Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/203: differenze tra le versioni
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⚫ | Entrai. Non vi posso dire la sorpresa, le congratulazioni, gli abbracciamenti del dottore, e di Giulio che era con lui. Certo credo che per un fratello non avrebbero fatto maggiori feste, e da ciò conobbi che mi volevano un briciolo di bene. Io sentii come un rimorso di stringermi Giulio sul cuore e di baciarlo. Si può dire ch’io aveva tuttora calde le labbra dei baci della Pisana, di colei ch’egli pure aveva amato, e che forse colla sua spensieratezza, colla sua civetteria gli aveva instillato nelle vene il fuoco febbrile che lo consumava. Ma egli ci avea rinunciato per un amore più degno e fortunato; lo ritrovava pallido e scarno bensì, ma non certo a peggior partito di quello che fosse a Venezia, ad onta della vita disagiata e soldatesca della caserma. Lucilio mi rassicurò sul suo conto, assicurandomi che la malattia non avea fatto progressi: e |
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⚫ | Entrai. Non vi posso dire la sorpresa, le |
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che il buon umore, la occupazione moderata e continua, il cibo parco e regolare, avrebbero forse indotto alla lunga |
che il buon umore, la occupazione moderata e continua, il cibo parco e regolare, avrebbero forse indotto alla lunga |
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qualche miglioramento. Giulio sorrideva come chi crede |
qualche miglioramento. Giulio sorrideva come chi crede |