Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/114: differenze tra le versioni

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Pranzai quel giorno, v’immaginerete con quanta voglia, in
Pranzai quel giorno, v’immaginerete con quanta voglia, in
una bettolaccia, ove facchini e gondolieri litigavano sullo sgombero dei Francesi e l'entrata dei Tedeschi. Ebbi campo di compiangere la sorte d’un popolo, che da quattordici secoli di libertà non avea tratto né un lume di criterio, né la coscienza del proprio essere. Ciò avveniva forse, perché quella non era libertà vera; e avvezzi alla oligarchia non vedevano motivo da schifare l’arbitrio soldatesco e l’impero di fuori. Per loro era tutt’uno; tutto serviva; discutevano sull’umore del padrone, sul salario, e null’altro. Qualche voce meno interessata stonava troppo in quel concerto, e avevano perfin paura di ascoltarla, tanto gli aveva usati bene l’Inquisizione di Stato. Quando io penso alla Venezia d’allora, mi maraviglio che una sola generazione abbia potuto mutarla di tanto, e benedico o le insperate
una bettolaccia, ove facchini e gondolieri litigavano sullo sgombero dei Francesi e l’entrata dei Tedeschi. Ebbi campo di compiangere la sorte d’un popolo, che da quattordici secoli di libertà non avea tratto né un lume di criterio, né la coscienza del proprio essere. Ciò avveniva forse, perché quella non era libertà vera; e avvezzi alla oligarchia non vedevano motivo da schifare l’arbitrio soldatesco e l’impero di fuori. Per loro era tutt’uno; tutto serviva; discutevano sull’umore del padrone, sul salario, e null’altro. Qualche voce meno interessata stonava troppo in quel concerto, e avevano perfin paura di ascoltarla, tanto gli aveva usati bene l’Inquisizione di Stato. Quando io penso alla Venezia d’allora, mi maraviglio che una sola generazione abbia potuto mutarla di tanto, e benedico o le insperate
consolazioni della Provvidenza, o i misteriosi e subitanei ripieghi dell’umana natura.
consolazioni della Provvidenza, o i misteriosi e subitanei ripieghi dell’umana natura.