Pagina:Lettera dell'ingegnere Giovanni Milani diretta al di lui amico G. B. B.djvu/5: differenze tra le versioni

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quanto si può, la forza di evaporazione della caldaja e quindi la combustione, onde, giunti al piano inclinato, avere disponibile tutta la forza che occorre per vincerne la pendenza, malgrado l'aggiunta di carico che questa pendenza procura.
quanto si può, la forza di evaporazione della caldaja e quindi la combustione, onde, giunti al piano inclinato, avere disponibile tutta la forza che occorre per vincerne la pendenza, malgrado l'aggiunta di carico che questa pendenza procura".
“Ora ottenuto l'effetto propostosi, giunti alla cima del piano inclinato, è impossibile scemare da un momento all'altro l'intensità, l'incremento di combustione e di evaporazione della caldaja: quell’incremento di combustione e di evaporazione continua quindi, e per lungo tempo, anche nella discesa disperdendo per le valvole di sicurezza quel vapore che non occorre al movimento dei cilindri.


“E quand’anche si potesse scemare da un momento all'altro la evaporazione, non si potrebbe, anzi non si dovrebbe ad ogni modo farlo, perchè finita la discesa, succederà sempre od una nuova ascesa, od un piano orizzontale, circostanze che domandano almeno la combustione, la evaporazione ordinaria, sicchè la combustione e la evaporazione ordinaria dovrebbero essere ad ogni modo mantenute, lasciando pure che si disperda per le valvole di sicurezza quella parte del vapore che non occorre alla condotta del traino nella discesa.
"Ora ottenuto l'effetto propostosi, giunti alla cima del piano inclinato, è impossibile scemare da un momento all'altro l'intensità, l'incremento di combustione e di evaporazione della caldaja: quell’incremento di combustione e di evaporazione continua quindi, e per lungo tempo, anche nella discesa disperdendo per le valvole di sicurezza quel vapore che non occorre al movimento dei cilindri".


"E quand’anche si potesse scemare da un momento all'altro la evaporazione, non si potrebbe, anzi non si dovrebbe ad ogni modo farlo, perchè finita la discesa, succederà sempre od una nuova ascesa, od un piano orizzontale, circostanze che domandano almeno la combustione, la evaporazione ordinaria, sicchè la combustione e la evaporazione ordinaria dovrebbero essere ad ogni modo mantenute, lasciando pure che si disperda per le valvole di sicurezza quella parte del vapore che non occorre alla condotta del traino nella discesa".
La terza ragione è questa:


"La terza ragione è questa:
"Ormai tutti conoscono l’ordito generale, le parti generali di una macchina locomotiva a vapore. Tutti sanno che tra le altre cose vi è un focolajo con una gratella orìzzontale di ferro sul fondo, una caldaja cilindrica attraversata da molti tubi, i quali mettono in immediata comunicazione il focolajo col cammino della macchina, e pei quali passano dal focolajo al cammino il fumo e l’aria che attraversa la combustione. L’aria esterna soffia nel combustibile ed alimenta la combustione passando dal dissotto della gratella nel focolajo; e nella canna del cammino poi si scarica il vapore che ha posto in moto i due stantuffi dei due cilindri, ajutando così la corrente dell’aria che va dal focolajo al cammino. Quanto più la macchina corre, tanto più l'aria esterna <span class="SAL">5,1,</span>

"Ormai tutti conoscono l’ordito generale, le parti generali di una macchina locomotiva a vapore. Tutti sanno che tra le altre cose vi è un focolajo con una gratella orizzontale di ferro sul fondo, una caldaja cilindrica attraversata da molti tubi, i quali mettono in immediata comunicazione il focolajo col cammino della macchina, e pei quali passano dal focolajo al cammino il fumo e l’aria che attraversa la combustione. L’aria esterna soffia nel combustibile ed alimenta la combustione passando dal dissotto della gratella nel focolajo; e nella canna del cammino poi si scarica il vapore che ha posto in moto i due stantuffi dei due cilindri, ajutando così la corrente dell’aria che va dal focolajo al cammino. Quanto più la macchina corre, tanto più l'aria esterna <span class="SAL">5,3,Silvio Gallio</span>