Pagina:Ardigo - Scritti vari.djvu/155: differenze tra le versioni
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''questo atto è solenne ed ha tutta la nobiltà mistica di un prodotto della fede.'' |
''questo atto è solenne ed ha tutta la nobiltà mistica di un prodotto della fede.'' |
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''Certo molti hanno detto che la confessione {{sc|auricolare}} fu in mano dei preti stromento di potere e di maleficio; altri si ribella all’idea di un intermediario fra il sentimento della coscienza e la misericordia di Dio: |
''Certo molti hanno detto che la confessione {{sc|auricolare}} fu in mano dei preti stromento di potere e di maleficio; altri si ribella all’idea di un intermediario fra il sentimento della coscienza e la misericordia di Dio: e queste osservazioni hanno anch’esse il loro valore.'' |
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''Ma quanto preme a noi di stabilire è questo, che se vi è una parte della religione, che se vi è un dogma che per essere accettato, abbia bisogno di poggiare sopra una persuasione convinta, sopra un’anima fervente, sopra una intelligenza genuflessa ai consigli della fede e chiusa alle pericolose tentazioni del libero esame e della discussione, questa parte della religione, questo dogma è la confessione auricolare.'' |
''Ma quanto preme a noi di stabilire è questo, che se vi è una parte della religione, che se vi è un dogma che per essere accettato, abbia bisogno di poggiare sopra una persuasione convinta, sopra un’anima fervente, sopra una intelligenza genuflessa ai consigli della fede e chiusa alle pericolose tentazioni del libero esame e della discussione, questa parte della religione, questo dogma è la confessione auricolare.'' |
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''Or bene, nel luglio del 1867, questa persuasione convinta, quest’anima fervente, questa intelligenza genuflessa ai consigli della fede e chiusa alle pericolose tentazioni del libero esame e della discussione, era quella del professore Ardigò, allora prete, oggi insegnante laico, e per giunta ateo e positivista.'' |
''Or bene, nel luglio del 1867, questa persuasione convinta, quest’anima fervente, questa intelligenza genuflessa ai consigli della fede e chiusa alle pericolose tentazioni del libero esame e della discussione, era quella del professore Ardigò, allora prete, oggi insegnante laico, e per giunta ateo e positivista.'' |
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''Nel Giugno del 1867 un certo signor Pettoello Eugenio, il quale non era molto forte nè in grammatica, nè — |
''Nel Giugno del 1867 un certo signor Pettoello Eugenio, il quale non era molto forte nè in grammatica, nè — a quanto pare — in istoria ecclesiastica, pubblicava nella ''Favilla'' di Mantova un articolo critico, sulla confessione, nel quale negava che essa fosse un sacramento, d’istituzione divina''. |
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''Molti dei cattolici che vanno a confessarsi almeno una volta all’anno per Pasqua, non si sarebbero curati più che tanto di quello sfogo abbastanza ingenuamente empio!'' |
''Molti dei cattolici che vanno a confessarsi almeno una volta all’anno per Pasqua, non si sarebbero curati più che tanto di quello sfogo abbastanza ingenuamente empio!'' |