Pagina:Il piacere.djvu/45: differenze tra le versioni
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<span class="SAL">45,4,Socho-sama</span>In quella sola parola era l’amarezza di tutte le altre parole ch’egli aveva ricacciate indietro. |
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Elena rispose dolcemente: |
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- No, grazie. |
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Ella andò verso la parete, a fianco del caminetto, ove pendeva un piccolo specchio antico dalla cornice ornata di figure scolpite con uno stile così agile e franco che parevano, |
Ella andò verso la parete, a fianco del caminetto, ove pendeva un piccolo specchio antico dalla cornice ornata di figure scolpite con uno stile così agile e franco che parevano, più tosto che nel legno, formate in un oro malleabile. Era un’assai leggiadra cosa, uscita certo dalle mani d’un delicato quattrocentista per una Mona Amorrosisca o per una Laldomine. Molte volte, nel tempo felice, Elena s’era messo il velo d’innanzi a quella lastra offuscata e maculata che aveva apparenza d’un’acqua torba, un poco verdastra. Ora, si risovveniva. |
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Ora, si risovveniva. |
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Quando vide la sua imagine apparire in quel fondo, ebbe un’impressione singolare. Un’onda di tristezza, più densa, le traversò lo spirito. Ma non parlò. |
Quando vide la sua imagine apparire in quel fondo, ebbe un’impressione singolare. Un’onda di tristezza, più densa, le traversò lo spirito. Ma non parlò. |