Pagina:L'aes grave del Museo Kircheriano.djvu/25: differenze tra le versioni

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{{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}} in quell’ampio e svariato tesoro che è la sua ''Storia Naturale'', ha voluto lasciarci una memoria qualsiasi della introduzione dell’ ''aes grave'' figurato nel commercio di questa Roma. Egli è per noi un debito quello di mettere la narrazione di lui ad un esame quanto per noi si possa giudizioso perchè speriamo, che ciò solo basti a scoprire la cagione che ha fatto traviare tutti quasi i numismatici, che ci hanno preceduti in questo difficile argomento ; e perchè si vegga la necessità in che noi eravamo di affidarci ad una guida meno mal sicura, affin di giungere ad un termine meglio accertato che non è il pliniano.
{{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}} in quell’ampio e svariato tesoro che è la sua ''Storia Naturale'', ha voluto lasciarci una memoria qualsiasi della introduzione dell’ ''aes grave'' figurato nel commercio di questa Roma. Egli è per noi un debito quello di mettere la narrazione di lui ad un esame quanto per noi si possa giudizioso perchè speriamo, che ciò solo basti a scoprire la cagione che ha fatto traviare tutti quasi i numismatici, che ci hanno preceduti in questo difficile argomento ; e perchè si vegga la necessità in che noi eravamo di affidarci ad una guida meno mal sicura, affin di giungere ad un termine meglio accertato che non è il pliniano.


Temeremmo, che audace potesse appellarsi l’impresa del recare in questione la testimonianza d’un tanto autore, se potessimo persuaderci, che vi fosse in questo nostro secolo un qualcuno, il qual facesse minor conto della verità che del nome di Plinio. D’altronde a questa discussione ci provocano tre gravi ommissioni che non avremmo volute mai incontrare in quel racconto. Imperocché s’è egli daprima dimentico di quel suo ''pudet a graecis Italiae rationem mutuari'': ha dipoi preteso di darci la storia dell’''aes grave'' romano, senza accennare neppur da lungi alla storia dell’''aes grave'' italico, con cui il romano era indivisibilmente congiunto: ne ha per ultimo lasciato vedere troppo scopertamente, ch’egli scriveva di questi monumenti, senza forse averli avuti mai innanzi agli occhi. Ma veniamo al testo, lasciandolo, com’è, diviso nelle sue tre parti riguardanti l’origine, le impronte e il peso dì queste monete. „Servius rex primus signavit aes : antea rudi usos Romae Timaeus tradit„ (XXXIII, 13.). Ed altrove „Docuimus quamdiu populus romanus aere tantum signato usus sit: sed et alia vetustas aequalem urbi auctoritatem ejus declarat; a rege. Numa collegio tertio aerariorum fabrum instituto„ (XXXIV. 1.). Pare che i due luoghi divisi di questa storia si possano cosi riunire in un medesimo contesto. „{{Ac|Timeo di Tauromenio|Timeo}} racconta, che prima del {{Pt
Temeremmo, che audace potesse appellarsi l’impresa del recare in questione la testimonianza d’un tanto autore, se potessimo persuaderci, che vi fosse in questo nostro secolo un qualcuno, il qual facesse minor conto della verità che del nome di Plinio. D’altronde a questa discussione ci provocano tre gravi ommissioni che non avremmo volute mai incontrare in quel racconto. Imperocché s’è egli daprima dimentico di quel suo ''pudet a graecis Italiae rationem mutuari'': ha dipoi preteso di darci la storia dell’''aes grave'' romano, senza accennare neppur da lungi alla storia dell’''aes grave'' italico, con cui il romano era indivisibilmente congiunto: ne ha per ultimo lasciato vedere troppo scopertamente, ch’egli scriveva di questi monumenti, senza forse averli avuti mai innanzi agli occhi. Ma veniamo al testo, lasciandolo, com’è, diviso nelle sue tre parti riguardanti l’origine, le impronte e il peso dì queste monete. „Servius rex primus signavit aes : antea rudi usos Romae Timaeus tradit„ (XXXIII, 13.). Ed altrove „Docuimus quamdiu populus romanus aere tantum signato usus sit: sed et alia vetustas aequalem urbi auctoritatem ejus declarat; a rege. Numa collegio tertio aerariorum fabrum instituto„ (XXXIV. 1.). Pare che i due luoghi divisi di questa storia si possano cosi riunire in un medesimo contesto. „{{AutoreCitato|Timeo di Tauromenio|Timeo}} racconta, che prima del {{Pt
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