Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/28: differenze tra le versioni

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{{xx-larger|E}}Cco sereno il dì; caduto ai venti
{{xx-larger|E}}Cco sereno il dì; caduto ai venti
L'orgoglio, e questo già il mugghiar dell'onda.
L’orgoglio, e questo già il mugghiar dell’onda.
Volta in certezza è nostra speme, in gioja
Volta in certezza è nostra speme, in gioja
{{r|80}}Ogni timor: già di Midèa l'ambìto
{{r|80}}Ogni timor: già di Midèa l’ambìto
Porto afferrando van le Greche navi,
Porto afferrando van le Greche navi,
E di lontan vedi lor cime al cielo
E di lontan vedi lor cime al cielo
Erger, qual densa mobile foresta.
Erger, qual densa mobile foresta.
O Madre, è salvo il tuo Consorte, il mio
O Madre, è salvo il tuo Consorte, il mio
{{r|85}}Genitor vive: odo, ch'Ei primo a terra
{{r|85}}Genitor vive: odo, ch’Ei primo a terra
Balzò; che ratto già ver noi si move;
Balzò; che ratto già ver noi si move;
Già d'Argo quasi sulle porte Ei giunge:
Già d’Argo quasi sulle porte Ei giunge:
O Madre, e tu quì stai?
O Madre, e tu quì stai?
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