Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/74: differenze tra le versioni

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ha aggianti U Maltret\ e nelle Note tinite ad esso ho
ha aggiunti il ''Maltret''; e nelle ''Note'' unite ad esso ho
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compreso quanto di più scelto e più opportuno contiensi nelle ''Note storiche'' dell' ''Alemanno'' medesimo. Di
lui e di esse il ''Maltret'' parla di questa maniera: ''So che valentuomo fosse ''Niccolò Alemanno'': approvo la nitidezza del suo stile, e bacio le ''Note'' ch’egli disse storiche, piene di singolare erudizione''. lo non ne ho soppressa che quella parte, nella quale arrischiò giudizii, che sicuramente non si permetterebbe oggi se vivesse tra
tiensrnelle Note storiche delV Alemanno medeslmo. Di
noi: quelli furono errori del tempo, non suoi. Di ciò, che posso avere aggiunto io, poco importa che parli; e la temperanza che ho usata, può essermi di merito più di quello , che a taluno per avventura sia in materia di questa fatta una copiosa dottrina.
lui e di esse il Maltret parla di questa maniera: So che
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Ed eccomi, mio buon Amico, al fine delle cose, che
Ed eccomi, mio buon Amico, al fine delle cose, che m'avea proposto di ragionare con Voi rispetto a questo singolarissimo libro di ''Procopio''. Riandando i giorni
della prima nostra giovinezza piacer dolcissimo provo per la reminiscenza degli spessi intertenimenti nostri su
m^ area proposto di ragioi\are con Yoi rispetto a que’’
quanto andavamo leggendo e studiando insieme. Il ragionamento presente parmi una immagine di quelli d’allora ; e fatto nella età, a cui siamo pervenuti, m'é
sto singolarissimo libro di Procopio. Riandando i giorni
anche più caro, perciocché mi rinuova gl'innocenti diletti di que'primi tempi , e piacevolmente congiunge in certo modo insieme ambi gli estremi della nostra vita
della prima nostra giovinezza placer dolcissimo prove
studiosa. Abbracciamci dunque collo spirito , se non ci
per la reminisccnza degli spe^si intertenimenti nostri su
quanto andavamo leggendo e studiando insieme. II ra«
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