Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/147: differenze tra le versioni
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— Sul mio cuore! — io ebbi volontà di risponderle — |
— Sul mio cuore! — io ebbi volontà di risponderle — |
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sul mio cuore ove hai dormito tante volte essendo bambina |
sul mio cuore ove hai dormito tante volte essendo bambina |
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e non hai avuto a lagnartene ! — Ma la Pisana |
e non hai avuto a lagnartene ! — Ma la Pisana s’ era fatta |
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tanto leggiadra in quel movimento mescolato |
tanto leggiadra in quel movimento mescolato d’ amore e |
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di vergogna , di sfacciataggine e di riservatezza , che io fui |
di vergogna , di sfacciataggine e di riservatezza , che io fui |
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costretto a rispettare una si bella opera di virtù, e trattenni |
costretto a rispettare una si bella opera di virtù, e trattenni |
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è certo del fatto suo , ma se ne compiace sempre come |
è certo del fatto suo , ma se ne compiace sempre come |
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d’altrettante sorprese. |
d’altrettante sorprese. |
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— Pisana , — le risposi con voce assai calma e una modestia esemplarissima; — qui tu sei la padrona, te |
— Pisana , — le risposi con voce assai calma e una modestia esemplarissima; — qui tu sei la padrona, te l’ho |
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detto fin da principio. Tu mi onori della tua confidenza, e si |
detto fin da principio. Tu mi onori della tua confidenza, e si |
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spetta a me il mostrarmene degno. Ogni camera ha solidi |
spetta a me il mostrarmene degno. Ogni camera ha solidi |
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sulla calle, se vuoi, che non me ne lamenterò. — |
sulla calle, se vuoi, che non me ne lamenterò. — |
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Ella per sola risposta mi buttò le braccia al collo, e |
Ella per sola risposta mi buttò le braccia al collo, e |
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riconobbi in quel subito trasporto la mia Pisana |
riconobbi in quel subito trasporto la mia Pisana d’ una |
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volta. Tuttavia ebbi la delicatezza o |
volta. Tuttavia ebbi la delicatezza o l’ accorgimento di non |
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prevalermene , e le diedi tempo a riaversi, e a correggere |
prevalermene , e le diedi tempo a riaversi, e a correggere |
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colla parola la soverchia ingenuità del cuore. |
colla parola la soverchia ingenuità del cuore. |
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— Siamo come fratelli, |
— Siamo come fratelli, n’è vero? — soggiunse ella |
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imbrogliandosi colla lingua in queste parole, e rassettando |
imbrogliandosi colla lingua in queste parole, e rassettando |
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l’ imbroglio con un colpo di tosse. — N’è vero che staremo bene insieme, come ai nostri giorni beati di Fratta? — |
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Si stette allora a me di sollevarmi tutto per un brivido |
Si stette allora a me di sollevarmi tutto per un brivido |
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che corse per tutte le vene; e la Pisana stoglieva lo sguardo |
che corse per tutte le vene; e la Pisana stoglieva lo sguardo |
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e non sapeva che cosa aggiungere, e alla fine io |
e non sapeva che cosa aggiungere, e alla fine io m’addiedi in |
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<span class="SAL">147,2,Valg</span> |
<span class="SAL">147,2,Valg</span> |