Pagina:Arabella.djvu/370: differenze tra le versioni
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pure. Avevo pensato che, quando si trattasse della salute dell’anima e del corpo, fin le sue buone suore di Cremenno le darebbero ospizio per qualche tempo. Io non metto condizioni. Ciò che importa è che lei lasci subito Milano, dove son troppo vive le impressioni, dove c’è troppa gente interessata a turbare la sua pace e a farle del male. In quanto a Lorenzo tra un mese, tra due deciderà lei quel che si merita.— |
pure. Avevo pensato che, quando si trattasse della salute dell’anima e del corpo, fin le sue buone suore di Cremenno le darebbero ospizio per qualche tempo. Io non metto condizioni. Ciò che importa è che lei lasci subito Milano, dove son troppo vive le impressioni, dove c’è troppa gente interessata a turbare la sua pace e a farle del male. In quanto a Lorenzo tra un mese, tra due deciderà lei quel che si merita.— |
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—Io non devo |
—Io non devo nè posso avere una volontà— riprese a dire malinconicamente Arabella; —andiamo pure in campagna o restiamo qua, per me è lo stesso. Rientrando in questa casa, io ho lasciato alla porta ogni mia volontà. Dia pure gli ordini che crede...— |
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E chinando il capo e accostando sempre più il ricamo agli occhi, come se con quel movimento volesse opporre un argine a un torrente di lagrime che, suo malgrado, le gonfiava gli occhi, si chiuse di nuovo nel suo doloroso silenzio. |
E chinando il capo e accostando sempre più il ricamo agli occhi, come se con quel movimento volesse opporre un argine a un torrente di lagrime che, suo malgrado, le gonfiava gli occhi, si chiuse di nuovo nel suo doloroso silenzio. |