Pagina:Il piacere.djvu/163: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
test edit
Alebot (discussione | contributi)
Edit by Alebot
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||- 151 -|}}
{{RigaIntestazione|| 151 |}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 3: Riga 3:
La folta lana biancastra delle pecore agglomerate procedeva con un fluttuamento continuo, accavallandosi, a similitudine d’un’acqua fangosa che inondasse il lastrico. Qualche belato tremulo mescevasi al tintinno; altri belati, più sottili, più timidi, rispondevano; i butteri gittavano di tratto in tratto un grido e distendevano le aste, cavalcando dietro e a’ fianchi; la luna dava a quel passaggio d’armenti, per mezzo alla gran città addormentata, non so che mistero quasi di cosa veduta in sogno.
La folta lana biancastra delle pecore agglomerate procedeva con un fluttuamento continuo, accavallandosi, a similitudine d’un’acqua fangosa che inondasse il lastrico. Qualche belato tremulo mescevasi al tintinno; altri belati, più sottili, più timidi, rispondevano; i butteri gittavano di tratto in tratto un grido e distendevano le aste, cavalcando dietro e a’ fianchi; la luna dava a quel passaggio d’armenti, per mezzo alla gran città addormentata, non so che mistero quasi di cosa veduta in sogno.


Andrea si ricordò che in una notte serena di febbraio, uscendo da un ballo dell’Ambasciata inglese nella via Venti Settembre, egli ed Elena avevano incontrata una mandra; e la carrozza aveva dovuto fermarsi. Elena, china al cristallo, guardava le pecore passar rasente le ruote e indicava gli agnelli più piccoli, un un’allegria infantile; ed egli teneva il suo viso accosto al
Andrea si ricordò che in una notte serena di febbrajo, uscendo da un ballo dell’Ambasciata inglese nella via Venti Settembre, egli ed Elena avevano incontrata una mandra; e la carrozza aveva dovuto fermarsi. Elena, china al cristallo, guardava le pecore passar rasente le ruote e indicava gli agnelli più piccoli, un un’allegria infantile; ed egli teneva il suo viso accosto al