Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/48: differenze tra le versioni

 
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{{r|105}}Ogni segreto del suo cor mi aprisse! _
Ma dimmi intanto: di Tieste il figlio
Dov'io regno a che vien? che fa? che aspetta?
Quì seppi io sol, ch'ei v'era; e par, ribrezzo
Ciascun solo in nomarmelo quì s'abbia.
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{{center|{{larger|{{sc|Elettra.}}}}}}
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{{r|110}}.....È di Tieste figlio, il sei d'Atreo;
Quindi ribrezzo nasce. Esule Egisto
Quì venne asilo a ricercar: nimici
Egli ha i proprj fratelli.
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{{center|{{larger|{{sc|Agaménnone}}}}}}
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:::::In quella Stirpe
I fraterni odj ereditarj sono;
{{r|115}}Forse i voti d'Atreo, l'ira de'Numi
Voglion così. Ma ch'ei ricerchi asilo
Presso il figlio d'Atreo, non poco parmi
Strano però. Già comandai, che innanzi
Ei venga a me; vederlo, udire io voglio
De'casi suoi, de'suoi disegni.
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{{center|{{larger|{{sc|Elettra.}}}}}}
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:::::::{{r|120}}Padre,
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