Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/26: differenze tra le versioni

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Che ingiusto Fato a eterna infamia il danna.
Che ingiusto Fato a eterna infamia il danna.
Deh potess'io sperar, ch'altro che vita
Deh potess’io sperar, ch’altro che vita
{{r|45}}Non perderei se in Argo io rimasessi!
{{r|45}}Non perderei se in Argo io rimasessi!
Ma, di Tieste figlio, a insulti, e scherni
Ma, di Tieste figlio, a insulti, e scherni
D'Atride il corte esposto son. Che fora
D’Atride il corte esposto son. Che fora
Se di te poscia Ei mi sapesse amante?
Se di te poscia Ei mi sapesse amante?
É ver n'avrei la desiata morte;
É ver n’avrei la desiata morte;
{{r|50}}Quanto infame, chi 'l sa? Me fra gli strazj
{{r|50}}Quanto infame, chi ’l sa? Me fra gli strazj
Veder sariati forza, e in un dovresti
Veder sariati forza, e in un dovresti
Da quell'orgoglio insultatore udirti
Da quell’orgoglio insultatore udirti
Acerbamente rampognar; quand'Egli
Acerbamente rampognar; quand’Egli
Più non facesse. _ Amor conoscer fammi
Più non facesse. _ Amor conoscer fammi
{{r|55}}Timor: per te pavento: ancor n'hai tempo:
{{r|55}}Timor: per te pavento: ancor n’hai tempo:
Obliarmi tu dei: se oscuro io nacqui,
Obliarmi tu dei: se oscuro io nacqui,
Lascia che oscuro io pera: al mio destino,
Lascia che oscuro io pera: al mio destino,
Qual ch'ei sia, m'abbandona: eterno esiglio
Qual ch’ei sia, m’abbandona: eterno esiglio
Mi prescrivo da te. L'antico affetto
Mi prescrivo da te. L’antico affetto
{{r|60}}Rendi al Consorte tuo: di te più degno
{{r|60}}Rendi al Consorte tuo: di te più degno
Se l'amor non vuol, Fortuna, i Numi il vonno.
Se l’amor non vuol, Fortuna, i Numi il vonno.
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