Pagina:Lucifero (Mario Rapisardi).djvu/94: differenze tra le versioni

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 <span class="SAL">94,3,Candalua</span><poem>
     Di pentelici marmi, in su la cima,
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     Ma, se scevra dell’armi, ond’era onusta,
-{{R|250}}Temprate in Lemno a le celesti incudi,
+{{R|250}}Temprate in Lemno alle celesti incudi,
 E libera dell’irto elmo l’augusta
-Fronte splendea fuor dei funesti ludi,
+Fronte splendea fuor de’ funesti ludi,
 Nell’alta d’Erettèo sede vetusta
 Spirava il riso di men ferrei studi;
-{{R|255}}E a l’ombra del vocal delfico alloro
+{{R|255}}E all’ombra del vocal delfico alloro
 Venían le Muse, e s’assidea fra loro.
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     {{R|265}}Sorge la notte; ei là, presso al Pecile,
 S’asside; Ebe è con lui. Sparuta e scema
-Pende la luna, e sovra a la gentile
+Pende la luna, e sovra alla gentile
 Bionda testa di lei sorride e trema.
 Pensoso egli è più dell’usato stile;