Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/7: differenze tra le versioni

Panz Panz (discussione | contributi)
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
lui il mio patrone stropiato de’l cervello. egli va dietro à un cieco, e fa il contrario di quel che dovrebbe fare. imperò che noi altri ch’habiamo gli occhij cǒmunemente siamo guida à quelli che non vengono, e costui hà un cieco per guida e sieguelo, e vuole che anch’io mio mal grado faccia’l medesimo: e tanto piu ch’egli non risponde pur nulla. Nǒ serà poβibile ch’io possa tacere in modo alcuno ò patrone. se nǒ mi dici la causa, perche andiamo dietro à costui, io ti fastidierò: e nǒ paura che mi batti, poscia ch’io hò la corona in capo.
lui il mio patrone stropiato de’l cervello. egli dietro à un cieco, e fa il contrario di quel che doverebe fare. imperò che noi altri ch’habiamo gli occhij cǒmunemente siamo guida à quelli che non vegono, e costui hà un cieco per guida e sieguelo, e vuole che anch’io mio mal grado faccia’l medesimo: e tanto piu ch’egli non risponde pur nulla. Nǒ serà possibile ch’io possa tacere in modo alcuno ò patrone. se nǒ mi dici la causa, perche andiamo dietro à costui, io ti fastidierò: e nǒ paura che mi batti, poscia ch’io hò la corona in capo.
;Cremil: Per dio ch’io ti scarpirò la corona se mi sei troppo fastidioso: onde n’havrai magior doglia.
;Cre: Per dio ch’io ti scarpirò la corona se mi sei troppo fastidioso: onde n’havrai magior doglia.
;Cariol: Favole. nǒ son io per cessar maim fin che non dici, chi è costui:e perche ti voglio tanto bene, per ciò te ne dimando con tanta istanza.
;Ca: Favole. nǒ son io per cessar maim fin che non dici, chi è costui:e perche ti voglio tanto bene, per ciò te ne dimando con tanta istanza.
;Cremil: Non ti voglio tener celato alcuna cosa, perche io bò te fedeliβimo trà tutti i mei servi. Essendo io huomo da bene, pio, giusto, la faceva male, & era povero:
;Cr: Non ti voglio tener celato alcuna cosa, perche io bò te fedeliβimo trà tutti i mei servi. Essendo io huomo da bene, pio, giusto, la faceva male, & era povero:
;Cariol: Io ’l so bene.
;Ca: Io ’l so bene.
;Cremil: Gli altri, ch’erano sacrilegi, ciurmatori, calcagni, maldicěti, malvagi, divenivano ogni di più ricchi.
;Cr: Gli altri, ch’erano sacrilegi, ciurmatori, calcagni, maldicěti, malvagi, divenivano ogni di più ricchi.
;Cariol: Cregiolo.
;Ca: Cregiolo.
;Cremil: Me n’andai dunque a’l dio (istimandomi gia cosi disgratiato ch’io haveβi gettata la vita mia à l’ultimo termino) à ricercarlo circa quel figlio solo ch’i hò: s’era necessario, ch’egli cangiasse i <noinclude>costu-</noinclude>
;Cr: Me n’andai dunque a’l dio (istimandomi gia cosi disgratiato ch’io haveβi gettata la vita mia à l’ultimo termino) à ricercarlo circa quel figlio solo ch’i hò: s’era necessario, ch’egli cangiasse i costumi,