Pagina:Lucifero (Mario Rapisardi).djvu/46: differenze tra le versioni

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Le piante e gli animai, la terra e gli astri,
uom pria la Natura infuse,
Quei di mago ebbe nome e di ribelle.
Piombò quinci su’l capo ai maledetti
Figli di Cam la collera di Dio,
{{R|335}}E assai d’essi perîr, non la pugnace
Virtù, che all'uom pria la Natura infuse,
Ed io, sin da quel dì, sveglio e raccendo.
Ed io, sin da quel dì, sveglio e raccendo.
D’orgogliose speranze io mi pascea
Di floride speranze io mi pascea
Secretamente, ed oltre un mar d’affanni
Secretamente, ed oltre un mar d’affanni
Prevedea su la terra il mio trïonfo;
{{R|340}}Prevedea su la terra il mio trionfo;
Ma fulminato dal geloso Iddio
Ma fulminato dal geloso Iddio
Nuovamente io piombai nei tenebrosi
Nuovamente io piombai nei tenebrosi
Baratri de la terra, ove il superbo
Baratri della terra, ove il superbo
Sdegno del petto e il mio dolor nascosi.
Sdegno del petto e il mio dolor nascosi.
Ivi scendea talor qualche gagliardo
{{R|345}}Ivi scendea talor qualche gagliardo
Intelletto di sofo o di poeta,
Intelletto di sofo o di poeta,
A cui fu colpa il propagar le nuove
A cui fu colpa il propagar le nuove
Apocalissi del pensier mortale.
Apocalissi del pensier mortale.
Rïardea la speranza entro al mio petto
Riardea la speranza entro al mio petto
Co’l suo venir, però che per ciascuna
{{R|350}}Co’l suo venir, però che per ciascuna
Stella, che al fronte di Sofia s’accende,
Stella che al capo di Sofia s’accende,
De la Fede su’l crin spegnesi un sole.
Della Fede su’l crin si spegne un sole.
Così durai gran tempo, e non già pago
Così durai gran tempo, e non già pago
De l’esser mio: sempre a me innanzi, ovunque
Dell’esser mio: sempre a me innanzi, ovunque,
Un fantasma d’amor, sempre in cor mio
{{R|355}}Un fantasma d’amor, sempre in cor mio
Una voce incompresa: ama e cammina!
Una voce incompresa: ama, e cammina!
Ritornai su la terra. Un mansüeto,
Ritornai su la terra. Un mansueto,
Che de l’iroso Iddio credeasi il figlio,
Che dell’iroso Iddio credeasi il figlio,
Predicava l’amor. Debole e solo
Predicava l’amor. Debole e solo
Egli parea, ma tutta era con esso
{{R|360}}Egli parea, ma tutta era con esso
L’umanità. Stetti pensoso e muto
L’umanità. Stetti pensoso e muto
Ad ascoltarlo, e mi obliai. Senz’armi
Ad ascoltarlo, e mi obliai. Senz’armi
Egli pugnò; vinse morendo: cadde
Egli pugnò; vinse morendo: cadde
Giove dal ciel, Roma dal mondo, e il mondo
Giove dal ciel, Roma dal mondo, e il mondo
E il ciel fu suo. Sperai, dubbiai; ma il giorno
{{R|365}}E il ciel fu suo. Sperai, dubbiai; ma il giorno
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