Pagina:Ardigo - Scritti vari.djvu/194: differenze tra le versioni
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Colle sue mosse mirabilmente abili Garibaldi inganna e svia le colonne nemiche. Al convento di Gibilrossa, durante la notte, risolve di assalire Palermo, dicendo: «O domani a Palermo, o morti». Alle tre antimeridiane del 27 si arriva al ponte dell’Ammiraglio. Si impegna la battaglia; dal golfo vicino grandina la mitraglia; le artiglierie difendono la barricata davanti la porta. Gli assalitori sono obbligati due volte a retrocedere; e il loro fianco sinistro è esposto alle offese da Porta Nuova. Ma al terzo assalto la barricata è espugnata. Alle 6 Garibaldi è in Palermo. Ne vola la notizia per tutta Italia; ed altri volontari ed altri ancora accorrono da ogni parte in Sicilia. Medici ne conduce 4000, e Garibaldi lo manda a Milazzo. |
Colle sue mosse mirabilmente abili Garibaldi inganna e svia le colonne nemiche. Al convento di Gibilrossa, durante la notte, risolve di assalire Palermo, dicendo: «O domani a Palermo, o morti». Alle tre antimeridiane del 27 si arriva al ponte dell’Ammiraglio. Si impegna la battaglia; dal golfo vicino grandina la mitraglia; le artiglierie difendono la barricata davanti la porta. Gli assalitori sono obbligati due volte a retrocedere; e il loro fianco sinistro è esposto alle offese da Porta Nuova. Ma al terzo assalto la barricata è espugnata. Alle 6 Garibaldi è in Palermo. Ne vola la notizia per tutta Italia; ed altri volontari ed altri ancora accorrono da ogni parte in Sicilia. Medici ne conduce 4000, e Garibaldi lo manda a Milazzo. |
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Quivi Medici è attaccato fortemente da Bosco. Corre Garibaldi in suo |
Quivi Medici è attaccato fortemente da Bosco. Corre Garibaldi in suo ajuto e discende con 1000 uomini il 19 giugno a Patti. Raggiunge Medici a Limeri. Si combatte contro posizioni dominanti da un luogo basso in mezzo a canneti e siepi di fichi d’India. Uno squadrone |