Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/101: differenze tra le versioni

 
Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot (from toolserver)
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 2: Riga 2:
Degli Statuti di zecchieri milanesi si ha un’edizione a stampa del 1591. Ma fin dal 1479, e precisamente nell’anno del nostro elenco, abbiamo la conferma anteriore dei medesimi statuti, per parte di Bona e Giovanni Galeazzo Maria Sforza (4 febbraio 1479)<ref>''Classe zecca Arch, di Stato. Milano'', Gli Statuti, a stampa, del 1591 (in fol. di pag. 55 s. a. indiz.) portano in calce la conferma di Massimiliano Sforza, 11 maggio 1505 ed il privilegio imperiale del 1311. — Vennero approvati dal Magistrato ordinario ai 22 maggio 1591. E sono gli unici Statuti di zecca citati, soll’appunto del ''{{AutoreCitato|Francesco Predari|Predari}}'', dal ''{{AutoreCitato|Luigi Constantino Manzoni|Manzoni}}'' nella sua ''Bibliografia statutaria''.</ref>.
Degli Statuti di zecchieri milanesi si ha un’edizione a stampa del 1591. Ma fin dal 1479, e precisamente nell’anno del nostro elenco, abbiamo la conferma anteriore dei medesimi statuti, per parte di Bona e Giovanni Galeazzo Maria Sforza (4 febbraio 1479)<ref>''Classe zecca Arch, di Stato. Milano'', Gli Statuti, a stampa, del 1591 (in fol. di pag. 55 s. a. indiz.) portano in calce la conferma di Massimiliano Sforza, 11 maggio 1505 ed il privilegio imperiale del 1311. — Vennero approvati dal Magistrato ordinario ai 22 maggio 1591. E sono gli unici Statuti di zecca citati, soll’appunto del ''{{AutoreCitato|Francesco Predari|Predari}}'', dal ''{{AutoreCitato|Luigi Constantino Manzoni|Manzoni}}'' nella sua ''Bibliografia statutaria''.</ref>.


Ma ecco per intiero l’elenco degli zecchieri del 1479, nel quale figurano tra i primi monetarii, diversi del casato Morosini<ref>''Giovanni Morosini'' è ricordato all’anno 1477 dal {{AutoreCitato|Damiano Muoni|Muoni}} (''La zecca di Milano nel secolo XV'' pag. 26). Anzi il documento che lo riguarda dà quali altri zecchieri ''Francesco da Pagnano Giov. Antonio da Castigllone e Giov. Antonio Magno'', e ricorda i capitoli e concessioni delli loro compagni. Vorrebbe però essere piuttosto aggiudicato all'anno 1479, mostrando una certa qual relazione colla conferma statutaria di quell’anno, sopra indicata.</ref>. Preposto dei monetarii era don ''Andrea da Cremona''; degli operai ''Gregorio de’ Balbi''<ref>''Cart. dipl.'' 1479 (''Arch. di Stato''). L’elenco dei monetarii porta la data dell’anno (1479); non così quello degli operai. Ma l’averli trovati compiegati assieme, nella medesima cartella, ce li fa ammettere concordi per cronologia.</ref>.
Ma ecco per intiero l’elenco degli zecchieri del 1479, nel quale figurano tra i primi monetarii, diversi del casato Morosini<ref>''Giovanni Morosini'' è ricordato all’anno 1477 dal {{AutoreCitato|Damiano Muoni|Muoni}} (''La zecca di Milano nel secolo XV'' pag. 26). Anzi il documento che lo riguarda dà quali altri zecchieri ''Francesco da Pagnano Giov. Antonio da Castigllone e Giov. Antonio Magno'', e ricorda i capitoli e concessioni delli loro compagni. Vorrebbe però essere piuttosto aggiudicato all’anno 1479, mostrando una certa qual relazione colla conferma statutaria di quell’anno, sopra indicata.</ref>. Preposto dei monetarii era don ''Andrea da Cremona''; degli operai ''Gregorio de’ Balbi''<ref>''Cart. dipl.'' 1479 (''Arch. di Stato''). L’elenco dei monetarii porta la data dell’anno (1479); non così quello degli operai. Ma l’averli trovati compiegati assieme, nella medesima cartella, ce li fa ammettere concordi per cronologia.</ref>.