Nuova Cronica/Libro secondo: differenze tra le versioni

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Essendo la nostra provincia di Toscana stata in questa afflizzione, e la città di Firenze per la venuta e assedio de’ Gotti in grande tribolazione, sì era in Firenze per vescovo uno santo padre ch’ebbe nome Zenobio. Questi fu cittadino di Firenze, e fue santissimo uomo, e molti miracoli fece Idio per lui, e risucitò morti, e si crede che per gli suoi meriti la città nostra fosse libera da’ Gotti, e dopo la sua vita santa molti miracoli fece. E simile santificò co·llui santo Crescenzio e santo Eugenio suo diacano e soddiacano, i quali sono soppelliti i loro corpi santi nella chiesa di Santa Reparata, la quale prima fu nomata Santo Salvadore; ma per la vittoria che Onorio imperadore co’ Romani e co’ Fiorentini ebbono contra Rodagaso re de’ Gotti il dì di santa Reparata, fu a sua reverenza rimosso il nome a la grande chiesa di Santo Salvadore in Santa Reparata, e rifatto Santo Salvadore in vescovado, com’è a’ nostri dì. Il detto santo Zenobio morì a San Lorenzo fuori de la città, e recando il suo corpo a Santa Reparata, toccò uno olmo che era secco nella piazza dì Santo Giovanni, e incontanente tornò verde e fiorìo; e per memoria di ciò v’è oggi una croce in su una colonna in quello luogo.
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