Piano di rinascita democratica della Loggia P2: differenze tra le versioni

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==PREMESSA==
 
1) L'aggettivo democratico stàsta a significare che sono <u>esclusi</u> dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema.
 
2) Il piano tende <u>invece</u> a rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori.
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==PROGRAMMI==
 
Per <u>programmi</u> si s'intende la scelta, in scala di priorita'priorità, delle numerose operazioni da compiere in forma di:
 
::a) azioni di comportamento politico ed economico;
 
::b) atti amministrativi (di Governo);
 
::c) atti legislativi;
:c) atti legislativi; necessari a ribaltare - in concomitanza con quelli descritti in materia di procedimenti - l'attuale tendenza di sfascimento delle istituzione e, con essa, alla disottemperanza della Costituzione i cui organi non funzionano piu' secondo gli schemi originali. Si tratta, in sostanza, di "registrare" - come nella stampa in tricromia - le funzioni di ciascune istituzione e di ogni organo relativo in modo che i rispettivi confini siano esattamente delimitati e scompaiano le attuali aree di sovrapposizione da cui derivano confusione e indebolimento dello Stato.
 
:c) atti legislativi; necessari a ribaltare - in concomitanza con quelliquelle descrittidescritte in materia di procedimenti - l'attuale tendenza dial sfascimentodisfacimento delle istituzioneistituzioni e, con essa, alla disottemperanza della Costituzione i cui organi non funzionano piu'più secondo gli schemi originali. Si tratta, in sostanza, di "registrare" - come nella stampa in tricromia - le funzioni di ciascuneciascuna istituzione e di ogni organo relativo in modo che i rispettivi confini siano esattamente delimitati e scompaiano le attuali aree di sovrapposizione da cui derivano confusione e indebolimento dello Stato.
A titolo di esempio, si considerano due fenomeni:
:1) lo spostamento dei centri di potere reale dal Parlamento ai sindacati ed al Governo ai padronati multinazionali con i correlativi strumenti di azione finanziaria. Sarebbero sufficienti una buona legge sulla programmazione che rivitalizzi il CNEL e una nuova struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative moderne per restituire ai naturali detentori il potere oggi perduti;
:2) l'involuzione subita dalla scuola negli ultimi 10 anni quale risultante di una giusta politica di ampliamento dell'area di istruzione pubblica, non accompagnata pero' dalla predisposizione di corpi docenti adeguati e preparati nonche' dalla programmazione dei fabbisogni in tema di occupazione.
 
A titolo di esempio, si consideranoconsiderino due fenomeni:
Ne e' conseguente una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale - con gravi deficenze invece nei settori tecnici nonche' la tendenza a individuare nel titolo di studio il diritto al posto di lavoro. Discende ancora da tale stato di fatto la spinta all'egualitarismo assolto (contro la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo studio superiore per i piu' meritevoli) e, con la delusione del non inserimento, il rifugio nella apatia della droga oppure nell'ideologia dell'eversione anche armata. Il rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti valide; nel programmare, insieme al fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; infine nel restaurare il principio meritocratico imposto dalla Costituzione.
 
::1) lo spostamento dei centri di potere reale daldel Parlamento ai sindacati ede aldal Governo ai padronati multinazionali con i correlativi strumenti di azione finanziaria. Sarebbero sufficienti una buona legge sulla programmazione che rivitalizzi il CNEL eed una nuova struttura dei Ministeri accompagnate da norme amministrative moderne per restituire ai naturali detentori il potere oggi perdutiperduto;
Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersechera' temi e notazioni gia' contenute nel recente Messaggio del Presidente della Repubblica - indubbiamente notevole - quale diagnosi della situazione del Paese, tenendo, pero', ad indicare terapie piu' che a formulare nuove analisi.
 
::2) l'involuzione subita dalla scuola negli ultimi 10 anni quale risultante di una giusta politica di ampliamento dell'area di istruzione pubblica, non accompagnata pero'però dalla predisposizione di corpi docenti adeguati e preparati nonche'nonchè dalla programmazione dei fabbisogni in tema di d'occupazione.
Detti programmi possono essere esecutivi - occorrendo - con normativa d'urgenza (decreti legge).
 
::Ne e'è conseguenteconseguenza una forte e pericolosa disoccupazione intellettuale - con gravi deficenzedeficienze invece nei settori tecnici nonche'- nonchè la tendenza aad individuare nel titolo di studio il diritto al posto di lavoro. Discende ancora da tale stato di fatto la spinta all'egualitarismoequalitarismo assolto (contro la Costituzione che vuole tutelare il diritto allo studio superiore per i piu'più <u>meritevoli</u>) e, con la delusione del non inserimento, il rifugio nella apatia della droga oppure nell'ideologia dell'eversione anche armata. Il rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio -= posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti valide; nel programmare, insieme al fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; ed infine nel restaurare il principio meritocratico imposto dalla Costituzione.
 
Sotto molti profili, la definizione dei programmi intersechera'intersecherà temi e notazioni gia'già contenutecontenuti nel recente Messaggio del Presidente della Repubblica - indubbiamente notevole - quale diagnosi della situazione del Paese, tenendo, pero'però, ad indicare terapie piu'più che a formulare nuove analisi.
 
Detti programmi possono essere resi esecutivi - occorrendo - con normativa d'urgenza (decreti legge).
 
a) Emergenza a breve termine . Il programma urgente comprende, al pari degli altri provvedimenti istituzionali (rivolti cioe' a "registrare" le istituzioni) e provvedimenti di indole economico-sociale.