Abramo Lincoln: differenze tra le versioni

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Scoccano certe ore, nella giornata dei popoli, che sono come il riassunto dei tempi che le precedettero; che sembrano essere il punto culminante d’un periodo ed al momento stesso il primo istante di un’êra nuova.
 
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Sembra, allora, che un’opera di riconquista e di risarcimento, una grande opera di giustizia si compia; sopratutto di giustizia.
 
Sono lunghi antichi anni di martirio che vengono ad esigere la loro glorificazione; sono ombre di dimenticati - sovente di vilipese vittime - che tornano a chiedere il posto che loro spetta nel mondo; sono, sopratutto, fatti nuovi che cancellano vecchie forme, che infirmano leggi adusate,
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che distruggono male acquisiti diritti; sono vie nuove che si aprono al progresso di uno o di tutti i popoli; passi avanti, rapidi qualche volta, faticosi sempre, ma sempre egualmente gloriosi, verso una meta di eterna giustizia che non appare chiara a tutti gli uomini, ma verso la quale, inconsci, i popoli procedono infaticabilmente, dal giorno che più famiglie si unirono per la caccia, per la difesa, per la offesa; dai primordi della umanità.
 
È in quelle ore che l’inutile tiranno sente pesare su di sè la inesorabile mano del fato; è in quelle ore che il popolo oppressore sente che l’oppresso può, deve sollevarsi e si solleva; è in quelle ore che una forza, che sembra estranea alle forze degli uomini, padrona degli uomini e delle cose, li strazia, li torce, li tormenta; fa più duri e più ciechi, e più feroci i carnefici, suscita a centinaia i martiri, a migliaia i combattenti e per il lungo cammino, rosso di sangue, sparso di cadaveri, sospinge e trascina ad una opera di giustizia un popolo e con lui e per lui la umanità.