Una gara di corsa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m controllo effettuato con lettura e con WinMerge (provatelo: funxiona)
m Ooops
Riga 12:
Selvosi colli, e ne la valle è un circo,
Dove l'Eroe di molti mila in mezzo
S'addusse, ed alto in un sedil si pose.{{VR|5}}
Qui se alcun voglia gareggiar nel corso
Con doni i cori alletta, e i premj pone.
Concorron Teucri d'ogni parte e Siculi:
Niso ed Eurialo primi; Eurialo insigne
Di fresca giovinezza e di beltade, {{VR|10}}
Niso di santo amor pel giovanetto.
Cui vien dietro Dior, regio rampollo
Del Priamide ceppo, e dietro a lui
Salio insieme e Patron; l'uno Acarnane,
Arcadio sangue e Teagete è l'altro. {{VR|15}}
Poi due giovin Trojani Elimo e Panope,
Usi in selve e compagni al vecchio Aceste.
Molti di poi che fama oscura involve.
In mezzo ai quali così favella Enea:
Nessun di voi senza miei doni andrassi. {{VR|20}}
Duo Gnossj strali di polito ferro,
E di scolpito argento una bipenne,
Saran fregio comune; i tre primieri
Tra i vincitor più raro premio avranno,
E andran di bionda oliva incoronati.{{VR|25}}
Corsier di ricca bardatura al primo:
Colma di Tracj dardi una faretra
Amazonia al secondo, intorno a cui
Larga e cospersa d'or fascia s'avvolge,
E levigata gemma ha per fermaglio. {{VR|30}}
D'esto elmo Argivo il terzo s'accontenti.
Ciò detto prendon loco, e il segno udito,
Già divoran lo spazio e di repente
Fuggon la sbarra tutti, al par di nembo
Sparpagliati, e gli sguardi hanno a la meta.{{VR|35}}
Primo si slancia, e di gran tratto brilla
Innanzi ai corpi de' volanti Niso
Lieve qual vento o quale alata folgore.
Addietro a lui, ma di gran pezza addietro
Salio s'affanna, e dopo voto spazio {{VR|40}}
Eurialo è terzo, ed Elimo l'insegue,
Sotto cui già già vola, e il pie' col piede
Dior gl'incalza, ed a le spalle il preme;
E se più spazio rimanea del corso,
Gli avria tolta la palma, o messa in forse.{{VR|45}}
E già sul corso estremo affaticati
Toccavano a la meta, allor che Niso
Su l'erba sdrucciolò, che il sangue avea
Di scannati giovenchi inumidita.
Misero giovanetto, in cor già baldo{{VR|50}}
De la vittoria, in sul terren calcato
Mal fermò l'orma vacillante, e prono
Tra il sozzo fimo e il sacro sangue el giacque.
Ma non già l'amor suo pose in oblio;
Poi che appuntossi in sul fuggevol suolo, {{VR|55}}
E stette a Salio incontro; ei riversato
Si rotolò ne la minuta arena.
Eurialo balza, e già la meta il primo
Tien per l'ufficio de l'amico, e vola
Tra il favorevol fremito ed il plauso. {{VR|60}}
Elimo poscia, ed or Diore è il terzo.
Ma l'adunanza del gran circo tutta,
E le file de' Padri più vicine,
Di schiamazzo empie Salio, e restituto
Chiede l'onor che gli rapia l'inganno.{{VR|65}}
Sta il favor per Eurialo, e il bel pianto,
E il valor che in bel corpo è più gradito.
Lo seconda Diore, ed a gran grida
Lo proclama, Dior che a la seconda
Palma or pervenne, e il minor premio avrassi,{{VR|70}}
Se l'onor primo a Salio è devoluto.
Allora Enea: Fisso ad ognun rimane,
O giovanetti, il premio suo, né puote
L'ordin turbar de la vittoria alcuno.
A me concesso or sia de la sventura {{VR|75}}
De l'incolpato amico esser pietoso.
Disse, e un gran tergo di leon Getulo
Grave di folta giubba, e d'unghia d'ora
A Salio dona. Allor Niso: Se tanto
È il guiderdon de' vinti, e dei caduti {{VR|80}}
Ti duol, qual degno darai premio a Niso,
Che l'onor meritai del primo serto,
Che sorte avversa, al par che a lui, mi tolse?
E ponea in mostra, favellando, il volto,
E la persona d'atro fimo intrisa. {{VR|85}}
Sorrise a lui l'ottimo padre, e fatto
Uno scudo venir, Greco lavoro,