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di fronte alla rovina ed alla ribellione aperta.

Anche alla ribellione perchè gli Stati del Sud avevano dichiarato la separazione il 4 Febbraio 1861 eleggendo Jefferson Davis a Presidente ed il 18 dello stesso mese, insediandolo, avevano proclamata la creazione della Unione degli Stati confederati del Sud e in Charlston, da loro eletta capitale, avevano abbassata la bandiera dalle stelle e ve ne avevano sostituita un’altra che portava per insegna la palma.

Floyd, Ministro della Guerra nel gabinetto del Buchanan, si preparava a passare apertamente ai Sudisti, ed a comandare l’esercito dei ribelli.

Eppure Lincoln non voleva ancora giungere ai passi estremi. Chiudendo il proprio messaggio per la sua elezione a Presidente il 4 Marzo 1861 egli rivolgeva un caldo, fraterno, patriottico appello ai Sudisti. Egli diceva loro: «.... Intelligenza, patriottismo, cristianesimo, ed una salda fiducia in Lui che non ha mai abbandonata questa terra favorita, sono i soli mezzi atti ad aggiustare per il meglio le nostre difficoltà. Nelle vostre mani, miei scontenti concittadini, non nelle mie, sta la grave responsabilità della guerra civile. Il governo non vi assalirà. Non avrete conflitti altro che se sarete voi gli aggressori. Voi non avete pronunziato dinanzi al cielo un giuramento di distruggere il governo, mentre io ho fatto quello ben più solenne di conservarlo, proteggerlo e difenderlo.

«Mi duole di concludere. Non siamo nemici, ma amici. Non dobbiamo essere nemici. Per quanto