Pagina:Monsignor Celestino Cavedoni.djvu/29: differenze tra le versioni

 
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Cosi il Cavedoni come Arclieologo giungeva ad occupare un seggio insigne presso quei somnoi che si appellano Visconli e Borghesi: presso quel Visconti che la superba Albione chiamava a giudice suprenfìo dei capolavori deirarle greca trasportali a Londra, e presso quel Borghesi che, fallo ronfiito della roccia di S. Marino, venne rassomiglialo al dottissimo dei Padri Latini che dalla rupe di Betlemme rispose per quarant’anni alle consultazio* ni dell’oriente e dell’occidente (22). Il Cavedoni pur esso soleva essere consultato dai più sapienti d’Europa, e la prontezza e facilità con cui scioglieva le più ardue questioni, toglieva di mezzo i dubbi, appagava le fatte dimande, accresceva Io stupore prodotto dai mirabili responsi (23).
Cosi il {{AutoreCitato|Cavedoni}} come Archeologo giungeva ad occupare un seggio insigne presso quei somnoi che si appellano {{AutoreCitato|Ennio Quirino Visconti|Visconti}} e {{AutoreCitato|Bartolomeo Borghesi|Borghesi}}: presso quel Visconti che la superba Albione chiamava a giudice supremo dei capolavori dell’arte greca trasportati a Londra, e presso quel Borghesi che, fatto romito della roccia di S. Marino, venne rassomigliato al dottissimo dei Padri Latini che dalla rupe di Betlemme rispose per quarant’anni alle consultazioni dell’oriente e dell’occidente (22). Il Cavedoni pur esso soleva essere consultato dai più sapienti d’Europa, e la prontezza e facilità con cui scioglieva le più ardue questioni, toglieva di mezzo i dubbi, appagava le fatte dimande, accresceva Io stupore prodotto dai mirabili responsi (23).


Ma!’ Archeologo fu Professore eziandio, e sostenne una parte importantissima d* insegnamento ne’ sacri studj, e dchbe crescere l’ammirazione per quel vasto intelletto, ove si consideri quanto ci fosse versato Velia biblica letteratura, nei padri greci e latini in ogni ramo insomma di sacra erudizione. Perciò i! suo ritratto non riuscirebbe né pieno né splendido abba* stanza, se dopo aver favellato delT Archeologo, non si favellasse eziandio del Professore d’Ermeneutica biblica e lingua ebraica, il quale non diede, è vero, in luce il corso ordinario delle sue lezioni, ma si palesò insigne coi moltissimi saggi dati, guardandone il valore sotto l’aspello strettamente scientifico.
Ma l’Archeologo fu Professore eziandio, e sostenne una parte importantissima d’insegnamento ne’ sacri studj, e debbe crescere l’ammirazione per quel vasto intelletto, ove si consideri quanto ci fosse versato nella biblica letteratura, nei padri greci e latini in ogni ramo insomma di sacra erudizione. Perciò i! suo ritratto non riuscirebbe né pieno né splendido abbastanza, se dopo aver favellato dell’Archeologo, non si favellasse eziandio del Professore d’Ermeneutica biblica e lingua ebraica, il quale non diede, è vero, in luce il corso ordinario delle sue lezioni, ma si palesò insigne coi moltissimi saggi dati, guardandone il valore sotto l’aspetto strettamente scientifico.


Gli studi orientali sono il subjetto più squisito della moderna poligrafia, perchè dalT Oriente, archivio delle più vetuste tradizioni, semcnzajo inesausto d’idee e di memorie, sempre spuntò la luce dell’occidente. Di quegli studi è parte essenzialissima la Bibbia, che non è il libro soltanto di chi vive nei recessi del santuario, nella cella dell’anacoreta; essa attrasse in ogni Digitized by Google<span class="SAL">29,1,</span>
Gli studi orientali sono il subjetto più squisito della moderna poligrafia, perchè dall’Oriente, archivio delle più vetuste tradizioni, semenzajo inesausto d’idee e di memorie, sempre spuntò la luce dell’occidente. Di quegli studi è parte essenzialissima la Bibbia, che non è il libro soltanto di chi vive nei recessi del santuario, nella cella dell’anacoreta; essa attrasse in ogni<span class="SAL">29,3,Carlomorino</span>