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<span class="SAL">229,4,Alex brollo</span>Era vero! Era vero! Egli l’amava; egli le metteva a’ piedi tutta l’anima sua; egli aveva un solo desiderio, umile e immenso: esser terra sotto le vestigia di lei.
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Com’è bello, qui! esclamò Donna Maria, entrando nel dominio dell’Erma quadrifronte, nel paradiso delli acanti; Che odore strano!


Era vero! Era vero! Egli l’amava; egli le metteva a’ piedi tutta l’anima sua; egli aveva un solo desiderio, umile e immenso: - esser terra sotto le vestigia di lei.

- Com’è bello, qui! - esclamò Donna Maria, entrando nel dominio dell’Erma quadrifronte, nel paradiso degli acanti; - Che odore strano!
Si spandeva all’aria infatti un odore di muschio, come per la presenza invisibile d’un insetto d’un rettile muschiato. L’ombra era misteriosa, e le linee di luce traversanti il fogliame già tocco dal mal d’autunno erano come raggi lunari traversanti i vetri istoriati d’una cattedrale. Un sentimento misto, pagano e cristiano, emanava dal luogo, come da una pittura mitologica d’un quattrocentista pio.
Si spandeva all’aria infatti un odore di muschio, come per la presenza invisibile d’un insetto d’un rettile muschiato. L’ombra era misteriosa, e le linee di luce traversanti il fogliame già tocco dal mal d’autunno erano come raggi lunari traversanti i vetri istoriati d’una cattedrale. Un sentimento misto, pagano e cristiano, emanava dal luogo, come da una pittura mitologica d’un quattrocentista pio.


- Guardate, guardate Delfina! - ella soggiunse, con nella voce la commozione di chi vede una cosa di bellezza.
Guardate, guardate Delfina! ella soggiunse, con nella voce la commozione di chi vede una cosa di bellezza.


Delfina aveva intrecciata ingegnosamente con ramoscelli d’arancio fioriti una ghirlanda; e, per una improvvisa fantasia infantile, ora voleva inghirlandarne la divinità di pietra. Ma, poichè non giungeva al sommo, si sforzava di riuscir nell’impresa alzandosi su le punte de’ piedi, sollevando il braccio, allungandosi come più poteva; e la sua forma gracile, elegante e viva faceva contrasto con la forma rigida, quadrata e solenne del simulacro, come uno stelo di giglio a piè d’una quercia. Ogni sforzo era vano.
Delfina aveva intrecciata ingegnosamente con ramoscelli d’arancio fioriti una ghirlanda; e, per una improvvisa fantasia infantile, ora voleva inghirlandarne la divinità di pietra. Ma, poichè non giungeva al sommo, si sforzava di riuscir nell’impresa alzandosi su le punte de’ piedi, sollevando il braccio, allungandosi come più poteva; e la sua forma gracile, elegante e viva faceva contrasto con la forma rigida, quadrata e solenne del simulacro, come uno stelo di giglio a piè d’una quercia. Ogni sforzo era vano.