Pagina:Canti (Sole).pdf/41: differenze tra le versioni
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<section begin="1"/>di forma e ricca dei colori più accesi, manca il vero Oriente, e gli amori e i caratteri umani e tutti i loro atteggiamenti sono poco o punto diversi da quelli veduti e descritti dal Sole in Napoli e nella sua nativa provincia. |
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{{Centrato|VIII}} |
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E spesso tutto ciò è bello, ma non è precisamente quel bello che s’intendeva ritrarre. Ciò che gli splendeva allora nella fantasia, non era stato mai visto sensibilmente dal poeta, non mai potentemente sentito. E qui dunque la sua arte, benché mirabile per alcuni rispetti, non ha quelle medesime radici, onde la vedemmo crescere rigogliosa nei molti componimenti dov’egli cantò le proprie passioni e quelle grandi idee civili ch’ebbe comuni coi cuori più generosi del suo tempo.<section end="1" |
E spesso tutto ciò è bello, ma non è precisamente quel bello che s’intendeva ritrarre. Ciò che gli splendeva allora nella fantasia, non era stato mai visto sensibilmente dal poeta, non mai potentemente sentito. E qui dunque la sua arte, benché mirabile per alcuni rispetti, non ha quelle medesime radici, onde la vedemmo crescere rigogliosa nei molti componimenti dov’egli cantò le proprie passioni e quelle grandi idee civili ch’ebbe comuni coi cuori più generosi del suo tempo. |
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<section begin="note1"/>ciò che aveva composto, non corresse altro che quella parte che diede quasi del tutto rifatta nell’edizione citata del 1858; e noi, com’era nostro dovere, ci siamo ristretti a pubblicare questa soltanto. È dedicata, con un’affettuosissima lettera del giugno 1857, a sua madre Raffaella Dursio.<section end="note1"/> |