Decameron/Giornata prima: differenze tra le versioni

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=== Indice ===
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Introduzione|Introduzione}}
:Comincia la prima giornata del Decameron, nella quale dopo la dimostrazione fatta dall’autore, per che cagione avvenisse di doversi quelle persone, che appresso si mostrano, ragunare a ragionare insieme, sotto il reggimento di Pampinea si ragiona di quello che più aggrada a ciascheduno.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Prima|Novella Prima}}
:Ser Cepperello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi; ed essendo stato un pessimo uomo in vita, è morto reputato per santo e chiamato san Ciappelletto.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Seconda|Novella Seconda}}
:Abraam giudeo, da Giannotto di Civignì stimolato, va in corte di Roma; e veduta la malvagità de’ cherici, torna a Parigi e fassi cristiano.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Terza|Novella Terza}}
:Melchisedech giudeo, con una novella di tre anella, cessa un gran pericolo dal Saladino apparecchiatogli.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Quarta|Novella Quarta}}
:Un monaco, caduto in peccato degno di gravissima punizione, onestamente rimproverando al suo abate quella medesima colpa, si libera dalla pena.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Quinta|Novella Quinta}}
:La marchesana di Monferrato, con un convito di galline e con alquante leggiadre parolette, reprime il folle amore del re di Francia.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Sesta|Novella Sesta}}
:Confonde un valente uomo con un bel detto la malvagia ipocresia de’ religiosi.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Settima|Novella Settima}}
:Bergamino, con una novella di Primasso e dello abate di Clignì, onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer can della Scala.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Ottava|Novella Ottava}}
:Guglielmo Borsiere con leggiadre parole trafigge l’avarizia di messer Erminio de’ Grimaldi.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Nona|Novella Nona}}
:Il re di Cipri, da una donna di Guascogna trafitto, di cattivo valoroso diviene.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Novella Decima|Novella Decima}}
:Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna, la quale lui d’esser di lei innamorato voleva far vergognare.
* {{Testo|Decameron/1a giornata/Conclusione|Conclusione}}