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in quella declinazion serena dell’estate, ora si sentiva dall’insolito contrasto riscuotere e sollevare e intorbidare con una strana violenza. Da prima, fu come un’angoscia confusa, tumultuaria, piena di palpiti inconsapevoli. Affascinato dal tramonto bellicoso, egli non anche giungeva a veder chiaramente in medesimo. Ma, quando la cenere del crepuscolo piovve spegnendo ogni guerra e il mare sembrò un’immensa palude plumbea, egli credé udire nell’ombra il grido dell’anima sua, il grido d’altre anime.
in quella declinazion serena dell’estate, ora si sentiva dall’insolito contrasto riscuotere e sollevare e intorbidare con una strana violenza. Da prima, fu come un’angoscia confusa, tumultuaria, piena di palpiti inconsapevoli. Affascinato dal tramonto bellicoso, egli non anche giungeva a veder chiaramente in medesimo. Ma, quando la cenere del crepuscolo piovve spegnendo ogni guerra e il mare sembrò un’immensa palude plumbea, egli credè udire nell’ombra il grido dell’anima sua, il grido d’altre anime.


Era dentro di lui, come un cupo naufragio nell’ombra. Tante tante voci chiamavano al soccorso, imploravano aiuto, imprecavano alla morte; voci note, voci ch’egli aveva un tempo ascoltate (voci di creature umane o di fantasmi?); ed ora non distingueva l’una dall’altra! Chiamavano, imploravano, imprecavano inutilmente, sentendosi perire; s’affievolivano soffocate dall’onda vorace; divenivano deboli, lontane, interrotte, irriconoscibili; divenivano un gemito; s’estinguevano; non risorgevano più.
Era dentro di lui, come un cupo naufragio nell’ombra. Tante tante voci chiamavano al soccorso, imploravano aiuto, imprecavano alla morte; voci note, voci ch’egli aveva un tempo ascoltate (voci di creature umane o di fantasmi?); ed ora non distingueva l’una dall’altra! Chiamavano, imploravano, imprecavano inutilmente, sentendosi perire; s’affievolivano soffocate dall’onda vorace; divenivano deboli, lontane, interrotte, irriconoscibili; divenivano un gemito; s’estinguevano; non risorgevano più.