Notizie sull'osservatorio di Brera in Milano: differenze tra le versioni

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Nel 1835 fu pure data una grande estensione alle osservazioni meteorologiche, le quali prima si facevano solo due volte al giorno. A questa parte attese specialmente l'allievo Giovanni Capelli che servì nell'Osservatorio per cinquant'anni, dal 1827 al 1877.
 
A Carlini nel 1862 fu surrogato il presente Direttore, a Frisiani poco dopo fu surrogato il presente secondo astronomo. Nel 1862 il Governo Nazionale concesse alla Specola un refrattore di Merz di 22 centimetri d'apertura, con cui si attese e si attende specialmente, alle osservazioni delle stelle doppie e allo studio della natura fisica di alcuni pianeti. Nel 1878 il Governo stesso decretò che in Brera si erigesse un altro refrattore molto più grande di 49 centimetri d'apertura, che ora è in costruzione, e in occasione del suo collocamento molte addizioni si faranno alla fabbrica della Specola. Nel 1874 si cessò l'edizione delle ''Effemeridi'' annuali e si cominciò la serie delle ''Pubblicazioni dell'Osservatorio di Brera'', di cui sono ora pubblicati 16 numeri e contengono i risultamenti degli studi e delle osservazioni che vi si vanno facendo. Questi studi comprendono, oltre all'Astronomia, anche la Geodesia (specialmente d'Italia), la Meteorologia e il magnetismo terrestre. Campo vastissimo, a ben coltivare il quale non uno, ma quattro Osservatorî sarebbero necessari<ref>Cenni più completi sull'Osservatorio di Brera e sul suo stato presente si trovano nella pubblicazione fatta nel 1880 per cura della Società Storica Lombarda, col titolo: ''Gli Istituti scientifici, letterari ed artistici di Milano'', p, 325-354, dalla quale furono estratte le notizie qui sopra riferite.</ref>.
 
<div align="right">G. S<small>CHIAPARELLI.</small></div>
 
== Note ==
<references/>
 
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