Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/73: differenze tra le versioni

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son quasi dèi<br />
Elli son quasi Dei
que' ch'han tal grazia fuor di tutt'i rei;<br />
Quei che han tal grazia fuor di tutt’i rei;
chè solo Iddio all'anima la dona.
Chè solo Dio all’anima la dona.
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Sentimento di soddisfazione che si volge in tristezza e talora in fieri accenti di sdegno contro la moltitudine degli uomini, «bestie che somigliano uomo. E dove non è virtù, non è amore, e non dovrebbe esser bellezza: onde esorta le donne a partirla da loro:
Sentimento di soddisfazione che si volge in tristezza e talora in fieri accenti di sdegno contro la moltitudine degli uomini, ''bestie che somigliano uomo'' E dove non è virtù, non è amore, e non dovrebbe esser bellezza: onde esorta le donne a partirla da loro:
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Chè la beltà ch'Amore in voi consente
Chc la beltà che Amore in voi consente,
a virtù solamente
A virtù solamente
formata fu dal suo decreto antico
Formata fu dal suo decreto antico,
contra lo qual fallate.
Contro lo qual fallate.
Io dico a voi che siete innamorate,
Io dico a voi che siete innamorate.
che se beltate a voi
Che se beltate a voi
fu data e virtù a noi,
Fu data e virtù a noi,
ed a costui di due potere un fare,
Ed a costui di due potere un fare,
voi non dovreste amare,
Voi non dovreste amare,
ma coprir quanto di beltà v'è dato
Ma coprir quanto di beltà vi è dato,
poichè non è virtù, ch'era suo segno.
Poichè non è virtù, ch’era suo segno.
Lasso! A che dicer vegno?
Lasso! a che dicer vegno?
Dico che bel disdegno
Dico che bel disdegno
Sarebbe in donna di ragion lodato

Partir da sè beltà per suo commiato.
sarebbe in donna di ragion lodato
partir da sè beltà per suo comiato.
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Qui sviluppato in forma scolastica è il solito concetto dell'amore, che fa uno di due, unisce bellezza e virtù. Ma questo concetto è per Dante cosa vivente, è l'anima del mondo, l'unità della vita. E poichè vede bellezza, e non trova virtù, sente nella vita una scissura, una discordia, che lo move a sdegno. Indi quel movimento d'immaginazione così nuovo e originale, quel desiderare nella donna e sperar poco un atto di «bel disdegno», per il quale dica: - Poichè nell'uomo non è virtù, cesso di esser bella, cesso di amare. - Dante si crede obbligato ad argomentare, ad esporre il suo concetto in forma dottrinale, e qui è il suo torto, qui è la forma che lo certifica
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Qui sviluppato in forma scolastica è il solito concetto dell’amore, che fa uno di due, unisce bellezza e virtù. Ma questo concetto è per Dante cosa vivente, è l’anima del mondo, l’unità della vita. E poichè vede bellezza, e non trova virtù, sente nella vita una scissura, una discordia, che lo move a sdegno. Indi quel movimento di immaginazione così nuovo e originale, quel desiderare nella donna e sperar poco un atto di ''bel disdegno'', per il quale dica: poichè nell’uomo non è virtù, cesso di esser bella, cesso di amare. Dante si crede obbligato ad argomentare, ad esporre il suo concetto in forma dottrinale, e qui è il suo torto, qui è la forma che lo cer-