Pagina:Monete inedite dell'Italia antica.djvu/10: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 7: Riga 7:


{{Centrato|NEAPOLIS in CAMPANIA.}}
{{Centrato|NEAPOLIS in CAMPANIA.}}



1. T. di donna con capelli annodati dietro il capo, e raccolti da larga benda.
1. T. di donna con capelli annodati dietro il capo, e raccolti da larga benda.
Riga 16: Riga 17:
''Rov''. N. Conchiglia, ''arg''. 1, ''tav''. I, n. 3.
''Rov''. N. Conchiglia, ''arg''. 1, ''tav''. I, n. 3.


La t. nella prima medaglia tanto simiglia quelle de' didrammi di bello stile , che non esito a crederla pure della ''volucre dea'', οἰωνόν θεάν (lycophr., v. 721), di cui vide la statua Suida nel tempio a lei sacro (v. Ncaro>u?). La giovane sirena ha i capelli ravvolti dietro il capo e rattenuti da una benda; ed apparisce spirante nel volto una grazia tutta propria, quella grazia appunto che i Greci artisti accordarono alle avvenenti figliuole di Calliope e dell'Acheloo, abitatrici in pria del Peloro e poi dell'antro a Sorrento.
La t. nella prima medaglia tanto simiglia quelle de' didrammi di bello stile , che non esito a crederla pure della ''volucre dea'', ''οἰωνόν θεάν'' ({{Sc|{{AutoreCitato|Licofrone|lycophr}}}}., v. 721), di cui vide la statua Suida nel tempio a lei sacro (v. ''Νεάπολις''). La giovane sirena ha i capelli ravvolti dietro il capo e rattenuti da una benda; ed apparisce spirante nel volto una grazia tutta propria, quella grazia appunto che i Greci artisti accordarono alle avvenenti figliuole di Calliope e dell'Acheloo, abitatrici in pria del Peloro e poi dell'antro a Sorrento.


Nell'altra la galea di Plutone è tipo assolutamente cumano,
Nell'altra la galea di Plutone è tipo assolutamente cumano,


4 Cerbero e l’''angue bicipite'' accennano ai regni di Plutone, ch'ebbe il suo tempio nella selva Ami tra lo Stige, l'Acheronte e l'Averno ({{Sc|{{AutoreCitato|Tito Livio|liv.}}}}, l. XXIII,
4 Cerbero e V angue bicipite accenta-
c. 36); e la galea al dono ch'egli ottenne dai Titani (apollod. , Bibl. c. 2, p. 8 9 ed. Heyas). La stella è simbolo degli elisi, ''lugentes campi'', ove celavansi
no ai regni di Plutone, ch'ebbe il suo
tempio nella selva Ami tra lo Stige ,
l'Acheronte e l'A verno / liv., 1. XXIII,
c. 36 ) ; e la galea al dono eh' egli ot-
tenne dai Titani (apollod. , Bibl. c. 2 ,
p. 8 9 ed. flcyae). La stella è simbolo
degli elisi, Ingente* campi, ove celavansi
tra i mirti le anime di coloro,
tra i mirti le anime di coloro,


. . quoe durut amor crudeli tabe peredit
. . quos durut amor crudeli tabe peredit
( vi kg*, JEneid. 1. VI, v. 442 ) ;
:::({{Sc|{{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|virg.}}}}, ''Æneid''. l. VI, v. 442);

poiché credeagi, che dopo la morte esse


poiché credeasi, che dopo la morte esse passassero ad abitar le stelle, siccome leggesi nell'iscrizione posta alla tomba del filosofo Dialogo in Atene ({{Sc|quaranta}} , Iscriz. gr. di Scandr. p. 73, e gli
passassero ad abitar le stelle, siccome
autori da lui citati). La t. di ''vecchio calva'' e barbata ha gran simiglianza con quella del mostro marino ritratto in altra medaglia cumana , e creduto Egeone dal ch. Millingen (o. c. p. 36), ma che può dirsi più verisimilmente quella di Glauco, padre di Deifobe Sibilla Cumana ({{Sc|{{AutoreCitato|Celestino Cavedoni|cavedoni}}}} , ''Spicilegio Numismatico'', p. 14).
;esi nell'iscrizione posta alla tomba
del filosofo Dialogo in Atene (quaran-
ta , Iicriz. gr. di Scandr. p. 73, e gli
autori da lui citati ). La l. di vecchio
calva e barbata ha gran simiglianza con
quella del mostro marino ritratto in al*
tra medaglia cumana , e creduto Egeo-
ne dal eh. Millingen (o. c. p. 36),
ma che può dirsi più verisimilmente
quella di Glauco, padre di Deifobe Sibil-
la Cumana ( cavedohi , Spicilegio Numi-
ematico, p. 14).


*<span class="SAL">10,1,Alebot</span>
*<span class="SAL">10,1,Alebot</span>