof|1|7}}. {{BibLink|Apoc|19|17}}, 13.
 
C94<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/703]]==
in man de’ lor nemici; ed erano tutti caduti per la spada.
 
{{vb|39|24}}
{{vb|39|24}} Io avea operato inverso loro secondo la lor contaminazione, e secondo i lor misfatti; ed avea nascosta la mia faccia da loro.
<section begin=39 />{{Colonna}}
Io avea operato inverso loro secondo la lor contaminazione, e secondo i lor misfatti; ed avea nascosta la mia faccia da loro.
 
{{vb|39|25}} Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ora ritrarrò Giacobbe di cattività, ed avrò pietà di tutta la casa d’Israele, e sarò geloso del mio santo Nome;
Line 2 092 ⟶ 2 524:
{{vb|39|29}} E non nasconderò più la mia faccia da loro; perciocchè avrò sparso il mio Spirito sopra la casa d’Israele, dice il Signore Iddio.<section end=39 /><section begin=40 />
 
<section end=39 /><section begin=40 />{{vb|40|1|capolettera}} NELL’anno venticinquesimo della nostra cattività, nel principio dell’anno, nel decimo ''giorno'' del mese, nell’anno quartodecimo da che la città fu percossa; in quell’istesso giorno la mano del Signore fu sopra me, ed egli mi menò là.
 
{{vb|40|2}} Egli mi menò nel paese d’Israele, in visioni di Dio; e mi posò sopra un monte altissimo, sopra il quale, dal Mezzodì, ''vi era'' come un edificio di città.
Line 2 104 ⟶ 2 536:
{{vb|40|6}} Poi venne ad una porta che guardava verso il Levante, e salì per li gradi di essa, e misurò l’un degli stipiti della porta, ''ed era'' d’una canna di larghezza; poi l’altro, ''ed era parimente'' d’una canna di larghezza.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|40|7}} ''Poi misurò'' le logge, ''e ciascuna d’esse era'' d’una canna di lunghezza, e d’una canna di larghezza; ''e'' fra l’una loggia e l’altra ''vi era lo spazio'' di cinque cubiti; poi ''misurò'' il limitar della porta d’appresso al portale della casa di dentro, ''ed era'' d’una canna.
 
Line 2 131 ⟶ 2 564:
 
{{vb|40|20}} Egli misurò eziandio la porta del cortile di fuori, la quale riguardava verso il
{{FineColonna}}<section end=40 />
 
<!-- note -->Ger, 30. 3, 18. {{BibLink|Ezec|34|11}}-15 ; SC. 22-it. Gioelo 2. 2S, 29. {{BibLink|Zac|12|10}}. Apoc. 21. LJ.
 
C95<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/704]]==
Settentrione, per la sua lunghezza, e per la sua larghezza;
 
{{vb|40|21}}
{{vb|40|21}} e le sue logge, ''ch’erano'' tre di qua, e tre di là; ''egli misurò'' eziandio le sue fronti, e le sue pilastrate, ''ed'' esse erano della medesima misura ''di quelle'' della prima porta; ''misurò eziandio'' la lunghezza di questa ''porta, ed era'' di cinquanta cubiti; e la sua larghezza, ''ed era'' di venticinque cubiti.
<section begin=40 />{{Colonna}}
e le sue logge, ''ch’erano'' tre di qua, e tre di là; ''egli misurò'' eziandio le sue fronti, e le sue pilastrate, ''ed'' esse erano della medesima misura ''di quelle'' della prima porta; ''misurò eziandio'' la lunghezza di questa ''porta, ed era'' di cinquanta cubiti; e la sua larghezza, ''ed era'' di venticinque cubiti.
 
{{vb|40|22}} ''Misurò'' eziandio le sue finestre, e i suoi archi, e le sue palme, ''ed erano'' secondo la misura della porta che riguardava verso il Levante, e si saliva ad essa per sette scaglioni; e gli archi di quella ''porta erano'' in faccia a quelli ''scaglioni''.
Line 2 160 ⟶ 2 600:
{{vb|40|33}} E le sue logge, e le sue fronti, e le sue pilastrate, ''erano'' secondo quelle misure ''precedenti''; e ''vi erano'' in essa e nelle sue pilastrate, d’ogn’intorno, delle finestre; la lunghezza ''d’essa porta era'' di cinquanta cubiti.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|40|34}} E i suoi archi ''riguardavano'' verso il cortile di fuori, e ''vi erano'' delle palme alle sue fronti, di qua, e di là; e i suoi gradi erano di otto scaglioni.
 
Line 2 187 ⟶ 2 628:
 
{{vb|40|47}} Poi misurò il cortile, ''ed era'' di cento cubiti di lunghezza, e di cento di larghezza, quadro; e l’altare ''era'' a diritto davanti alla casa.
{{FineColonna}}<section end=40 />
 
<!-- note -->69G<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/705]]==
 
{{vb|40|48}}
{{vb|40|48}} Poi egli mi menò al portico della casa, e misurò gli stipiti del portico, ''ed erano'' di cinque cubiti di qua, e di cinque di là; poi la larghezza della porta, ''ed era'' di tre cubiti di qua, e di tre di là.
<section begin=40 />{{Colonna}}
Poi egli mi menò al portico della casa, e misurò gli stipiti del portico, ''ed erano'' di cinque cubiti di qua, e di cinque di là; poi la larghezza della porta, ''ed era'' di tre cubiti di qua, e di tre di là.
 
{{vb|40|49}} La lunghezza del portico ''era'' di venti cubiti, e la larghezza di undici cubiti, oltre allo spazio de’ gradi, per li quali si saliva ad esso; e le colonne ''erano'' presso degli stipiti, l’una di qua, l’altra di là.<section end=40 /><section begin=41 />
 
<section end=40 /><section begin=41 />{{vb|41|1|capolettera}} POI egli mi menò nel Tempio, e misurò gli stipiti, ''ed erano'' di sei cubiti di larghezza di qua, e di sei cubiti di larghezza di là; ''quanta era'' la larghezza del tabernacolo.
 
{{vb|41|2}} E la larghezza della porta ''era'' di sei cubiti, e le spalle della porta ''erano'' di cinque cubiti di qua, e di cinque cubiti di là. Poi egli misurò la lunghezza del Tempio, ''ed era'' di quaranta cubiti; e la larghezza, ''ed era'' di venti cubiti.
Line 2 215 ⟶ 2 661:
{{vb|41|11}} E ''vi era'' una porta in ''ciascuna'' pila, ''per entrare in quello spazio'' ch’era stato lasciato vuoto; una porta, dico, verso il Settentrione, ed un’''altra'' porta verso il Mezzodì; e la larghezza dello spazio, lasciato vuoto ''era'' di cinque cubiti d’ogni intorno.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|41|12}} E l’edificio, ''che era'' allato al corpo del Tempio dall’un lato, ''e dall’altro'', traendo verso l’Occidente, avea settanta cubiti nella sua larghezza; e il muro dell’edificio avea cinque cubiti di larghezza d’ogn’intorno; e novanta cubiti di lunghezza.
 
Line 2 242 ⟶ 2 689:
 
{{vb|41|25}} E sopra gli usci del Tempio ''vi era'' un lavoro di Cherubini, e di palme, simile al lavoro delle pareti; e ''vi era'' una travatura di legno
{{FineColonna}}<section end=41 />
 
<!-- note -->« 1 Re 6. 19, 20. 2 {{BibLink|Cron|3|8}}.
 
1 He 6. 23. ece.
 
697
 
{{BibLink|Es|30|1}}.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/706]]==
nella facciata del portico di fuori.
 
{{vb|41|26}}
{{vb|41|26}} ''Vi erano'' eziandio delle finestre fatte a cancelli, e delle palme di qua, e di là, alle spalle del portico, come alle pile della casa ed alle travature.<section end=41 /><section begin=42 />
<section begin=41 />{{Colonna}}
''Vi erano'' eziandio delle finestre fatte a cancelli, e delle palme di qua, e di là, alle spalle del portico, come alle pile della casa ed alle travature.<section end=41 /><section begin=42 />
 
<section end=41 /><section begin=42 />{{vb|42|1|capolettera}} POI ''quell’uomo'' mi menò fuori al cortile di fuori, per la via ''che traeva'' verso il Settentrione; e mi condusse nelle camere, ch’''erano'' dirimpetto al corpo del Tempio, e dell’edificio, verso il Settentrione;
 
{{vb|42|2}} in fronte alla lunghezza di cento cubiti della porta settentrionale, ed alla larghezza di cinquanta cubiti;
Line 2 273 ⟶ 2 731:
{{vb|42|13}} E ''quell’uomo'' mi disse: Le camere settentrionali, ''e'' le camere meridionali, ''che sono'' dirimpetto al corpo del Tempio, son le camere sante, dove i sacerdoti che si accostano al Signore devono mangiar le cose santissime; quivi eziandio devono riporre le cose santissime, e le offerte di panatica, e i sacrificii per lo peccato, e per la colpa; perciocchè quel luogo ''è'' santo.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|42|14}} Quando i sacerdoti saranno entrati nel Luogo santo, non usciranno di quello nel cortile di fuori; anzi poseranno quivi i lor vestimenti, co’ quali fanno il servigio, e vestiranno altri vestimenti; ed ''allora'' potranno venire nel cortile del popolo.
 
Line 2 287 ⟶ 2 746:
{{vb|42|20}} Egli misurò la casa da’ quattro venti; ed ella avea un muro d’ogn’intorno, di lunghezza di cinquecento ''cubiti'', e di larghezza di cinquecento ''cubiti'': per separare il luogo santo dal profano.<section end=42 /><section begin=43 />
 
<section end=42 /><section begin=43 />{{vb|43|1|capolettera}} POI egli mi condusse alla porta, che riguardava verso il Levante.
 
{{vb|43|2}} Ed ecco la gloria dell’Iddio d’Israele, che veniva di verso il Levante; e la sua voce ''era'' simile al suon di grandi acque; e la terra risplendeva della sua gloria.
Line 2 300 ⟶ 2 759:
 
{{vb|43|7}} E mi disse: Figliuol d’uomo, ecco il luogo
{{FineColonna}}<section end=43 />
 
<!-- note -->1 Re 8. 10, 11.
 
698<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/707]]==
del mio trono, e il luogo delle piante de’ miei piedi, dove io abiterò fra i figliuoli d’Israele in perpetuo; e la casa d’Israele non contaminerà più il mio santo Nome, nè essi nè i lor re, con le lor fornicazioni, e con le carcasse de’ lor re, ''e co''’ loro alti luoghi.
 
{{vb|43|8}}
{{vb|43|8}} ''Come hanno fatto'', quando hanno posta la lor soglia presso della mia soglia, e il loro stipite presso del mio stipite, talchè ''vi era sol'' la parete fra me e loro; e così hanno contaminato il mio Nome santo, con le loro abbominazioni, che hanno commesse; onde io li ho consumati nella mia ira.
<section begin=43 />{{Colonna}}
''Come hanno fatto'', quando hanno posta la lor soglia presso della mia soglia, e il loro stipite presso del mio stipite, talchè ''vi era sol'' la parete fra me e loro; e così hanno contaminato il mio Nome santo, con le loro abbominazioni, che hanno commesse; onde io li ho consumati nella mia ira.
 
{{vb|43|9}} Ora allontaneranno da me le lor fornicazioni, e le carcasse de’ lor re; ed io abiterò in mezzo di loro in perpetuo.
Line 2 323 ⟶ 2 789:
{{vb|43|17}} E la sportatura ''avea di'' lunghezza quattordici cubiti, ed altrettanti di larghezza, da tutti e quattro i suoi lati; e l’orlo, ''ch’era'' d’intorno a questa ''parte dell’altare, era'' d’un mezzo cubito; e il seno, ch’''era'' presso all’''altra, era'' d’un cubito d’ogni intorno; e i suoi gradi erano volti verso il Levante.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|43|18}} E ''quell’uomo'' mi disse: Figliuol d’uomo, così ha detto il Signore Iddio: Questi ''son'' gli ordini dell’altare, nel giorno che sarà fatto, per offerire sopra esso gli olocausti, e per ispandere sopra esso il sangue.
 
Line 2 343 ⟶ 2 810:
{{vb|43|27}} E compiuti que’ giorni, dall’ottavo giorno innanzi, quando i sacerdoti sacrificheranno sopra l’altare i vostri olocausti, e i vostri sacrificii da render grazie, io vi gradirò, dice il Signore Iddio.<section end=43 /><section begin=44 />
 
<section end=43 /><section begin=44 />{{vb|44|1|capolettera}} POI egli mi ricondusse verso la porta di fuori del Luogo santo, la quale riguardava verso il Levante; ed essa ''era'' chiusa.
 
{{vb|44|2}} E il Signore mi disse: Questa porta sarà chiusa, ''e'' non si aprirà, e niuno entrerà per essa; perciocchè il Signore Iddio d’Israele è entrato per essa; perciò resterà chiusa.
 
{{vb|44|3}} ''Ella è'' per lo principe; il principe sederà in essa per mangiar davanti al Signore; egli entrerà per la via del portale di
{{FineColonna}}<section end=44 />
 
<!-- note -->EZECHIELE, 44.
 
• 2 Re 16. 14; 21. 4-7.
 
• {{BibLink|Es|29|85}}, ;JG. Lev. 8. :«.
 
b {{BibLink|Es|20|10}}-li. Lev. 8. 1 17.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/708]]==
questa porta, e per la via di quello stesso se ne uscirà.
 
{{vb|44|4}}
{{vb|44|4}} Ed egli mi menò, per la via della porta settentrionale, davanti alla casa; ed io riguardai, ed ecco, la gloria del Signore avea ripiena la Casa del Signore; ed io caddi sopra la mia faccia.
<section begin=44 />{{Colonna}}
Ed egli mi menò, per la via della porta settentrionale, davanti alla casa; ed io riguardai, ed ecco, la gloria del Signore avea ripiena la Casa del Signore; ed io caddi sopra la mia faccia.
 
{{vb|44|5}} E il Signore mi disse: Figliuol d’uomo, considera col cuore, e riguarda con gli occhi, ed ascolta con gli orecchi, tutte le cose che io ti dico, intorno a tutti gli ordini della Casa del Signore, ed a tutte le regole di essa; considera ancora l’entrate della casa, per tutte le uscite del santuario.
Line 2 375 ⟶ 2 853:
{{vb|44|15}} Ma quant’è a’ sacerdoti Leviti, figliuoli di Sadoc, i quali hanno osservata l’osservanza del mio santuario, quando i figliuoli d’Israele si sono sviati da me, essi si accosteranno a me, per ministrarmi; e staranno in piè davanti a me, per offerirmi grasso e sangue, dice il Signore Iddio.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|44|16}} Essi entreranno nel mio santuario, ed essi si accosteranno alla mia mensa, per ministrarmi; ed osserveranno ciò che io ho comandato che si osservi.
 
Line 2 402 ⟶ 2 881:
 
{{vb|44|29}} Essi mangeranno le offerte di panatica, e i ''sacrificii per lo'' peccato, e ''per'' la colpa; parimente, ogn’interdetto in Israele sarà loro.
{{FineColonna}}<section end=44 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Ezec|40|46}}; 43. 19. {{BibLink|Es|28|39}}, ecc; .39. 28. Lev. 21. .). <? {{BibLink|Lev|10|9}}. {{BibLink|Deut|17|8}}.
 
2 {{BibLink|Cron|19|10}}. / Num. C. 10, ecc: 19. 11, ecc. {{BibLink|Num|18|20}}, {{BibLink|Deut|10|9}};, 18. 1, 2,<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/709]]==
 
{{vb|44|30}}
{{vb|44|30}} E le primizie di tutti i primi frutti d’ogni cosa, e tutte le offerte elevate di qualunque cosa, d’infra tutte le vostre offerte, saranno de’ sacerdoti; parimente voi darete al sacerdote le primizie delle vostre paste, per far riposar la benedizione sopra le case vostre.
<section begin=44 />{{Colonna}}
E le primizie di tutti i primi frutti d’ogni cosa, e tutte le offerte elevate di qualunque cosa, d’infra tutte le vostre offerte, saranno de’ sacerdoti; parimente voi darete al sacerdote le primizie delle vostre paste, per far riposar la benedizione sopra le case vostre.
 
{{vb|44|31}} Non mangino i sacerdoti alcun carname di uccello, o di bestia morta da sè, o lacerata ''dalle fiere''.<section end=44 /><section begin=45 />
 
<section end=44 /><section begin=45 />{{vb|45|1|capolettera}} ORA, quando voi spartirete a sorte il paese per eredità, offerite, per offerta al Signore, una porzione consacrata del paese, di lunghezza di venticinquemila ''cubiti'', e di larghezza di diecimila. Quello ''spazio sarà'' santo, per tutti i suoi confini, d’ogn’intorno.
 
{{vb|45|2}} Di esso prendansi per lo Luogo santo cinquecento ''cubiti per lungo'', ed altrettanti ''per largo'', in quadro d’ogn’intorno; e cinquanta cubiti per le pertinenze di fuori d’ogn’intorno.
Line 2 426 ⟶ 2 912:
{{vb|45|9}} Così ha detto il Signore Iddio: Bastivi, principi d’Israele; togliete via la violenza, e la rapina; e fate giustizia, e giudicio; levate le vostre storsioni d’addosso al mio popolo, dice il Signore Iddio.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|45|10}} Abbiate bilance giuste, ed efa giusto, e bat giusto.
 
Line 2 451 ⟶ 2 938:
 
{{vb|45|22}} E in quel giorno sacrifichi il principe, per sè,
{{FineColonna}}<section end=45 />
 
<!-- note -->• {{BibLink|Num|18|12}}, 13. Lev
 
{{BibLink|Lev|23|5}}. Deut. 16, 1, ecc.
 
•22.8. {{BibLink|Lev|27|25}}. Num. .S. 47. <i Lev. 16, 16. « {{BibLink|Es|12|18}}.
 
701<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/710]]==
e per tutto il popolo del paese, un giovenco per ''sacrificio per lo'' peccato.
 
{{vb|45|23}}
{{vb|45|23}} E ne’ sette giorni della festa, sacrifichi, ''per'' olocausto al Signore, sette giovenchi, e sette montoni, senza difetto, per ciascuno di que’ sette giorni; e, ''per sacrificio per lo'' peccato, un becco per giorno.
<section begin=45 />{{Colonna}}
E ne’ sette giorni della festa, sacrifichi, ''per'' olocausto al Signore, sette giovenchi, e sette montoni, senza difetto, per ciascuno di que’ sette giorni; e, ''per sacrificio per lo'' peccato, un becco per giorno.
 
{{vb|45|24}} Offerisca eziandio per offerta di panatica, un efa ''di fior di farina'', per giovenco; e parimente un efa per montone, e un hin d’olio per efa.
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{{vb|45|25}} Nel settimo ''mese'', nel quintodecimo giorno del mese, nella festa solenne, offerisca le medesime cose per sette giorni, il medesimo ''sacrificio per lo'' peccato, il medesimo olocausto, la medesima offerta di panatica, ed il medesimo olio.<section end=45 /><section begin=46 />
 
<section end=45 /><section begin=46 />{{vb|46|1|capolettera}} COS&Igrave; ha detto il Signore Iddio: La porta del cortile di dentro, la quale riguarda verso il Levante, sia chiusa i sei giorni di lavoro; ma aprasi nel giorno del sabato; aprasi parimente nel giorno delle calendi.
 
{{vb|46|2}} Ed entri''vi'' il principe per la via del portale della porta di fuori, e fermisi allo stipite della porta, mentre i sacerdoti offeriranno il suo olocausto, e i suoi sacrificii da render grazie; e adori sopra la soglia della porta, poi escasene fuori; e non serrisi la porta infino alla sera.
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{{vb|46|10}} E quant’''è'' al principe, entri con loro, quando quello entrerà; ed esca, quando quello uscirà.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|46|11}} E nelle feste, e nelle solennità, sia l’offerta di panatica d’un efa ''di fior di farina'' per giovenco, e ''parimente'' d’un efa per montone; e di quanto ''il principe'' vorrà dare, per gli agnelli; e d’un hin d’olio per efa.
 
Line 2 501 ⟶ 3 000:
 
{{vb|46|21}} Poi egli mi menò fuori, al cortile di fuori,
{{FineColonna}}<section end=46 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Deut|16|13}}, ecc.
 
{{BibLink|Es|29|38}}.
 
702
 
Num, 28. 3.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/711]]==
e mi fece passare a’ quattro canti del cortile; ed ecco un cortile in un canto del cortile, ''ed un altro'' cortile in un altro canto del cortile.
 
{{vb|46|22}}
{{vb|46|22}} Ai quattro canti del cortile ''vi erano'' de’ cortili, co’ ''lor'' fumaiuoli, di quaranta ''cubiti'' di lunghezza, e di trenta di larghezza; tutti e quattro ''erano'' d’una medesima misura, ''ed erano'' a’ canti.
<section begin=46 />{{Colonna}}
Ai quattro canti del cortile ''vi erano'' de’ cortili, co’ ''lor'' fumaiuoli, di quaranta ''cubiti'' di lunghezza, e di trenta di larghezza; tutti e quattro ''erano'' d’una medesima misura, ''ed erano'' a’ canti.
 
{{vb|46|23}} E in tutti e quattro ''vi era'' un ordine ''di volte'' d’intorno; e disotto a quelle volte ''vi erano'' i focolari disposti d’ogn’intorno.
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{{vb|46|24}} Ed egli mi disse: Queste ''son'' le cucine, dove i ministri della casa coceranno i sacrificii del popolo.<section end=46 /><section begin=47 />
 
<section end=46 /><section begin=47 />{{vb|47|1|capolettera}} POI egli mi rimenò all’entrata della Casa; ed ecco, delle acque uscivano di sotto alla soglia della Casa, verso il Levante; perciocchè la casa era verso il Levante; e quelle acque scendevano disotto, dal lato destro della Casa, dalla parte meridionale dell’altare.
 
{{vb|47|2}} Poi egli mi menò fuori, per la via della porta settentrionale, e mi fece girare per la via di fuori, traendo verso il Levante; ed ecco, quelle acque sorgevano dal lato destro.
Line 2 530 ⟶ 3 040:
{{vb|47|10}} Avverrà parimente che presso di esso ''mare'' staranno pescatori; da En-ghedi fino ad En-eglaim, sarà un luogo da stendervi reti da pescare; il pesce di que’ ''luoghi'' sarà, secondo le sue specie, in grandissimo numero, come il pesce del mar grande.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|47|11}} Le paludi d’esso, e le sue lagune non saranno rendute sane; saranno abbandonate a salsuggine.
 
Line 2 555 ⟶ 3 066:
 
{{vb|47|23}} Date al forestiere la sua eredità, nella tribù,
{{FineColonna}}<section end=47 />
 
<!-- note -->{{BibLink|Apoc|22|1}}, eec. {{BibLink|Num|34|1}}-15.<!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/712]]==
nella quale egli dimorerà, dice il Signore Iddio.<section end=47 /><section begin=48 />
 
{{vb|48|1|capolettera}}
{{vb|48|1|capolettera}} OR questi ''sono'' i nomi delle tribù: Dall’estremità di verso il Settentrione, lungo la via di Hetlon, fino all’entrata di Hamat, Hasar-enon, confine di Damasco, verso il Settentrione, allato ad Hamat, ''vi sarà'' una ''parte per'' Dan; e di essa saranno l’estremità orientale, e l’occidentale.
<section begin=48 />{{Colonna}}
OR questi ''sono'' i nomi delle tribù: Dall’estremità di verso il Settentrione, lungo la via di Hetlon, fino all’entrata di Hamat, Hasar-enon, confine di Damasco, verso il Settentrione, allato ad Hamat, ''vi sarà'' una ''parte per'' Dan; e di essa saranno l’estremità orientale, e l’occidentale.
 
{{vb|48|2}} E allato al confine di Dan, dall’estremità orientale fino all’occidentale, ''vi sarà'' una ''parte per'' Aser.
Line 2 586 ⟶ 3 102:
{{vb|48|14}} Ed essi non potranno venderne nulla; ed anche ''non potranno'' nè scambiare, nè trasportare ''ad altri'' queste primizie del paese; perciocchè ''sono'' cosa sacra al Signore.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|48|15}} E i cinquemila ''cubiti'', che saranno di resto nella larghezza, sopra venticinquemila di lunghezza, ''saranno'' un luogo non consacrato, per la città, così per l’abitazione, come per li contorni ''di essa''; e la città sarà nel mezzo di quello.
 
Line 2 611 ⟶ 3 128:
 
{{vb|48|27}} E allato al confine di Zabulon, dall’estremità orientale fino all’occidentale, ''vi sarà'' una ''parte per'' Gad.
{{FineColonna}}<section end=48 />
 
<!-- note --><!-- fine note -->
==[[Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/713]]==
 
{{vb|48|28}}
{{vb|48|28}} E a’ confini di Gad, dal lato australe, verso il Mezzodì, sarà il confine ''del paese'', da Tamar fino alle acque delle contese di Cades, lungo il torrente, fino al mar grande.
<section begin=48 />{{Colonna}}
E a’ confini di Gad, dal lato australe, verso il Mezzodì, sarà il confine ''del paese'', da Tamar fino alle acque delle contese di Cades, lungo il torrente, fino al mar grande.
 
{{vb|48|29}} Quest’''è'' il paese, che voi spartirete in eredità alle tribù d’Israele, dal ''detto'' torrente: e queste ''sono'' le lor parti, dice il Signore Iddio.
Line 2 623 ⟶ 3 145:
{{vb|48|32}} E dal lato verso il Levante ''vi saranno'' quattromila cinquecento ''cubiti'', e tre porte; una ''detta'': Porta di Giuseppe; un’''altra detta'': Porta di Beniamino; un’''altra detta'': Porta di Dan.
 
{{AltraColonna}}
{{vb|48|33}} E dal lato verso il Mezzodì ''vi saranno'' quattromila cinquecento ''cubiti'' di misura, e tre porte; una ''detta'': Porta di Simeone; un’''altra detta'': Porta d’Issacar; un’''altra detta'': Porta di Zabulon.
 
Line 2 628 ⟶ 3 151:
 
{{vb|48|35}} La città girerà diciottomila ''cubiti'', e da quel giorno innanzi il nome della città ''sarà'': Il Signore ''è'' quivi.<section end=48 />
{{FineColonna}}<section end=48 />
 
<!-- note -->21 6 21.10. 2{{BibLink|Cron|36|0}}.
 
{{BibLink|Gen|10|10}}; 11.
 
c Gen, 39. 21.
 
cio6; Scalco,
 
23<!-- fine note -->