Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/144: differenze tra le versioni
m Upload from djvu.xml IA text |
m Casmiki: split |
||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 25% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
salvo che a’patti con cui si restituiscono i prigionieri. Laonde la zia di Giovanni, la quale era ancor viva , tenevasi pronta a pagare pel riscatto del nipote due mila libbre d’argento. Saputo che Giustiniano ebbe come quella somma era stata trasportata a Dara, proibì che si convenisse oltre coi Barbari, dicendo non doversi le ricchezze de’ Romani di tal maniera dare a quelli. In quel frattempo Giovanni preso da malattia di languore morì; e il Governatore di Dara finse una lettera di Giovanni, come a lui suo amico di recente scritta, colla quale dichiarava erede il Principe di ogni sua sostanza, e questa essere l’ ultima sua volontà. |
|||
cusava di restiluire GioTaoni dalogli ^er sigurta, salvo |
|||
che a^patti con cui si restituiscono i prigioaieri. Laonde |
|||
la zia dl Giovanoi, la quale era ancor viva, tenevasi |
|||
pronta a pagare pel riscatto del nipote due mila libbre |
|||
dWgento. Saputo cbe Giustiniaoo ebbe come quella |
|||
sDmma era stata trasportata a Dara, proibl che si |
|||
▼coueaisse oltre col Barbari, dicendo non doversi le ric’ |
|||
chezze de’ Romani di tal maniera dare a quelli. lu quel |
|||
frattempo Giovanni preso da malattia di languore mori^ |
|||
e il Governatore di Dara finse una lettera di Giovanni, |
|||
come a lui suo amico di recente scritta, colla quale |
|||
didiiarava erede ii Principe di ogni sua sostsmza, e |
|||
questa eisere V ultima sua volonta’ |
|||
Ma è diffìcile dire di quante persone si facessero da sé stessi eredi. Prima che seguisse la sedizione altrove rammentata, di ciascheduno in particolare de’ Vittoriati ricchi essi si attribuirono i beni ; e quando quelli insorsero, confiscate in massa le facoltà di quasi tutte le persone dell’ordine senatorio, di esse tutta la suppellettile, e le possessioni migliori a loro arbitrio occuparono. Quelle poi chiamale decumane, soggette a gravissimi tributi, per una specie di umanità ai padroni restituirono, i quali, vessati dagli esattori delle gabelle, ed oppressi dalle continue usure a cui aveano dovuto soggiacere , ridotti erano a loro malgrado vivere, vedendosi ritardata la morte. Laonde e a me, e alla maggior parte delle persono del mio ordine, codesti due non parvero mai uomini, ma perniciosi demonii, e funestissime pesti, accordatisi tra loro onde ben presto ruinare tutte le generazioni e tulti gli affari ; e vestiti bensì di umane |
|||
Ma A difficile dire di quante persone si facessero da |
|||
sh stessi eredi. ’Prima che seguisse la sedizione altrove |
|||
rammentata, di ciascheduno in particolare de’ Vittoriati |
|||
ricohi essi si atiribuirono i beni ^ e quando quelli insor’ |
|||
sero, confiscate in massa le facolta di quasi tutte le |
|||
persone dell^ordine seaatorio, di esse tutta la |
|||
auppellettile, e le possessioni migUori a loro arbitrio occuparono. |
|||
Quelle poi chiamate decumane, soggette a gravissimi |
|||
tributi, per una specie di umanita ai padroni restituiro’ |
|||
no, i quali, vessati dagli esattori delle gabelle, ed |
|||
oppress! dalle continue usure a cui aveano dovuto |
|||
soggiacere, ridotti erano a loro malgrado vivere, vedendosi |
|||
ritardata la morte. Laonde e a me, e aUa maggior parte |
|||
delle persone del mio ordine, codesti due non parvero |
|||
mai uomini, ma perniciosi demonii, e funestissime pesti, |
|||
accordatisi tra loro onde ben presto ruinare tutte le |
|||
generazioni e tulti gli aOari ) e vestiti bensl di umane |
|||
Googk |