La società dello spettacolo/Capitolo VI: differenze tra le versioni

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6. IL TEMPO SPETTACOLARE
 
"Non abbiamo niente di nostro tranne il tempo, di cui godono gli stessi che non hanno alcuna dimora." Baltasar Graciàn, ''L'uomo di corte''.
Baltasar Graciàn, L'uomo di corte
 
147. Il tempo della produzione, il tempo-merce, è un'accumulazione infinita di intervalli equivalenti. E' l'astrazione del tempo irreversibile, in cui tutti i segmenti devono provare sul cronometro la loro sola uguaglianza quantitativa. Questo tempo è, in tutta la sua realtà effettiva, ciò che è nel suo carattere scambiabile. E' in questo dominio sociale del tempo-merce che «il tempo è tutto e l'uomo non è niente; egli è tutt'al più la carcassa del tempo» (Miseria della Filosofia). E' il tempo svalorizzato, l'inversione completa del tempo come «campo di sviluppo umano».