Pagina:L'aes grave del Museo Kircheriano.djvu/74: differenze tra le versioni

 
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abitatori, se pure il luogo ne avesse avuti: «Sabinos vovisse diis, se fructus ejus anni consecraturos, potitosque victoria immolasse partim, partim consecrasse ejus anni proventus, eoque anno editos filios Marti nuncupasse, quumque ii virilem attigissent aetatem, duce tauro ad coloniam alicubi condendam emisisse: taurum in Opicorum regione procubuisse; missos, his expulsis, ea loca insedisse». Non sappiamo, se presso qualc'altro scrittore antico si rinvenga, che il cavallo altresì prestato abbia mai a quelle genti un somigliante servigio. Ma anche dell<nowiki>'</nowiki> ''irpo'' il sappiamo per la incidenza della parola ''Irpini'' tra quelle annoverate da {{AutoreCitato|Festo Avieno|Festo}}: come del bue il conosciamo per ii fatto particolare narratoci da Strabone. Noi lo crediamo tanto più volentieri, quanto più oscura ci rimarrebbe altrimenti la interpretazione di questo animale non pure qui, ma e in parecchie altre monete italiche, nelle quali gli autori delle impronte di null'altra cosa si mostrano più solleciti, che di significarci le prime loro origini. Stimiamo adunque, che ne' rovesci del semisse, del triente e del quadrante abbian voluto gli ardeatini indicarci le diverse colonie uscite dalle loro terre, quali dietro la guida del toro, quali del cavallo o dell'irpo. Osiamo anzi avvisare que' numismatici, che di proposito si occupano della illustrazione delle monete urbiche dell'Italia nostra, che non sempre forse quel toro, detto ''cornupeta'' da loro, giuoca col corno, non sappiam contro chi; ma che singolarmente col movimento delle gambe pare ne additi il ''taurum procubuisse'' di Strabone. Guardisi al costume tanto posteriore delle romane colonie : queste vi scolpivano il rito proprio, un aratro, aggiogativi sotto un bue ed una vacca.
abitatori, se pure il luogo ne avesse avuti: «Sabinos vovisse diis, se fructus ejus anni consecraturos, potitosque victoria immolasse partim, partim consecrasse ejus anni proventus, eoque anno editos filios Marti nuncupasse, quumque ii virilem attigissent aetatem, duce tauro ad coloniam alicubi condendam emisisse: taurum in Opicorum regione procubuisse; missos, his expulsis, ea loca insedisse». Non sappiamo, se presso qualc'altro scrittore antico si rinvenga, che il cavallo altresì prestato abbia mai a quelle genti un somigliante servigio. Ma anche dell<nowiki>'</nowiki> ''irpo'' il sappiamo per la incidenza della parola ''Irpini'' tra quelle annoverate da {{AutoreCitato|Festo Avieno|Festo}}: come del bue il conosciamo per ii fatto particolare narratoci da Strabone. Noi lo crediamo tanto più volentieri, quanto più oscura ci rimarrebbe altrimenti la interpretazione di questo animale non pure qui, ma e in parecchie altre monete italiche, nelle quali gli autori delle impronte di null'altra cosa si mostrano più solleciti, che di significarci le prime loro origini. Stimiamo adunque, che ne' rovesci del semisse, del triente e del quadrante abbian voluto gli ardeatini indicarci le diverse colonie uscite dalle loro terre, quali dietro la guida del toro, quali del cavallo o dell'irpo. Osiamo anzi avvisare que' numismatici, che di proposito si occupano della illustrazione delle monete urbiche dell'Italia nostra, che non sempre forse quel toro, detto ''cornupeta'' da loro, giuoca col corno, non sappiam contro chi; ma che singolarmente col movimento delle gambe pare ne additi il ''taurum procubuisse'' di Strabone. Guardisi al costume tanto posteriore delle romane colonie: queste vi scolpivano il rito proprio, un aratro, aggiogativi sotto un bue ed una vacca.
La testuggine del sestante pare della specie medesima di quelle che anche al presente tanto abbondano nel paese de'rutuli. Ma qui la crediamo scolpita con fine diverso da quello di significare cotale abbondanza, quantunque questo fine ci sia ignoto.
La testuggine del sestante pare della specie medesima di quelle che anche al presente tanto abbondano nel paese de'rutuli. Ma qui la crediamo scolpita con fine diverso da quello di significare cotale abbondanza, quantunque questo fine ci sia ignoto.