Pagina:Il Catilinario ed il Giugurtino.djvu/87: differenze tra le versioni

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<span class="SAL">87,2,Alex brollo</span>{{pt|tamente|mattamente}} niuna cosa di lui, dicendo ch’egli era nato di tal casa, e ch’egli da sua gioventù avea menata in tal guisa sua vita, che non avea a sperare, e non sperava, se non di bene; e che eglino non pensassono che egli, il quale era uomo che sempre avea curato e amato il comune, e il quale avea fatti beneficii al popolo di Roma, egli e i suoi maggiori, che desse opera contra la repubblica<sup>nota</sup>, conciossiacosachè la servasse M. Tullio avventizio cittadino di Roma<sup>nota</sup>. E avendo questo detto contra il consolo, e anche aggiungendo più, tutti cominciarono a gridar contra lui, e chiamaronlo inimico e patricida (a)<sup>nota</sup><sup>nota</sup>. Allora Catilina furioso disse così: Io, imperocchè da’ miei inimici sono sì maltrattato, farò che lo incendio e il fuoco mio si spegnerà del vostro cadere e del vostro dirovinare<sup>nota</sup>. E ritornossi a casa. Quivi rivolgendo e ripensando molte cose<sup>nota</sup>, che nè aguato contra il consolo valea, e che del fuoco era la città guarnita per lo vegghiare delle guardie; parvegli il miglior fatto lo crescer sua oste, e antivenire a ciò che bisognasse<sup>nota</sup>, prima che le legioni de’ Romani fossono scritte e ordinate contra di lui (b)<sup>nota</sup><sup>nota</sup>. Catilina la sera molto a notte con poca gente andò verso l’oste di Manlio; ma innanzi disse a Cetego e a Lentulo e agli altri, li quali conoscea ardimentosi e pronti, ch’eglino in tutte cose, che potessono, disponessono e confermassono lo stato della congiurazione; e che tostamente brighino d’uccidere il consolo; e che sieno presti a tagliare, e mettere fuoco<sup>nota</sup>, e a tutti altri fatti di battaglia; e che egli cortamente<sup>nota</sup> con grande oste verrebbe in Roma.
<span class="SAL">87,3,Alex brollo</span>{{pt|tamente|mattamente}} niuna cosa di lui, dicendo ch’egli era nato di tal casa, e ch’egli da sua gioventù avea menata in tal guisa sua vita, che non avea a sperare, e non sperava, se non di bene; e che eglino non pensassono che egli, il quale era uomo che sempre avea curato e amato il comune, e il quale avea fatti beneficii al popolo di Roma, egli e i suoi maggiori, che desse opera contra la repubblica<ref>''che desse opera contra la repubblica'') ''Dare opera'' qui è lo stesso che ''operare''.</ref>, conciossiacosachè la servasse M. Tullio avventizio cittadino di Roma<ref>''avvenitizio cittadino di Roma'') ''Avvenitizio'' è lo stesso che ''avveniticcio'', ''veniticcio'', e dicesi di chi viene d’altronde ad abitare in qualche città o luogo. Si noti che ''avvenitizio'' non è registrato nel Vocabolario della Crusca.</ref>. E avendo questo detto contra il consolo, e anche aggiungendo più, tutti cominciarono a gridar contra lui, e chiamaronlo inimico e patricida (a)<ref>(cioè uomo ucciditore, ovvero contrario ai padri e alla patria).</ref><ref>''chiamaronlo inimico e patricida'') ''Patricida'' è lo stesso che ''parricida'', e val propriamente uccisore del padre; ma si piglia ancora in più largo significato, e dicesi di chi uccide la madre, il fratello, la sorella, i figli, il principe, o è destruttore della patria; e in quest’ultimo sentimento è da intendere in questo luogo.</ref>. Allora Catilina furioso disse così: Io, imperocchè da’ miei inimici sono sì maltrattato, farò che lo incendio e il fuoco mio si spegnerà del vostro cadere e del vostro dirovinare<ref>Perchè ben si scorga la bellezza di questo luogo, ecco le parole latine del testo originale di Sallustio: ''Quoniam quidem circumventus, inquii, ab inimicis praeceps agor, incendium meum ruina restinguam''. Impertanto si noti nella traduzione quel ''dirovinare'', che oggi è fuor d’uso, ed è lo stesso che ''rovinare''.</ref>. E ritornossi a casa. Quivi rivolgendo e ripensando molte cose<ref>''Quivi rivolgendo e ripensando molte cose'') Rivolgere, quando significa ''meditare'', ''pensare'', ''riandar col pensiero alcuna cosa'', si suole usar sempre in questi modi: ''rivolgere in mente, rivolger tra sè, rivolger nell’animo''; ma qui, essendo unito a ''ripensando'', è stata dal nostro autore adoperato solo, e nello stesso sentimento di ''rivolger tra sè''; e ''ripensare'' non vale ''pensar di nuovo'', ma ''diligentemente, su una cosa''.</ref>, che nè aguato contra il consolo valea, e che del fuoco era la città guarnita per lo vegghiare delle guardie; parvegli il miglior fatto lo crescer sua oste, e antivenire a ciò che bisognasse<ref>''e antivenire a ciò che bisognasse'') ''Antivenire'' è registrato nel Vocabolario della Crusca solo attivamente ed in significato di ''arrivare innanzi, fare una cosa avanti che altri l’abbia premeditala'': ma in questo luogo è adoperato assolutamente, e par debba intendersi per ''provvedere anticipatamente'', come ha pure il latino, che dice: ''antecapere quae bello usui ferent''; e dovrebbe però aggiungersi al vocabolario in questo sentimento.</ref>, prima che le legioni de’ Romani fossono scritte e ordinate contra di lui (b)<ref>(E dessi qui intenderete le legioni contenean comunemente da 6666 fra pedoni e cavalieri, e tale alquanti meno).</ref><ref>''fossono scritte e ordinate contra di lui'') ''Scrivere'', parlandosi di milizie, vale ''arrolare''; e si dice anche ''descrivere''.
</ref>. Catilina la sera molto a notte con poca gente andò verso l’oste di Manlio; ma innanzi disse a Cetego e a Lentulo e agli altri, li quali conoscea ardimentosi e pronti, ch’eglino in tutte cose, che potessono, disponessono e confermassono lo stato della congiurazione; e che tostamente brighino d’uccidere il consolo; e che sieno presti a tagliare, e mettere fuoco<ref>''che sieno presti a tagliare, e mettere fuoco'') ''Tagliare'' qui è adoperato assolutamente, e par che stia per ''fare strage''; chè l’originale latino ha: ''caedem, incendia, aliaque belli facinora parent''. ''Tagliare'' in questo sentimento non è registrato nel Vocabolario della Crusca.</ref>, e a tutti altri fatti di battaglia; e che egli cortamente<ref>''cortamente'') La stampa del 1790 avea ''certamente'': ma noi coll’autorità del testo e del codice laurenziano l’abbiamo mutato in ''cortamente'', che è qui adoperato non nel sentimento in che si trova registrato, ma in quello di ''in breve, tostamente, di corto''.</ref> con grande oste verrebbe in Roma.


1 <ref>''che desse opera contra la repubblica'') ''Dare opera'' qui è lo stesso che ''operare''.</ref>

9 <ref>''avvenitizio cittadino di Roma'') ''Avvenitizio'' è lo stesso che ''avveniticcio'', ''veniticcio'', e dicesi di chi viene d’altronde ad abitare in qualche città o luogo. Si noti che ''avvenitizio'' non è registrato nel Vocabolario della Crusca.</ref>


(a) (cioè uomo ucciditore, ovvero contrario ai padri e alla patria).


1 <ref>''chiamaronlo inimico e patricida'') ''Patricida'' è lo stesso che ''parricida'', e val propriamente uccisore del padre; ma si piglia ancora in più largo significato, e dicesi di chi uccide la madre, il fratello, la sorella, i figli, il principe, o è destruttore della patria; e in quest’ultimo sentimento è da intendere in questo luogo.</ref>


* <ref>Perchè ben si scorga la bellezza di questo luogo, ecco le parole latine del testo originale di Sallustio: ''Quoniam quidem circumventus, inquii, ab inimicis praeceps agor, incendium meum ruina restinguam''. Impertanto si noti nella traduzione quel ''dirovinare'', che oggi è fuor d’uso, ed è lo stesso che ''rovinare''.</ref>


5 <ref>''Quivi rivolgendo e ripensando molte cose'') Rivolgere, quando significa ''meditare'', ''pensare'', ''riandar col pensiero alcuna cosa'', si suole usar sempre in questi modi: ''rivolgere in mente, rivolger tra sè, rivolger nell’animo''; ma qui, essendo unito a ''ripensando'', è stata dal nostro autore adoperato solo, e nello stesso sentimento di ''rivolger tra sè''; e ''ripensare'' non vale ''pensar di nuovo'', ma ''diligentemente, su una cosa''.</ref>


e <ref>''e antivenire a ciò che bisognasse'') ''Antivenire'' è registrato nel Vocabolario della Crusca solo attivamente ed in significato di ''arrivare innanzi, fare una cosa avanti che altri l’abbia premeditala'': ma in questo luogo è adoperato assolutamente, e par debba intendersi per ''provvedere anticipatamente'', come ha pure il latino, che dice: ''antecapere quae bello usui ferent''; e dovrebbe però aggiungersi al vocabolario in questo sentimento.</ref>




(b) <ref>(E dessi qui intenderete le legioni contenean comunemente da 6666 fra pedoni e cavalieri, e tale alquanti meno).</ref>


7 <ref>''fossono scritte e ordinate contra di lui'') ''Scrivere'', parlandosi di milizie, vale ''arrolare''; e si dice anche ''descrivere''.
</ref>

•t<ref>''che sieno presti a tagliare, e mettere fuoco'') ''Tagliare'' qui è adoperato assolutamente, e par che stia per ''fare strage''; chè l’originale latino ha: ''caedem, incendia, aliaque belli facinora parent''. ''Tagliare'' in questo sentimento non è registrato nel Vocabolario della Crusca.</ref>


*t <ref>''cortamente'') La stampa del 1790 avea ''certamente'': ma noi coll’autorità del testo e del codice laurenziano l’abbiamo mutato in ''cortamente'', che è qui adoperato non nel sentimento in che si trova registrato, ma in quello di ''in breve, tostamente, di corto''.</ref>