Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/500: differenze tra le versioni

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qualificò ben giustamente come assai bello il conio della ''lira'', non inferiore sicuramente è quello del ''quarto'' ora pubblicato, massime nella figura del santo ben disegnata nell’assieme, e nelle pieghe dell’ampio paludamento. Pare giusto pertanto ricordare il nome di Francesco Alberio di Chieri, che era maestro della zecca di Casale, quando davasi esecuzione all’ordine del 16 giugno 1562 per la riforma delle monete in essa lavorate.
<section begin="1" />qualificò ben giustamente come assai bello il conio della ''lira'', non inferiore sicuramente è quello del ''quarto'' ora pubblicato, massime nella figura del santo ben disegnata nell’assieme, e nelle pieghe dell’ampio paludamento. Pare giusto pertanto ricordare il nome di Francesco Alberio di Chieri, che era maestro della zecca di Casale, quando davasi esecuzione all’ordine del 16 giugno 1562 per la riforma delle monete in essa lavorate. <span class="SAL">500,3,Carlomorino</span><section end="1" /><section begin="2" />


{{Centrato|IV.
{{Centrato|IV.
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{{AutoreCitato|Vincenzo Bellini (numismatico)|Vincenzo Bellini}}, tanto benemerito della numismatica italiana, nella ''Novissima'' sua dissertazione<ref>Ferrara 1779, pag. 83, tav. V, n. XIV.</ref>, fra molte monete di Mantova, ne ha pubblicata una modestissima per modulo (millimetri 17), di rame misto a poco argento, appartenente a Guglielmo Gonzaga, che avendo al diritto il nome dello stesso Duca, porta al rovescio: ''vasculum cui innetitur Virgilii caput'', ed in giro il nome del famoso poeta mantovano, colla data '''MDLIIII''' all’''esergo'', avvertendo di possederne altro esemplare dell’anno '''MDLV'''.
{{AutoreCitato|Vincenzo Bellini (numismatico)|Vincenzo Bellini}}, tanto benemerito della numismatica italiana, nella ''Novissima'' sua dissertazione<ref>Ferrara 1779, pag. 83, tav. V, n. XIV.</ref>, fra molte monete di Mantova, ne ha pubblicata una modestissima per modulo (millimetri 17), di rame misto a poco argento, appartenente a Guglielmo Gonzaga, che avendo al diritto il nome dello stesso Duca, porta al rovescio: ''vasculum cui innetitur Virgilii caput'', ed in giro il nome del famoso poeta mantovano, colla data '''MDLIIII''' all’''esergo'', avvertendo di possederne altro esemplare dell’anno '''MDLV'''.


Abbastanza rozza nel disegno, comunque esatta <span class="SAL">500,3,Carlomorino</span>
Abbastanza rozza nel disegno, comunque esatta <span class="SAL">500,3,Carlomorino</span><section end="2" />