Storia segreta/Capo XXVIII: differenze tra le versioni

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==__MATCH__:[[Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/212]]==
''Perfida dissimulazione di Giustiniano nell’ affare di Rodane, prefetto di Alessandria ; e casi di Paolo, patriarca di quella città, e di Arsenio. Altro caso di Faustino. Iniquo fatto di Prisco falsario : Giustiniano corrotto con oro da costui abroga una legge sussistente, e con una nuova disposizione si fa complice di una insigne trufferia, che per un puro accidente manca d’effetto. Giustiniano viola anche le leggi degli Ebrei.''
 
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Non le sole romane leggi così quasi ogni giorno Giustiniano manomise ; ma cercò di rovesciare anche quelle, che venerano gli Ebrei. Accadendo, che secondo i loro computi il corso dell’ anno indicasse la solennità della loro Pasqua prima di quella de’Cristiani, non permettevasi loro di celebrarla nel tempo determinato, né di rendere gli onori a Dio, né di compiere i religiosi loro riti. Anzi molti, che in tale tempo avessero mangiato l’agnello, con gravissima multa vennero dai màgistrati puniti come rei di violata repubblica. Le iniquità di Giustiniano in questo genere infinite , e a me cognitissime , tralascio, e per dar fine una volta a questa Storia, e per avere già abbastanza fatto vedere di che indole egli fosse.
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