Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/34: differenze tra le versioni

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-{{xx-larger|O}}Diami, Elettra pur: più t'abborro io.
+{{xx-larger|O}}Diami, Elettra pur: più t’abborro io.
 {{r|160}}Tosto in tuo danno al paragon vedrai,
 Che non acerbi detti, o furor vano,
-Ma che il profondo odio d'Egisto è morte.
+Ma che il profondo odio d’Egisto è morte.
 Nelle mie mani, abbominelvol stirpe,
 Alfin cadesti tutta: oh qual rammarico
-{{r|165}}M'era al cor, che dell'onde irate preda
+{{r|165}}M’era al cor, che dell’onde irate preda
 Fosse Atride rimaso! Oh, di vendetta
-Qual parte, e quanta mi furavan l'onde!
+Qual parte, e quanta mi furavan l’onde!
-Vero è, ch'avrian col sangue i figli suoi
+Vero è, ch’avrian col sangue i figli suoi
-L'esecrando d'Atreo feral convinto
+L’esecrando d’Atreo feral convinto
 {{r|170}}Espiato, col sangue: Avrei tua sete
 Così, Tieste, io disbrama alquanto: