Pagina:Canti (Sole).pdf/74: differenze tra le versioni

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 <poem>Ed atti al grave meditar profondo.
-Indi il Lucano Ocello, e la secura{{R|420}}
+Indi il Lucano Ocello, e la secura
 Fantasia di colui, che d’aurei strali,
 Adulando feria gli omeri olenti
-De la sua Roma tralignata, e tutti
+De la sua Roma tralignata, e tutti{{R|445}}
 Del Bello i dommi in un concento accolse,
-Ed incarnò ne l’opre;  e, a le supreme{{R|425}}
+Ed incarnò ne l’opre; e, a le supreme
-Regioni del Genio aprendo il volo,
+Regïoni del Genio aprendo il volo,
 Mostrò che sola per quegl’ignei giri
-Di Pindaro più l’ala ornai non era.
+Di Pindaro più l’ala ornai non era.{{R|450}}
 Or l’angiol del passato erra solingo
-Fra le tue querce, e parla ai nembi:  siede{{R|430}}
+Fra le tue querce, e parla ai nembi: siede
 Sovra le ripe de’ tuoi fiumi, e muto
 Novera l’onde mormoranti al mare.
-Or come aquila offesa il voi raccoglie
+Or come aquila offesa il vol raccoglie{{R|455}}
-Sul Vulture fatale;  e mentre il vento
+Sul Vulture fatale; e mentre il vento
-Le negre effuse chiome agita intorno{{R|435}}
+Le negre effuse chiome agita intorno
 A la fronte severa, i monti e l’acque
 Ei riguarda pensoso;  indi, librato
-Su le penne sonanti, a larghe ruote
+Su le penne sonanti, a larghe ruote{{R|460}}
 D’Agri esplora e di Sinno i piani e i colli,
-E con voce di tuono i forti evoca,{{R|440}}
+E con voce di tuono i forti evoca,
 Che perîr su quei campi.
 {{centrato|XIII|l=18em}}
 ::::::Armi e cavalli
-E carri e picche e fere aquile di oro
+E carri e picche e fere aquile di oro{{R|465}}
 Colà recava la virtù latina.
 E allor che in mezzo ai sanguinosi brandi</poem>