Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/30: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Adriana (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 50%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 3: Riga 3:
AMANTE
AMANTE
O gemma leziosa,
O gemma leziosa,
adorna villanella,
Adorna villanella,
che sei più virtudiosa
Che sei più virtudiosa
che non se ne favella;
Che non se ne favella:
per la virtude ch’hai,
Per la virtude che hai,
per grazia del Signore,
Per grazia del Signore,
aiutami, chè sai,
Ajutami, che sai,
ch’io son tuo servo, Amore.
Ch’io son tuo servo, amore.


DONNA
DONNA
Assai son gemme in terra
Assai son gemme in terra
ed in fiume ed in mare,
Ed in fiume ed in mare,
ch’anno virtude in guerra,
Che fanno virtude in guerra,
e fanno altrui allegrare:
E fanno altrui allegrare:
amico, io non son dessa
Amico, io non son dessa
di quelle tre nessuna:
Di quelle tre nessuna:
altrove va per essa,
Altrove va per essa,
e cerca altra persona. </poem>
E cerca altra persona. </poem>
Con questa precisione e sicurezza di vocabolo e di frase, che ti annunzia un volgare già formato e parlato, si accompagna una misura e una grazia ignota alla nudità molle e voluttuosa della vita meridionale. E vaglia per prova la fine di questa tenzone, di una decenza amabile, così lontana dal plebeo «allo letto ne gimo» di Ciullo:
Con questa precisione e sicurezza di vocabolo e di frase, che ti annunzia un volgare già formato e parlato, si accompagna una misura e una grazia ignota alla nudità molle e voluttuosa della vita meridionale. E vaglia per prova la fine di questa tenzone, di una decenza amabile, così lontana dal plebeo «allo letto ne gimo» di Ciullo.
<poem>
<poem>
DONNA
DONNA
Tanto m’hai predicata,
Tanto m’hai predicata,
e sì saputo dire,
E sì saputo dire,
ch’io mi sono accordata:
Ch’io mi sono accordata:
dimmi: che t’ è in piacere?
Dimmi: che t’ è in piacere?


AMANTE
AMANTE
Madonna, a me non piace
Madonna, a me non piace
castella, nè monete:
Castella, nè monete:
fatemi far la pace</poem>
Fatemi far la pace</poem>