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Versione delle 15:19, 17 mar 2011

Vorrei averla meco domani, oggi stesso se fosse possibile; e la è ancora cosí tenerella, quasi ancora fanciulla...

- Vi sbagliate, figliuol mio, la modestia e il candore ve la fanno sembrare piú giovine ch'ella non sia; per l'età ella vi si attaglia benissimo, e di poco vi deve esser minore.

- Come? cosa mi conta? la contessina Pisana avrebbe all'incirca la mia età?

- Raimondo, voi scambiate i nomi; la contessina ha nome Clara e non Pisana; Pisana è la sua sorellina, quella fanciulletta che stasera stava seduta fra voi e monsignore di Sant'Andrea.

- Ma gli è appunto di quella che io intendo parlare, padre!... Non si è accorto con quali occhi la mi guardava?... da ieri sera io ne sono innamorato morto... Oh, io non potrò vivere se non mi farò amare da lei!...

- Raimondo, figliuol mio, siete pazzo, non avete occhi, non ponete mente a quanto mi dite?... Quella è una fanciulletta di una diecina d'anni al piú!... Non può essere che vi siate invaghito di lei; è certo il cuore che v'inganna e ve la rende cosí diletta come sorella della contessina Clara.

- Ma no; padre, l'assicuro...

- Ma sí, figliuol mio; lasciatevi guidare da chi ne sa piú di voi; lasciate ch'io metta un po' di chiaro in un cuore che conosco meglio di voi; e ne ho il diritto dopo tanti anni che lo studio, che lo indirizzo al suo meglio. Voi amate la contessina Clara; me ne sono avveduto alle cortesi premure che le dimostravate.

- Sí, padre, fino alla settimana passata, ma ora...

- Ora, ora poi siccome la Contessina è troppo pudica e ben educata per corrispondervi apertamente e senza il consenso dei suoi genitori, voi avete creduto che non la si commovesse