Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/78: differenze tra le versioni

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Versione delle 08:25, 22 dic 2010

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in questa paste cB Storia fanto rlferire i fatti fmo ad ora tacciuti, quanto il palesare le cagioni de’ raccontati.

Ma grave e scabrosissima diflicolti mi si presenta, dovendo dir della vita di GiustiDiano e di Teodora: al qnale ^gomento volgendo Paniino tremo, e sento ri(ug< girhe behlongi ilpensiere, poichi sono per iscrirere cose the ai posteri non parraono nh degne di fede, n& verosimili. £ temo sommameote cbe quando la Storia di queste cose pel lungo corso di tempo iia divenuta assai vecchia, io non abbia a passare per un favoleggiatore, e confuso cogli sc^ltori di tragedie. Se non cbe d^altra parte mi conforta, e fa cbe la gravita delle materie non mi atterrisca, il sapere cbe non racconto altro cbe cose comprovate^ e cbe quelli, i quali oggi giorno vivono, testimonii certissimi de’ fatti seguiti, hanno autoriti 9batante da tr^miandarne aQe sussegaenti generazioni la fede, ch’ essi meritano.

Debbo dire per6 cbe per lungo tempo un^ altra fortis’’ sima considerazione ritraeami dallo scrivere queste cose^ ed era cbe riputava non essere esse per interessare i posteri, megtio essendo cbe nelle et4 fiiture s^ignorino )e ^feHerartissim^ asioni commesse, anzi cbe saputesi dai tif anui dieno loro la tentazione d’ imitarle. Pei piii di co)oro, cbe banno dominazione sugli uomini, sempre i aperta la via a s^^ire stoltamente i vizii de’maggiori^ e più facilmente, e piii prontamente sogliono cadere nelle nequizie degli antichi. In oppesto per6 un^ altra considerazione fece forza suIP animo mio per tramandare collai Sloria la notizia di queste cose; e fii che quelli che in appresso vorrano esercitare la tirannide,


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