Trattato de' governi/Libro primo/IV: differenze tra le versioni

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Ma e’ non è ancor difficile a considerare, che chi tiene la posizione contraria, in un certo modo non tiene il falso, con la distinzione, cioè, del servire e del servo, conciossiach’ei, si dia il servo e la servitù per legge: essendo la legge una certa convenzione, mediante la quale si dice, che le cose vinte in guerra debbino esser dei vincitori. Questo giusto adunque molti tengono per iniquo, non altrimenti che un oratore, che persuada cose ingiuste: come se e’ fosse cosa acerba, che e’ diventasse servo, e suddito chi venisse in podestà d’uno che ti potesse forzare, e che di te avesse maggior. possanza.