Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/198: differenze tra le versioni
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l’hora solamente, bevi, bevi ne le calamità e disaventure. e penso sopra quel vecchio di Giulio guardiano de le buone mani, che alegrasi à cantar Peone e Bacco Bacco. |
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;Cl.: Non mi vincerete |
;Cl.: Non mi vincerete d’impudentia per il dio Nettuno. ò che mai non m’approssimarò à le viscere di Giove forense. |
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;Al.: Io con questi pugni, cò i quali assai assai cose da i fanciulli hò tolerato, e ferite de cortelli: penso di soprastarti con questi. ò indarno pasciuto |
;Al.: Io con questi pugni, cò i quali assai assai cose da i fanciulli hò tolerato, e ferite de cortelli: penso di soprastarti con questi. ò indarno pasciuto da’l cibo, cosi grande sono allevato. |
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;Cl.: |
;Cl.: Da’l mangiar, come se tu fussi un cane ò tristo: à che fogia adunq; mangiando quello che dè mangiare un cane, combattitu con una testa di cane? |
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;Al.: Et per Giove sono ancor de le altre ingannationi mie, quando io era putto, che ingannava i cuoghi, cosi dicendo: Guardate figliuoli, non vedete? egli è novello il tempo, egli è la rondine: e costoro guardavano, e io in questo mezzo gli robai la carne. |
;Al.: Et per Giove sono ancor de le altre ingannationi mie, quando io era putto, che ingannava i cuoghi, cosi dicendo: Guardate figliuoli, non vedete? egli è novello il tempo, egli è la rondine: e costoro guardavano, e io in questo mezzo gli robai la carne. |
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;Co.: O carne prudentissima molto saviamente tu hai proveduto, quasi mangiando ortiche avanti le rondine tu robavi. |
;Co.: O carne prudentissima molto saviamente tu hai proveduto, quasi mangiando ortiche avanti le rondine tu robavi. |
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;Al.: Et questo facendo me |
;Al.: Et questo facendo me n’ascondeva, e se pur’alcuno d’essi havesse visto ascondendo ne le parti vergognose spergiurava i dei. per il che disse un huomo di rhetori vedendomi far questo: Non può esse che questo fanciullo non habia cura de’l popolo. |