Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/63: differenze tra le versioni
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<span class="SAL">63,3,Aleph0</span>tondo, che la Clara s’era promessa a lui prima che a nessuno, che i voti non erano ancora pronunciati, che le leggi democratiche non impedivano omai la loro unione per nessun conto, che la Clara aveva toccato la maggiore età, e che in quanto al Partistagno, egli se ne rideva come de’ suoi sussurri che divertivano da un anno i crocchi d’ogni ceto. La contessa soggiunse colle labbra strette e con un sorriso maligno, che, giacché aveva messo in campo l’età omai adulta della Clara, poteva rivolgersi direttamente a lei, e che si congratulava di vederlo così fermo ne’ suoi propositi, benché forse un po’ tardivo a decidersi, e che gli augurava del resto che tutto andasse a seconda de’ suoi desiderii. |
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— Signora contessa, — conchiuse Lucilio; — io son fermo com’ella dice ne’ miei propositi, e lo fui sempre da |
— Signora contessa, — conchiuse Lucilio; — io son fermo com’ella dice ne’ miei propositi, e lo fui sempre da |