Pagina:Canti (Sole).pdf/67: differenze tra le versioni

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 <poem>Cor la sua nova carità gli mosse,
 Qui ramingò lunghi anni, e qui, sublime
-Per divino ardimento, i templi aperse{{R|230}}
+Per divino ardimento, i templi aperse{{R|245}}
 De’ rinnovati studi. Un infinito
 Popol di alunni lo seguia ne l’ampie
 Scole di Metaponto;  indomite alme,
 A l’esiglio, a la fame, a le catene,
-A la morte parate, anzi che vili{{R|235}}
+A la morte parate, anzi che vili{{R|250}}
 Disdir la fede de la sua parola,
 I suoi dommi tradir. Venian le donne,
 Le gentili obblïando opre e le danze,
 Severamente a meditar sui marmi
-Del suo Liceo. Sofo immortal!  Qual mente{{R|240}}
+Del suo Liceo. Sofo immortal!  Qual mente{{R|255}}
 Corse dietro al tuo volo, e sì dappresso
 Vide ne’ cieli? Qual fu mai, de’ nati
 A le pugne del dubbio e del mistero,
 Qual fu mai che felice un tanto sguardo
-Gittar potesse ne l’età ventura?{{R|245}}
+Gittar potesse ne l’età ventura?{{R|260}}
 Ultimo raggio d’una età caduta,
 Raggio primier d’una sorgente etade,
 Di qui, sovrano, a federarle alzavi
 La tua profonda universal parola.
-Questo mare, quei monti, e questi cieli{{R|250}}
+Questo mare, quei monti, e questi cieli{{R|265}}
 Erano il tempio e la fatal cortina,
 Onde parlavi ad erudir le genti;
 E mille età concelebrâr devote
 Questi cieli, quei monti e questo mare.
-Tu riflettevi l’universo, e nulla{{R|255}}
+Tu riflettevi l’universo, e nulla{{R|270}}
 Stranier ti parve, o fondator del miro
-Italogreco socïal Liceo! </poem>
+Italogreco socïal Liceo!</poem>