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poggiava sopra un caso curioso di contagio spirituale. Il protagonista era un prete francese di ottant’anni, pio, puro e dotto. Francese? Perché francese? Ma! Perché il personaggio abbisognava di certo colore di fantasia poetica, di certa mobilità sentimentale e queste belle cose non si trovano in un prete italiano, secondo Carlino, a sgusciarne mille. Accadeva un giorno a questo prete di confessare un uomo di grande ingegno, combattuto da terribili dubbi circa la fede. A confessione finita il penitente se n’andava tranquillo e il confessore rimaneva scosso nelle credenze proprie. Qui doveva seguire un’analisi minuta e lunga dei successivi stati di coscienza di questo vecchio, che aspettava la morte di giorno in giorno con lo sgomento di uno scolare il quale attenda nell’anticamera della scuola il suo turno di esame e non si trovi più in testa niente. Egli capita a Bruges. Qui l’ostile interruttrice esclamò:
poggiava sopra un caso curioso di contagio spirituale. Il protagonista era un prete francese di

ottant’anni, pio, puro e dotto. Francese? Perchè
«A Bruges? Perché
francese ? Ma! Perchè il personaggio abbisognava

di certo colore di fantasia poetica, di certa mobilità
«Perché io sono il suo Papa» rispose Carlino «e lo mando dove voglio. Perché a Bruges c’è un silenzio di anticamera dell’Eternità e quel ''carillon'', che in fondo comincia a seccarmi, può anche passare per un richiamo di angeli. Finalmente perché a Bruges c’è una signorina brunetta, sottile, alta e che si può anche dire intelligente benché parli l’italiano male e non capisca la musica.»
sentimentale e queste belle cose non si trovano
in un prete italiano, secondo Carlino, a sgusciarne
mille. Accadeva un giorno a questo prete di confessare un uomo di grande ingegno, combattuto
da terribili dubbi circa la fede. A confessione finita
il penitente se n’andava tranquillo e il confossore
rimaneva scosso nelle credenze proprie. Qui doveva seguire un’analisi minuta e lunga dei successivi stati di coscienza di questo vecchio, che
aspettava la morte di giorno in giorno con lo
sgomento di uno scolare il quale attenda nell’anticamera della scuola il suo turno di esame e non
si trovi più in testa niente. Egli capita a Bruges.
Qui l’ostile interruttrice esclamò:
« A Bruges? Perchè? »
« Perchè io sono il suo Papa » rispose Carlino
« e lo mando dove voglio. Perchè a Bruges c’è
un silenzio di anticamera dell’Eternità e quel
carillon, che in fondo comincia a seccarmi, può
anche passare per un richiamo di angeli. Finalmente perchè a Bruges c’è una signorina brunetta,
sottile, alta e che si può anche dire intelligente benché parli l’italiano male e non capisca la musica. »