Pagina:Poemi (Byron).djvu/140: differenze tra le versioni

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-<poem>Il destrïer; la mano allor giù cadde,
+<poem>{{R|255}}Il destrïer; la mano allor giù cadde,
 E afferrò il brando; al duro suon si ruppe
 L’insonne visïon, siccome desto
 Fora il dormente a lo strillar del gufo.
 Punge lo spron del corridore il fianco.....
-Oh fuggi, fuggi! Egli sua vita or salva!
+{{R|260}}Oh fuggi, fuggi! Egli sua vita or salva!
 Pronto e pari a Gerrid{{Nota|Il giaurro 6|<sup>6</sup>|140|189|Il giaurro|Il giaurro/Note}} per l’aere spinto,
 Il sorpreso cavallo, all’aspro tocco,
 Dà un balzo, e parte. Già alle spalle è il monte,
 Già al calpestìo più non risponde il lido,
-Più non si vede la superba faccia,
+{{R|265}}Più non si vede la superba faccia,
 Non il cimiero del cristian. Sul freno
 Ei l’animoso barbero rattenne,
 Ma un sol momento, un solo ei s’arrestò!
 E ratto quinci e, come se il premesse
-Morte a tergo, sparì, ch’anni di gelo,
+{{R|270}}Morte a tergo, sparì, ch’anni di gelo,
 Anni d’acerba rimembranza allora
 Piombâr su l’atterrita anima forse,
 E vide forse in quel balen di tempo
 Una vita di pene, e di delitti
-Un secol tutto. Duol di lunga etade
+{{R|275}}Un secol tutto. Duol di lunga etade
 Quell’istante fatal versa in un seno,
 Che speme, odio, amor sente; oh, qual potèo